GIORDANO
Alessandra Daga
Figlio primogenito del normanno Riccardo (I) Drengot, conte di Aversa, e di Freselinda, sua prima moglie; se ne ignorano il luogo e la data di nascita, che deve comunque essere [...] G. convinse l'abate a rimettersi in gioco per evitare che uno dei due contendenti, Ugo arcivescovo di Lione e Ottone cardinalevescovo di Ostia, sostenuti dal nuovo duca di Puglia, potesse salire al soglio pontificio al posto suo. Nel marzo di quell ...
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BERARDO d'Orte
Alessandro Pratesi
Nato nel 1017, fu monaco e poi abate (primo di questo nome) dell'abbazia imperiale di Farfa, succeduto nel governo della comunità monastica a Suppone un mese dopo la [...] sentenza rafforzata e circostanziata poi il 14 settembre, per mandato pontificio, dai legati Umberto cardinalevescovo di Silva Candida, Pietro vescovo di Gubbio e Ailardo abate e vescovo di S. Paolo fuori le Mura di Roma.
Morto Niccolò II, i legami ...
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GUIDO (Guido Fiorentino)
Stephan Freund
Nacque a Firenze, presumibilmente alla fine dell'XI secolo. Secondo Chacón (Ciaconius) discendeva dalla famiglia Bellagio, ma la notizia non è documentata; anche [...] settentrionale.
L'incarico più significativo fu affidato a G. da papa Eugenio III nel 1147: insieme con Dietwin, cardinalevescovo di Porto, egli doveva rappresentare il papa e Bernardo di Chiaravalle alla seconda crociata. Dietwin e G. partirono ...
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ENRICO di Biburg
Irmgard Fees
Originario di Biburg, presso Abensberg (Baviera), discendeva da una famiglia bavarese imparentata con quella dei conti di Scheyern. Era canonico della Chiesa di Augusta [...] Bertholdi Annales., p. 317). A conclusione del sinodo il papa inviò a Enrico IV due legati, il cardinalevescovo Pietro di Albano e il vescovo Udalrico di Padova; dette loro, come compagno e assistente, il patriarca E. (al riguardo si veda: Vogel ...
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GERALDO
Irene Scaravelli
Non conosciamo il luogo e la data della sua nascita; secondo Leone Marsicano era di origine tedesca. Fu monaco a Montecassino e venne ordinato arcivescovo di Siponto (Foggia) [...] della liturgia e della lingua slava voluta dalla Curia romana - era stato imprigionato dall'allora legato pontificio Giovanni, cardinalevescovo di Porto. Vulfo fu liberato dal carcere ma gli venne imposto l'esilio perpetuo dalla Dalmazia e un ...
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CALANDRINI, Filippo
Clara Gennaro
Nacque a Sarzana nel 1403 da Tommaso e da Andreola de' Bosi. Alla morte del padre, avvenuta prima del 1414, fu affidato, assieme ai fratelli, al tutore ser Giorgio [...] a lui se Niccolò V non lo aveva accantonato, preferendogli lo Scarampo. Il 14 ott. 1468 Paolo II lo nominò cardinalevescovo di Albano.
Doveva essere di buona cultura, come testimoniano non solo l'amicizia che lo legò ad uomini come il Piccolomini ...
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MANDELLO, Ottone da
Paolo Grillo
Figlio di Alberto, membro di una delle più potenti casate aristocratiche milanesi, nacque intorno agli anni Ottanta del XII secolo.
La famiglia del M. apparteneva alla [...] , con altri maggiorenti milanesi, assistette all'atto con cui Amizone Sacco, podestà di Milano, si impegnò con Ugolino, cardinalevescovo di Ostia, il futuro Gregorio IX, a inviare un contingente alla progettata crociata che doveva avere per guida l ...
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CORNER, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1482 da Giorgio del cavalier Marco e da Elisabetta Morosini di Francesco.
Il padre, fratello di Caterina, allora regina di Cipro, era destinato a [...] seguita ad Agnadello, l'autorità acquisita in Collegio dal Grimani (che era cardinale-vescovo, laddove il C. era semplicemente cardinale-diacono), ammiratissimo per l'eloquenza, la preparazione politica, la straordinaria erudizione umanistica ...
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GENTILI, Antonio Saverio
Dario Busolini
Nacque a Roma il 9 febbr. 1681, secondogenito dei marchesi Nicola e Teresa Durso, di Camerino.
La sua fortuna dipese dalla buona sorte del padre, esponente di [...] e la riforma si arenò.
In riconoscimento di questa attività, però, il 10 apr. 1747 il G. fu nominato cardinalevescovo di Palestrina, una prestigiosa diocesi suburbicaria che gli permise di conservare tutte le rendite, rinunciando al solo precedente ...
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PIETRO da Miso
Marco Vendittelli
PIETRO da Miso (de Mizo). – Anteriormente al concistoro del 1158, le notizie su Pietro sono pressoché inesistenti. Delle ipotesi formulate sulle sue origini può considerarsi [...] mantenne un’intensa attività diplomatica in tutta Europa.
Poco dopo l’elezione, inviò pertanto in Ungheria Pietro e il cardinalevescovo di Preneste, Giulio, per convincere il re ungherese Geza II a riconoscere la sua autorità e non quella dell ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...