VITEZ János
Giulio de Miskolczy
Umanista ungherese. Nato verso il 1408 a Sredna, fu dal 1433 notaio della cancelleria regia e segretario dei diversi sovrani succedutisi. Nel 1445 fu nominato vescovo [...] del comitato Bihar. Creato nel 1465 arcivescovo di Esztergom, prese parte nel 1471 a una congiura contro il re. Morì cardinale il 9 agosto 1472 a Esztergom.
V. fu il primo cosciente umanista ungherese che introdusse nello stile dei discorsi e della ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] protettrice su Venezia; esso conta ancor più delle sue pur ottime istituzioni. Già Agostino Valier, il vescovo di Verona e cardinale ascoltato da tempo quale mentore spirituale dai giovani patrizi più desiderosi d'un criterio morale cui ricondurre ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] dei manoscritti, specie patristici, nelle biblioteche europee, Tommaso Parentucelli da Sarzana, che già segretario del vescovo di Bologna e del cardinale Niccolò Albergati, era destinato a salire al soglio pontificio col nome di Niccolò V.
Appena ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] a Bologna, in occasione analoga, disputava di teologia e di diritto canonico in presenza dello stesso vescovo della città, il celebre cardinale Gabriele Paleotti, uno degli esponenti superstiti di quel movimento di riforma cattolica che aveva avviato ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] a Mosè e Aronne; per questo motivo Costantino si considerò il vescovo e il custode di ciò che avviene al di fuori della Chiesa intraprendere nel 1610 la carriera diplomatica al seguito del cardinale Gaspar de Borja, ambasciatore spagnolo a Roma. ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] cattolicheggiante guarentiva alla Roma di papa Chiaramonti e del cardinale Consalvi una posizione di privilegio e l'orgoglio di accomodamento propugnata, di concerto con Napoleone III, dal vescovo d'Orléans, monsignor Dupanloup.
L'impossibilità e di ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] n'era già una, donata dall'imperatrice sant' Elena ad Agritius vescovo di Treviri; e a Treviri è poi rimasta in seguito. Nel lettera che Leone IX, intorno al 1053, dettava al cardinale Umberto de Silva Candida, diretta a Michele Cerulario patriarca ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] neoeletto papa Martino V, o almeno al seguito di qualche cardinale, ma confessò ben presto agli amici di aver perso ogni da Polenta; nel luglio dello stesso anno per l'elezione a vescovo di Ferrara di Giovanni da Tussignano; nell'ottobre 1432 in lode ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] vescovado di Nocera dei Pagani, reso vacante nel 1527 dalla morte del cardinale Domenico Iacobazzi, il G. si recò a visitare la sua sede, solo la porpora cui tanto aveva ambito, ma anche il vescovato di Como, resosi vacante nel 1548. Fu il rifiuto del ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] per finzione letteraria il 1º genn. 1568 al vescovo di Cefalù, Antonio Faraone, dal Bonincontro, detenuto almeno ricca di 27 lettere del C. e 22 minute di risposta del cardinale in Archivio di Stato di Modena, Cancelleria ducale, Ambasciatori a Roma, ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
cardinale2
cardinale2 s. m. [dal lat. eccles. cardinalis, propr. agg. (cfr. la voce prec.)]. – 1. Titolo dei più alti prelati della Chiesa cattolica; nominati dal papa, sono suoi collaboratori e consiglieri nel governo della Chiesa, e costituiscono...