Ecclesiastico francese (n. Pachins, Aveyron, 1904 - m. nell'Aveyron 1994); sacerdote (1930), vescovo di Saint-Flour (1952), arcivescovo titolare di Emesa e coadiutore dell'arcivescovo di Reims (1959) cui [...] presidente della Commissione episcopale per il mondo rurale. Durante il concilio Vaticano II ha presentato all'assemblea conciliare lo schema di decreto sulla vita e il ministero del sacerdote. Arcivescovo di Parigi (1968-81), cardinale nel 1969. ...
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Ecclesiastico e uomo politico francese (Parigi 1582 o 1585 - Lione 1653), figlio di François IV e fratello del celebre cardinale Armand-Jean, fu fatto (1595) vescovo di Luçon da Enrico IV; dimessosi (1605), [...] il chiostro (1620) solo per accettare, per volontà del fratello, l'arcivescovado di Aix, poi (1629) quello di Lione. Cardinale (1629), grande elemosiniere di Francia (1631), si segnalò in ripetute missioni presso la Santa Sede; ma, alla morte del ...
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Ecclesiastico (Firenze 1490 - Ravenna 1553), figlio di Iacopo; fu creato dallo zio Leone X protonotario, poi (1516) vescovo di Fermo, infine (1517) cardinale. Inviato dal pontefice Clemente VII a Parma [...] e Piacenza, e (1526) a Madrid, firmò (1527) la Lega santa con Francesco I e (1529) negoziò la pace tra il pontefice e Carlo V. Lontano da Firenze perché in rotta col nipote Cosimo I, cumulò più diocesi ...
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Ecclesiastico argentino (Nueve de Julio, Buenos Aires, 1920 - Roma 1998); prete dal 1943, è stato vescovo ausiliare di La Plata (1964-72) e vescovo di Mar del Plata (1972-75); soprattutto nella veste di [...] (1972-75) del Consiglio episcopale latino-americano ha molto contribuito al rinnovamento della Chiesa in America Latina. Creato cardinale nel 1976, è stato (1976-84) prefetto della Congregazione per i religiosi e gli istituti secolari e infine ...
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Domenicano (n. Ragusa tra il 1390 e il 1395 - m. 1443), docente a Parigi, poi procuratore dell'ordine presso il papa. Combatté gli ussiti e fu per questo in Germania con il card. G. Cesarini, che lo delegò [...] ). Fu poi a Costantinopoli (1435-37) con F. Menguer e S. Fréron per trattare l'unione con i Greci. Tornato a Basilea, rappresentò la maggioranza del concilio contraria al papa Eugenio IV; creato vescovo, poi (1440) cardinale, dall'antipapa Felice V. ...
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Ecclesiastico (Sinnai, Cagliari, 1796 - Roma 1878). Nunzio a Napoli (1827) e a Madrid (1833), creato cardinale nel 1837, resse come legato la provincia di Ravenna segnalandosi per l'equità personale e [...] Bologna (1847), da dove si allontanò l'11 luglio 1848 per non partecipare all'imminente reazione. Infine vescovo di Palestrina (1852), cancelliere della Chiesa (1853), vescovo di Porto (1870), di Ostia e Velletri e decano del Sacro Collegio (1877). ...
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Teologo (Iesi 1636 - Montefalco 1701). Scrisse opere ascetiche e mistiche, le quali ultime (principalmente Lettere e trattati spirituali e mistici, 1679; I mistici enigmi disvelati, 1683) furono tacciate [...] che condannò 54 sue proposizioni e mise all'Indice i suoi scritti (1688). Ciononostante, per la protezione del papa Innocenzo XI, era stato creato vescovo a Iesi (1681) e cardinale (1686), ma all'avvento di papa Alessandro VIII fu confinato nel suo ...
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Ecclesiastico (n. 1445 - m. 1474), nipote di Sisto IV. Era frate quando lo zio, divenuto papa, dopo averlo nominato vescovo di Treviso, lo creò cardinale di S. Sisto (1471). Uomo colto, amante del fasto, [...] legò il suo nome a un periodo di vita straordinariamente mondana della Roma pontificia. Ebbe notevole influenza sul papa, di cui assecondò la linea politica. Nel 1473, nominato legato pontificio per l'Italia, ...
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Uomo d'armi e cardinale (n. 1562 - m. 1624), del ramo di Santa Fiora. Marchese di Varzi, combatté sotto Alessandro Farnese nei Paesi Bassi, e fu nominato da Filippo II capitano generale delle milizie italiane. [...] Creato inaspettatamente cardinale da Gregorio XIII (1583), sacerdote (1614), fu vescovo di Albano (1618) e di Frascati (1620), e membro assai influente nei conclavi, ove parteggiò dapprima per i Francesi, poi per la Spagna. Come legato in Romagna ( ...
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Ecclesiastico (Vienna 1552 - ivi 1630); figlio di un fornaio protestante, divenuto cattolico, abbracciò la carriera ecclesiastica. Vescovo di Vienna (1598), fu il massimo fautore della Controriforma nell'Austria [...] intransigenza verso i ribelli boemi, preoccupato della situazione interna della monarchia. Venuto perciò a conflitto con Ferdinando II, fu imprigionato (1618), e liberato solo nel 1622 per intervento di Paolo V. Nel 1616 era stato creato cardinale. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...