gruppi ossidrilici
Simone Gelosa
Gruppi funzionali composti da ossigeno e da idrogeno (−OH). Nella chimica inorganica identifica le basi, mentre nella chimica organica costituisce il gruppo caratteristico [...] tipiche degli alcoli in virtù della presenza del gruppo ossidrilico si ricordano quelle con i gruppi acidi degli acidi carbossilici per dare gli esteri, con gli acidi alogenidrici per dare gli alogenuri alchilici. Di particolare importanza sono le ...
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Idrocarburo aromatico, comunemente chiamato naftalina.
Caratteri generali
La struttura del n. risulta da due anelli aromatici condensati,
Si presenta in forma di lamelle bianche lucenti di odore forte [...] residui ricchi in alchilnaftalina provenienti dal cracking catalitico di frazioni petrolifere.
Derivati
Gli acidi naftalincarbossilici sono derivati carbossilici del n.: se ne conoscono mono-, di- e policarbossilici; l’acido naftalico è il più noto ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] un valore di pH al quale sono uguali il numero delle cariche negative (derivanti dalla dissociazione dei gruppi carbossilici) e il numero di quelle positive (derivanti dalla protonazione dei gruppi amminici) presenti nella molecola proteica; a tale ...
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Prodotti organici naturali o sintetici caratterizzati dal possedere più o meno spiccate proprietà plastiche, oltre che buone proprietà isolanti elettriche.
Le r. naturali sono materiali organici solidi [...] la colofonia; in essa e in altre r. naturali sono contenuti, sia liberi sia sotto forma di esteri, acidi carbossilici di tipo terpenico (acido abietinico, acido pimarico ecc.), denominati genericamente acidi resinici (o resinolici) e utilizzati nella ...
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(o α-amminoglutarico) Amminoacido, di formula NH2CH(COOH)(CH2)2COOH; esiste nelle due forme otticamente attive (acido D-g. e acido L-g.); cristalli incolori solubili in acqua; costituente normale delle [...] , di formula
−OC(CH2)2CH(NH2)CO−,
che si ottiene dall’acido g. per eliminazione degli ossidrili dei due gruppi carbossilici. Ciclo del γ-glutammile Serie ciclica di reazioni in cui sono coinvolti gli enzimi del metabolismo del glutatione e il gruppo ...
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Composti untuosi al tatto, di consistenza da solida a molle o liquida, inodori se puri, più leggeri dell’acqua, presenti in natura negli organismi animali o vegetali.
Generalità
Dal punto di vista chimico [...] di acido grasso va attribuita agli acidi a catena normale. La denominazione IUPAC dei singoli acidi è quella degli acidi carbossilici; però è molto più diffuso l’uso dei nomi comuni, derivanti, per es., dal vegetale nel quale si trovano: acido ...
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Alcol alifatico primario, C2H5OH, detto anche etanolo, o spirito di vino, o metilcarbinolo.
Chimica
Si presenta come un liquido limpido, volatile, incolore, di odore etereo, di sapore pungente, miscibile [...] e il tipo di catalizzatore, può dare origine a una grande varietà di composti: benzine, alcoli, chetoni, acidi carbossilici.
Nella maggior parte dei paesi l’alcol e. di sintesi viene utilizzato per scopi industriali (solvente, farmaceutici per uso ...
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Glicide semplice, ovvero che non può essere decomposto per idrolisi. I m. non sostituiti hanno formula generale (CH2O)n (con n=3, 4, 5, ...); sono molto diffusi in natura sia allo stato libero che in combinazione [...] alcolica, fotosintesi ecc.). Altri importanti derivati dei m. si ottengono dall’ossidazione degli aldosi nei corrispondenti acidi carbossilici (per es., il glucosio può originare acido gluconico, glucuronico e glucarico, ognuno dei quali svolge una ...
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Composti chimici organici, alifatici o aromatici, che contengono un gruppo diazoico, formato da due atomi di azoto uniti da un triplo legame. I primi hanno formula generale:
dove R e R′ sono atomi di [...] usa per introdurre in un composto chimico il gruppo metilico.
Si denominano diazoacidi gli acidi contenenti oltre al gruppo carbossilico anche quello diazoico, come per es. l’ acido diazoacetico, N2CHCOOH; più noti degli acidi liberi sono gli esteri ...
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Elemento chimico di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01, di cui sono noti in natura gli isotopi stabili 126C, 136C (che ne costituiscono rispettivamente il 98,892% e l’1,108%), e 146C radioattivo [...] -130 °C si combina con l’idrossido sodico dando il formiato sodico e con gli alcolati per dare i sali dei corrispondenti acidi carbossilici; a temperatura elevata reagisce con lo zolfo formando ossisolfuro; con l’idrogeno, a 300 °C e in presenza di ...
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carbossilazione
carbossilazióne s. f. [der. di carbossile]. – Reazione chimica mediante la quale si introducono in un composto organico uno o più carbossili.
carbossile
s. m. [comp. di carbo- e ossi-, col suff. -ile]. – In chimica, gruppo monovalente, di formula −COOH, caratteristico degli acidi organici; possiede un atomo di idrogeno ionizzabile che può essere sostituito da metalli e da radicali...