Diplomatico, umanista e teologo (Venezia 1507 - Verona 1565); fu oratore a Mantova presso il card. Ercole Gonzaga, ambasciatore in Francia presso Carlo V (1543), podestà a Padova (1547 e 1559), bailo a [...] Costantinopoli (1549), ambasciatore a Roma (1555); svolse inoltre numerose missioni e ambascerie occasionali. Creato cardinale (1561) da Pio IV, quindi vescovo di Verona (1562), fu legato pontificio al Concilio di Trento (1563) ed ebbe parte ...
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Uomo politico francese (m. Narbona 1514), detto il cardinale di Saint-Malo. Agente di Lodovico il Moro nell'indurre Carlo VIII all'impresa di Napoli, vescovo di Saint-Malo (1493), di Nîmes (1496), poi [...] di Reims (1497), quindi di Narbona (1507). Avendo riconciliato Carlo VIII col papa Alessandro VI, fu fatto cardinale nel 1495: deposto e privato dei vescovati di Albano e Frascati da Giulio II, contro cui aveva convocato il concilio di Pisa del 1511 ...
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Prelato spagnolo (Motril 1662 - Roma 1743), vescovo di Cartagena (1705), sostenne come viceré e capitano generale di Valencia e Murcia Filippo V nella guerra di successione e intervenne presso di lui perché [...] riconosciuto (1709) come re di Spagna l'arciduca Carlo d'Austria (poi Carlo VI imperatore); creato cardinale rinunziò al vescovato; ottenne da Innocenzo XIII la bolla Apostolici ministerii (1723) sulla disciplina ecclesiastica (bolla bellugana). ...
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Prelato e diplomatico (Darmstadt 1616 - Breslavia 1682), figlio di Ludovico V e di Maddalena di Brandeburgo. Convertitosi (1637) in Roma al cattolicesimo, ed entrato nell'ordine di Malta, fu ammiraglio [...] 1640) presso Goletta, e grande priore (1648). Fu poi cardinale diacono (1652), protettore (1666) di Aragona, Germania e Savoia, ambasciatore imperiale a Roma (1667), infine principe-vescovo di Breslavia (1671); come tale si adoperò a introdurre nella ...
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Ecclesiastico (Firenze 1492 - Roma 1568), figlio di Iacopo e fratello del cardinale Giovanni; dopo essere stato cavaliere di S. Giovanni (Malta) e aver combattuto contro i Turchi a Modone (1531) e a Corone [...] (1532), prese gli ordini sacri e fu elemosiniere di Caterina de' Medici; poi vescovo (1549) di Saint-Papoul. Nel 1561 fu creato da Pio IV cardinale e vescovo di Clermont, con l'appoggio francese. ...
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Nobile famiglia lucchese, che ebbe parte importante più volte nelle vicende della città, cui diede magistrati e uomini di chiesa. Fra i suoi membri più noti: Giovanni (v.), Bartolomeo, cardinale (v.), [...] Cristoforo, prelato e letterato (1536-1582), vescovo d'Aiaccio; Zembio, letterato (sec. 16º-17º). I G., che hanno lasciato un bel palazzo a Lucca, oggi sede dell'Archivio di stato, si sono estinti nel sec. 19º. ...
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Famiglia milanese, nota dal sec. 12º, ma impostasi, tra la nobiltà, soprattutto nel sec. 16º quando acquistò, con Francesco (v.), titoli e giurisdizioni feudali. Tra i più illustri membri della famiglia [...] si ricordano in particolare: Ferdinando (1563-1619), cardinale e vescovo di Novara; Giuseppe (1754-1833), presidente del corpo legislativo del Regno Italico; Rinaldo (1839-1913), generale, senatore, presidente dal 1896 della Croce rossa italiana. ...
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Ecclesiastico (n. Parigi 1800 - m. forse Rouen o Parigi 1883). Vescovo di Carcassonne (1847), appoggiò la dittatura di Napoleone III, di cui fu confidente; vescovo di Évreux (1854), arcivescovo di Rouen [...] (1858), cardinale e senatore (1863), difese i diritti della Chiesa e il potere temporale, anche criticando il governo. Sotto la Terza Repubblica si mantenne fedele al bonapartismo, pur mostrandosi conciliante verso il potere civile. ...
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Ecclesiastico e uomo politico spagnolo (n. Toro, Zamora, 1472 - m. 1545); rettore dell'univ. di Salamanca (1504), vescovo di Ciudad Rodrigo, poi (1524) di Osma, ricoprì alte cariche politiche con Carlo [...] V, che lo fece presidente del Consiglio di Castiglia e lo tenne fra i suoi principali collaboratori. Cardinale (1531), arcivescovo di Toledo (1534), fu poi (1539-45) inquisitore generale del regno. ...
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Prelato e storico (Lubro, Ardèche, 1827 - Rodez 1896). Prof. (1863) di diritto ecclesiastico alla Sorbona, scrisse alcuni interessanti saggi storici. Vescovo di Rodez (1871), ebbe una notevole attività [...] pastorale; ma è più noto per essersi fatto esponente di una politica di conciliazione fra Chiesa e Stato. Nel 1893 fu creato cardinale. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...