Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] compiti ispirati alla maggior prudenza: in un latino assai poco latino non gli si ordinava di soccorrere Salonicco insopportabile, nell'ottobre 1502 scappò a Roma presso il figlio cardinale; sette anni dopo fu graziato e visse così a lungo da ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] dalle particolari "eloquenza e prudenza". Pienamente adempiente l'illustre cardinale, sicché, lui morto, gli eredi sono in grado di consegnare la storia richiesta in duplice veste: quella latina, voluta dai X, e quella italiana, cui ha provveduto ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] della Chiesa orientale per sostituirli con quello latino, sostenendo che in questo caso non era caso l'incarico fu svolto da Gaetano De Lai: cf. la relazione di De Lai al cardinale Rampolla, del 24 novembre 1887, ibid., fasc. 347, p. 78 (pp. 10-51v ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] quella di S. Giorgio Maggiore e di S. Antonio di Castello, ove si conservavano i codici greci, latini ed ebraici del cardinale Domenico Grimani, includenti quelli di Pico della Mirandola da lui acquistati (225). Di tali biblioteche offre un quadro ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] 1° gennaio del '40 col suo pacioso e accattivante Cardinal Lambertini di Testoni, in un clima postconcordatario.
24. Così il dittico di Sografi Il matrimonio democratico e Le nozze in latino, un'antologia sulla Venezia giacobina nel primo caso, e la ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] il «malum gallicum», non si limita a garantire, in latino e in italiano, che ai Veneziani è dato di « plaist à sa Saincteté boucher ce traicté sur ce que luy porte [. . .] le cardinal de Joyeuse, il n'y a plus de moyen d'empescher que devant la fin ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] tutto il campo - Piazza reale, a suon di trombe compariscono Latino, Turno, Camilla sopra destrie ri - S'ode il fremito di de Figueroa y Córdoba di Feria] o lo stesso cardinal di Cremona [Monsignor Campori], subbito l'avverei; qual canonicato ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] in 16° dall'Albrizzi nel 1732, e la raccolta dei poeti latini con note, di cui era uscito presso il Pasquali il primo ogni canto vi è una dedica ad un personaggio illustre (cardinali, vescovi, nobili in prevalenza italiani e dell'Impero germanico), ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] l'intento di trasformare la Piazza in un grande foro latino (36). Si sarebbe così realizzata, nella platea marciana, inferiore di uno schizzo di portale, Antonio scrive di sua mano "cardinale Grimano p. Padova". Il foglio, dato il suo recto, è ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] parroco dalla sua comunità era accentuata dall'uso del latino sia nella lettura dei libri sacri, sia nella e in Urbano VIII Barberini gli esponenti più noti - era il "cardinal nipote" che teneva saldamente in mano il governo spirituale e temporale e ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...