GESUALDO, Alfonso
Simona Feci
Nacque a Napoli intorno al 1540 da Luigi, quinto conte di Conza, primo principe di Venosa (dal 1561), e da Isabella Ferella, figlia del conte Alfonso di Muro. Già protonotario [...] Bernardino Scotti, il quale per ragioni di salute dovette declinare l'incarico, quindi nel cardinalecamerlengo Vitellozzo Vitelli, energico ed efficiente amico del Carafa, che da lontano non aveva smesso di seguire gli affari della Biblioteca ...
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BARBARO, Francesco
Germano Gualdo
Zio di Ermolao (vescovo di Treviso e Verona) e nonno di quell'ermolao Barbaro che a Padova tenne scuola di dottrine aristoteliche. Nacque a Venezia nel 1390, dal senatore [...] gli studi a Padova, scolaro di Gasparino Barzizza, ed ebbe a compagno Ludovico Trevisan, più tardi patriarca di Aquileia e cardinalecamerlengo, col quale tenne fitta corrispondenza. Magister artium nel 1410, si addottorò il 10 ott. 1412 e rientrò a ...
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Ramo dei Riario, iniziatosi per il matrimonio di Girolamo Riario con Caterina Sforza (1477); perduta la signoria di Imola e Forlì, i R. S. si stabilirono a Bologna. Tra essi si segnalarono Alessandro (v.), [...] dal 1620); Giuseppe, che prese parte alla rivoluzione napoletana del 1799; Giovanni (n. 1769 - m. 1836), ufficiale di marina e musicista; Tomaso (n. 1782 - m. 1857), cardinale, camerlengo della Chiesa, e Sisto (v.), cardinale e arcivescovo di Napoli. ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] camera, nella confidenza di Biondo Flavio, poté, grazie a quest'ultimo e all'intercessione del Bruni, accreditarsi presso il cardinalecamerlengo, F. Condulmer, che sulla fine dell'anno lo assunse in casa (lettera a Biondo dell'8 aprile: Rotondi. pp ...
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LAMBARDI (Lambardo), Carlo Francesco
Enrico Parlato
Figlio di Bernardino di Fabiano, ricco merciaio, nacque ad Arezzo, dove fu battezzato nella pieve il giorno 11 febbr. 1545 (Arezzo, Arch. della Fraternita [...] a Borghetto (Orbaan), impresa iniziata al tempo di Sisto V, ma nella quale erano emersi errori di progettazione. Al cardinalecamerlengo, Pietro Aldobrandini, il L. dedicò il Discorso… sopra la causa dell'innondatione di Roma… (edito a Roma nel 1601 ...
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CENTANI (Centanni, Zantani, Zantanni, Zentani; erroneamente: Zantinus), Andrea
Valerio Marchetti
Proveniente da una ragguardevole famiglia patrizia veneziana, che nei Diari del Sanuto viene sempre indicata [...] stato insignito del locale priorato.
Infatti il documento allegato dagli studiosi per suffragare l'ipotesi (è una lettera del cardinalecamerlengo Guido Ascanio Sforza scritta da Roma in data 12 dic. 1544) prova solo che il C. aveva ricevuto dalla ...
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DAL LEGNAME (de Lignamine, de Oligname, dal Legno, de le Ase), Francesco
Alfred A. Strnad
Apparteneva a una ricca famiglia di origine popolare la quale, trasferitasi da Ferrara a Padova, sin dal 1275 [...] . Ginevra 1921, p. 74; E. Degani-G. Vale, La diocesi di Concordia, Udine 1924, p. 240; P. Paschini, Lodovico cardinalcamerlengo, Roma 1939, pp. 219 s.; G. Mercati, Ultimi contributi alla storia degli umanisti, Città del Vaticano 1939, ad Indicem; J ...
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GRIMALDI, Giovanni
Riccardo Musso
Quartogenito di Raniero (II) e di Isabella, nacque, probabilmente a Mentone, intorno al 1375.
Il padre, figlio di Carlo "il grande", primo signore di Mentone, aveva [...] per la cattura, operata da suo figlio Catalano, di una nave carica di vino di Linguadoca, destinata al cardinalecamerlengo. Fu liberato per Natale, grazie all'intervento del genero Pietro Fregoso, nel frattempo divenuto doge. L'anno successivo ...
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LOLI (Lolli), Gregorio (Goro)
Marco Pellegrini
Nacque a Siena nel 1415 da Niccolò e da Bartolomea de' Tolomei, sorellastra del padre di Enea Silvio Piccolomini, dal 1458 papa Pio II.
Le ragioni della [...] fu oratore fino al giugno. Terminato il mandato, si stabilì a Roma come ufficiale di Curia e ottenne dal cardinalecamerlengo Latino Orsini, con il quale vantava antichi rapporti di amicizia, la carica di reggente della Camera apostolica, nella quale ...
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DELLA SCALA, Nicodemo
Alfred A. Strnad
Nacque, probabilmente verso la fine del secolo XIV, dal matrimonio di Guglielmo, figlio illegittimo di Cangrande (II) Della Scala, signore di Verona e Vicenza, [...] il D. - allora a Firenze - suo "capellanum, commensalem et subdiaconum". Successivamente il D. prestò il giuramento prescritto davanti al cardinalecamerlengo (Arch. segr. Vat., Div. Cam. 5, ff. 58v-59v) e il 6 maggio 1419 chiese due canonicati con ...
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camerlengo
camerléngo (anche camarléngo, camerlingo, camarlingo) s. m. [dal lat. mediev. camarlingus, che è dal franco kamerling «addetto alla camera o fisco del sovrano»] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, persona addetta alla custodia del tesoro,...
dignita
dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal...