Briozoi e Brachiopodi
Giuseppe M. Carpaneto
Falsi coralli e false vongole
Briozoi e Brachiopodi, anche se assai diversi d'aspetto, hanno in comune un organo molto particolare, il lofoforo, costituito [...] viventi ‒ circa 260 specie ‒ si aggirano intorno a pochi centimetri di lunghezza; tuttavia, alcuni fossili del Carbonifero raggiungevano i 30 cm. Diversamente dai Briozoi, la maggior parte dei Brachiopodi ha sessi separati. Per riconoscere i ...
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Classe di Molluschi; la più numerosa del phylum, con oltre 80.000 specie diffuse in tutte le regioni del globo. Per molti caratteri si connettono agli Anfineuri, da cui sembrano derivati. Hanno una tipica [...] più importante, e i Prosobranchi (Archeogasteropodi). Dal Cambriano superiore sono presenti i Pleurotomaridi, gruppo tuttora vivente, e dal Carbonifero i Polmonati. In questo periodo le faune a G. sono molto ricche e diversificate; molte forme si ...
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Classe di Vertebrati eterotermi, attualmente diffusi con oltre 6500 specie. La disciplina che li studia è detta erpetologia.
Anatomia
Tegumento. La cute è rivestita di scaglie o placche cornee cui spesso [...] affinità con gli Anfibi Stegocefali da una parte, e con pesci Crossopterigi dall’altra, vanno annoverate quelle rinvenute nel Carbonifero superiore. Con il prosciugarsi di vaste regioni acquitrinose e l’instaurarsi di un clima arido, nel Permiano, i ...
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anfibi
Giuseppe M. Carpaneto
Il popolo delle paludi e degli stagni
Almeno cento milioni di anni prima che comparissero i dinosauri sul nostro pianeta gli anfibi erano partiti alla conquista della terraferma, [...]
L'origine degli anfibi è assai antica: i primi resti fossili risalgono all'Era Paleozoica, tra il Devoniano e il Carbonifero, intorno a 360 milioni di anni fa, quando le forme più arcaiche realizzarono il passaggio definitivo dall'ambiente acquatico ...
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Raggruppamento considerato privo di validità nella sistematica moderna, comprendente Vertebrati Gnatostomi, acquatici, marini e di acqua dolce, eterotermi, anfirrini, con oltre 30.000 specie viventi. Il [...] , Elasmobranchi, nonché da più scarse forme di Condrostei, Olostei e Dipnoi, specialmente d’acqua dolce. Nel Carbonifero e nel Permiano, scomparsi Ostracodermi e Artrodiri, comincia la prevalenza degli Elasmobranchi, cui si associano scarsi Dipnoi ...
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Vertebrati Ampio e importante sottophylum di Cordati (detti anche Cranioti o Craniati).
Sistema nervoso centrale e scheletro
I v. sono caratterizzati da uno scheletro interno (endoscheletro) protettivo [...] ebbero origine tutti gli altri Pesci che furono i V. più numerosi e più vari di tutta l’era paleozoica. Nel Carbonifero e nel Permiano ebbero origine gli Anfibi e i Rettili, i quali si svilupparono in modo straordinario nell’era mesozoica, declinando ...
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PALEONTOLOGIA (vol. XXVI, pag. 50)
Roberto Malaroda
Come per altre discipline scientifiche, lo sviluppo recente della p. ha portato al rapido incremento di particolari settori, alcuni dei quali hanno [...] ha così potuto calcolare una durata di 400 giorni per l'anno devoniano e di 387 giorni per l'anno carbonifero, in buon accordo con la supposta progressiva riduzione della velocità di rotazione terrestre conseguente alla frizione prodotta dalle maree ...
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L'Ottocento: biologia. La paleontologia
Nicolaas A. Rupke
La paleontologia
Durante la prima metà del XIX sec. la paleontologia fu una delle discipline scientifiche maggiormente innovative; tra i suoi [...] come queste, al pari degli animali, nel corso della storia della Terra avessero presentato uno sviluppo progressivo. Dapprima, nel Carbonifero (periodo dell'era paleozoica che va da 360 milioni di anni a 290 milioni di anni fa), dominarono felci ...
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Paleontologia dell'occhio
Riccardo Levi-Setti
(The Enrico Fermi Institute and Department of Physics, The University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
Euan N.K. Clarkson
(Department of Geology and Geophysics, [...] Nei pochi esemplari con occhi olocroali di cui sono noti i primi stadi di sviluppo, quali Olenus del Cambriano e Paladin del Carbonifero (v. figura 4c), le lenti erano relativamente larghe e separate l'una dall' altra da una cuticola; questi sono, in ...
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carbonifero
carbonìfero agg. [comp. di carbone e -fero]. – 1. Contenente carbone, detto di terreni, bacini e sim.: il bacino c. del Sulcis. 2. In geologia, periodo c. (o anche, come s. m., il carbonifero), terzo e penultimo periodo dell’era...
neocarbonifero
neocarbonìfero agg. e s. m. [comp. di neo- e carbonifero]. – In cronologia geologica, la parte del periodo carbonifero superiore comprendente i piani stefaniano di facies marina e uraliano di facies continentale.