Chimico (Sudbury 1860 - Oxford 1929), figlio di Sir William Henry. Allievo di A. von Baeyer, prof. di chimica presso l'Heriot-Watt College di Edimburgo, poi presso l'Owen College di Manchester, infine [...] Oxford (dal 1913). Presidente della Chemical Society dal 1913 al 1915. Fondamentali i suoi studî sulla sintesi di composti carbociclici a 3 e a 4 atomi di carbonio, mentre prima erano ritenute possibili solo le strutture cicliche con 5 o 6 atomi di ...
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Atleta sudafricano (n. Johannesburg 1986). Nato con una grave malformazione, ancora bambino ha subìto l’amputazione degli arti inferiori; questo però non gli ha impedito di praticare sport quali il rugby [...] e la pallanuoto, prima di orientarsi verso l’atletica leggera. P. corre con l’ausilio di speciali protesi in fibra di carbonio e si è messo in luce nel 2004, quando ha trionfato alle Paralimpiadi di Atene nei 200 metri piani. Quattro anni più tardi è ...
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Chimico francese (Parigi 1850 - Miribel-les-Échelles, Isère, 1936), figlio di Louis. Prof. all'École des mines (1877) e al Collège de France (1883). Socio straniero dei Lincei (1918). Studiò l'influenza [...] sulle reazioni d'equilibrio (principio dell'equilibrio mobile o di Le Ch.-Braun). Notevoli pure le ricerche sulle leghe ferro-carbonio, che lo portarono a dimostrare la necessità per tali leghe di due diagrammi distinti, uno stabile e l'altro ...
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Biochimico francese naturalizzato argentino (Parigi 1906 - Buenos Aires 1987); direttore dell'Istituto per le ricerche biochimiche di Buenos Aires e del dipartimento di biochimica dell'univ. di Buenos [...] 'uridina col glucosio-difosfato e la dimostrazione della partecipazione di tale composto alla biosintesi degli idrati di carbonio. Laddove si riteneva correntemente che il glicogeno si formasse dal glucosio monofosfato per azione di una fosforilasi ...
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Chimico (Torino 1871 - Roma 1952); fondò nel 1901 a Roma una fabbrica di prodotti farmaceutici e nel 1906 la trasformò nell'Istituto per la fabbricazione di prodotti farmaceutici che porta il suo nome. [...] numerosi lavori prevalentemente di chimica biologica (identificazione di basi terziarie nell'urina, ricerche sul metabolismo degli idrati di carbonio, ecc.); introdusse per primo in terapia le lecitine e gli eteri di colesterina. Autore di un Manuale ...
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Novoselov, Konstantin. – Fisico russo naturalizzato britannico (n. Nizhny Tagil, Russia, 1974). Conseguito il PhD presso l’High magnetic field laboratory dell’univ. di Nijmegen (Olanda), dal 2004 è ricercatore [...] nanotechnology; qui a partire dal 2008 ha collaborato con il fisico russo A.K. Geim alle ricerche sul grafene, strato monoatomico di atomi di carbonio la cui descrizione è valsa ai due studiosi il conferimento nel 2010 del premio Nobel per la fisica. ...
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Chimico (Mosca 1899 - ivi 1980); prof. e rettore dell'univ. di Mosca; membro e presidente dell'Accademia delle scienze dell'URSS (1951-61). È noto per importanti ricerche di chimica organica, specialmente [...] in partic. il mercurio, con un altro), stereochimica, composti a sandwich, determinazione del meccanismo di sostituzione elettrofila al carbonio saturo, ecc. Fra le opere: Selected works in organic chemistry (1963), My way in organometallic chemistry ...
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Chimico (Varel 1830 - Tubinga 1895), prof. al politecnico di Karlsruhe (1868) e all'univ. di Tubinga (1876). Allievo di R. W. Bunsen, G. R. Kirchoff e di J. F. Gmelin, con i suoi importanti studî contribuì [...] chimica inorganica nella seconda metà del 19º sec. Le sue prime ricerche riguardarono i legami che l'ossido di carbonio costituisce quando si sostituisce all'ossigeno nel sangue; seguace della teoria atomico-molecolare di S. Cannizzaro, determinò i ...
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Chimico tedesco (Eus kirchen 1852 - Berlino 1919). Allievo di A. von Baeyer, fu prof. a Erlangen (1882) e quindi a Würzburg (1885) e a Berlino (1892; chimica organica); socio straniero dei Lincei dal 1899. [...] può essere considerato il fondatore della chimica dei carboidrati e un precursore delle ricerche sulle proteine. Partendo dalla teoria del carbonio asimmetrico di J. H. van't Hoff e di J. A. Le Bel, individuò 16 possibili configurazioni del glucosio ...
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Chimico tedesco (Dresda 1857 - ivi 1935); allievo di R. Schmitt, prof. a Zurigo, Würzburg e Lipsia. Uno dei più autorevoli chimici organici della prima metà del sec. 20º. In partic., fondamentali furono [...] di estendere all'atomo di azoto i principî stereochimici elaborati da J. H. van't Hoff per il carbonio asimmetrico. Dallo studio della capacità di salificazione di alcuni nitroderivati primari e secondari delle paraffine, individuò un particolare ...
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carbonio
carbònio s. m. [der. del lat. carbo -onis «carbone»]. – Elemento chimico, di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01; è un solido inodore, insapore, insolubile nei solventi ma solubile in molti metalli fusi. Cristallino, si...
carbonamento
carbonaménto s. m. [der. di carbonare]. – Nel linguaggio di marina, l’operazione d’imbarco del carbone necessario per il funzionamento delle motrici di bordo.