Recipiente di forma cilindrica, ovale o tronco-conica, usato per fondere metalli, vetri ecc., nonché per analisi di laboratorio. I c. sono fatti di materiali refrattari argillosi, magnesiaci, di porcellana, [...] di grafite, carbone di storta o carborundum. Ve ne sono anche metallici: di platino per analisi chimiche, di ghisa o di ferro per la fusione di metalli facilmente fusibili, di piombo per scopi particolari, come, per es., per l’attacco di silicati con ...
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Insieme delle operazioni eseguite nella lavorazione per fusione, cioè nella produzione di oggetti mediante la fusione e la colata dei metalli o leghe metalliche in recipienti ( forme) aventi la forma degli [...] a crogiolo, generalmente di grafite, o meglio, di forni elettrici; per le leghe leggere, di forni con crogiolo di ghisa speciale, di carborundum o di grafite e di forni a bacini o a riverbero. Il metallo fuso viene versato in siviera (o caldaia di ...
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Ambiente nel quale, con diversi sistemi (combustione, passaggio di corrente elettrica ecc.), è prodotto calore con lo scopo di riscaldare il materiale in esso caricato fino a raggiungere un prefissato [...] -cromo-alluminio ecc.) e in forma di nastri o di fili, mentre per temperature superiori sono a base di carbone, grafite, carborundum oppure sono costituiti da fili di platino o di molibdeno; le potenze possono superare anche 1000 kW; sono usati nell ...
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carborundum
carborùndum (o carborundo) s. m. [dall’ingl. carborundum, marchio di fabbrica, comp. di carbo(n) «carbonio» e (co)rundum «corindone»]. – Denominazione commerciale del carburo di silicio, composto dotato di elevata durezza, usato...
dermoabrasione
dermoabraṡióne s. f. [comp. di dermo- e abrasione]. – In medicina, terapia fisica degli esiti cicatriziali di alcune dermatosi, spec. dell’acne volgare, attuata con spazzole metalliche o frese di carborundum, azionate elettricamente...