Ecclesiastico inglese (m. Roma 1178), nipote per parte di madre di N. Breakspear (Adriano IV), e perciò detto anch'egli Breakspear; benedettino a S. Albano (Herfordshire), seguì lo zio divenuto cardinale [...] (1149) a Roma, poi nella missione in Scandinavia: e da lui, papa, fu creato cardinale (1157), camerlengo e legato in Inghilterra. Ostile al partito imperiale, favorì l'elezione di Alessandro III; prese parte alle trattative per la pace di Venezia del ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] le rotte di Varna (dove muoiono re Vladislao ed il cardinale legato Cesarini, quegli che era stato il saggio consigliere di Eugenio e del distretto spettava ormai sempre più decisamente al vice-camerlengo della Chiesa. I moti sporadici del sec. XV, ...
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LEGATURA (fr. reliure; sp. encuadernación; ted. Buchbinderae; ingl. bookbinding)
Tammaro DE MARINIS
Filippo ROSSI
Guido GIANNINI
Il vocabolo indica l'atto e l'effetto di legare i libri, il cucire [...] XIII si estendono fino alla fine del XVII, e che recano il camerlengo in atto di contare il denaro, le armi dei provveditori e i Fabri de Peiresc, per sir Kenelm Digby, per il cardinale Mazzarino, per Anna d'Austria. Per quest'ultima lavorarono pure ...
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Comune della provincia di Udine, con 8687 abitanti, di cui 1211 nel capoluogo. È congiunta alla laguna di Grado e al mare dal fiume Natissa, che scorre poco lontano; e, se le sue campagne sono feconde [...] , provocando una guerra. Solo una sentenza arbitrale del cardinale Ugolino d'Ostia, il 30 agosto 1221, pose termine diritti del patriarcato, al quale aveva nominato il suo camerlengo, Lodovico Trevisan veneziano. Questi però, dopo lunghi negoziati ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] legno di S. Sebastiano al Museo (1478), il monumento del cardinale Agnifili nel Duomo (1480) e il monumento Pereyra-Camponeschi in sindaci formava la camera della città a cui era preposto un camerlengo, che n'era il capo. Fra i nobili presentati dal ...
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Dopo la pace di Bagnolo (v.), la corte di Napoli sentì il bisogno di respirare più liberamente e di sciogliersi dai vincoli, che, sotto forma di terre feudali, la tenevano stretta fin presso le porte di [...] del regno il primo, principe di Bisignano e gran camerlengo l'altro, Pirro del Balzo principe di Altamura e si cominciò a trattare la pace tra il rappresentante di Innocenzo VIII, cardinale di Sant'Angelo, e quelli del duca di Calabria, tra i quali ...
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. Nobile famiglia fiorentina, trapiantatasi nel '500 a Roma, dove molti suoi membri ascesero alle più alte dignità nella curia pontificia. Sembra che già nel Medioevo fosse divisa in tre rami: degli A. [...] , fu cavaliere gerosolimitano, e gran priore di Roma (1598), infine cardinale (1603).
Ippolito (1592-1638), fratello del precedente, e come lui cardinale (1621), quindi camerlengo (1623), fu gran fautore della politica spagnola in Italia. Con lui ...
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. Famiglia spagnola, di cui un ramo si trasferì nell'Italia meridionale alla metà del Quattrocento. Infatti, Inico d'Avalos, figlio di Rodrigo d'Avalos conte di Ribadeo, seguì a Napoli Alfonso d'Aragona, [...] (morto nel 1571), marchese di Pescara e del Vasto, gran camerlengo del regno di Napoli come suo padre (la famiglia tenne tale al 1571; Inico, gran cancelliere del regno, fu poi cardinale; Cesare fu suo successore come gran cancelliere del regno; ...
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L'ultimo discendente degli antichi signori di Dalberg (anticamente Dalburg) trasmise nel 1315 il suo feudo e il suo nome al cugino Johann Kämmerer di Worms. Un cavaliere Gerhard fu investito nel 1239 della [...] carica di camerlengo del vescovado di Worms. Egli è lo stipite da cui trae origine la famiglia dei D. più recenti. Il nome della . Nel 1806 egli nominò lo zio di Napoleone, cardinale Fesch, suo coadiutore cum spe succedendi; poche settimane dopo ...
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Monaco domenicano, nato verso la metà del sec. XIV probabilmente a Valenza, dove per incarico del cardinale Giacomo d'Aragona tenne l'insegnamento di teologia (1390-1398), finché Martino I lo chiamò alla [...] de confessió, tuttora inedito. Volgarizzò ancora per il re Martino la Escala de contemplació (inedito); per il suo camerlengo Mossen Galceran de Sentmanat il Modus bene vivendi attribuito a San Bernardo; per Mossen Pere d'Artés, "mestre racional ...
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camerlengo
camerléngo (anche camarléngo, camerlingo, camarlingo) s. m. [dal lat. mediev. camarlingus, che è dal franco kamerling «addetto alla camera o fisco del sovrano»] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, persona addetta alla custodia del tesoro,...
dignita
dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale in cui l’uomo è posto dal...