Malattia delle piante caratterizzata dalla formazione di una massa nera, dovuta ai funghi Ustilaginali parassiti, che attaccano i cereali (frumento, avena ecc.) e altre piante (aglio, cipolla, scorzonera) con danni talvolta molto gravi; con C. si denominano anche i diversi funghi. La massa nera aggregata o polverulenta è data da milioni di spore spesso brune.
Diversa è la modalità di propagazione della ...
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Carbone fossile paleozoico, costituito dal 93-95% di carbonio, nero, compatto, con lucentezza submetallica e frattura concoide o scagliosa, brucia con fiamma cortissima per assenza quasi totale di materie [...] volatili ( carbone magro) ed è dotato di un elevato potere calorifico (circa 30.000 kJ/kg). Imponenti riserve d’a. si trovano in Cina, negli USA, in Ucraina e nell’Indocina. Altri paesi produttori sono Gran Bretagna, Polonia, Germania, India, ...
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Ordine di Funghi Basidiomiceti parassiti, in partic. di Graminacee e Ciperacee, sulle quali causano le malattie dette carboni e carie. Hanno micelio interno, settato, che produce spesso una grande quantità [...] di spore riunite in masse, dette ustilagospore, le quali formano un nuovo micelio parassita. Appartiene alle U. il carbone del mais (Ustilago maydis), che produce masse tumorali piene di spore nere. ...
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Arbusto o piccolo albero (Arbutus unedo; v. fig.) sempreverde della famiglia Ericacee, elemento importante della macchia mediterranea, diffuso in Italia nelle zone più calde, soprattutto su suoli silicei. [...] acute, a polpa gialliccia, con molti semi. Fiorisce in novembre-febbraio e matura i frutti in autunno. Il legno dà ottimo carbone; i frutti, di un dolce lievemente insipido, aspri e allappanti se non maturi, sono mangerecci e per l’alto tenore di ...
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Botanica
Si dice di piante o di organi (foglie, fusto) ingrossati in seguito alla presenza di un abbondante tessuto acquifero: per es., sono piante g. le Cactacee che hanno i fusti carnosi, e sono foglie [...] ; malta, calcestruzzo g., con elevata dosatura di calce o cemento; carbone g., litantrace o altro carbon fossile che nella distillazione lasci un residuo (coke) agglomerato, contrapposto a carbone magro, quello che nelle stesse condizioni dà un coke ...
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Nome comune degli alberi appartenenti al genere Fraxinus, della famiglia Oleacee, che conta 50 specie dell’emisfero boreale: sono alberi con foglie di solito pennatocomposte, fiori piccoli in pannocchie, [...] e Africa nord-occidentale; le sue foglie sono bene accette al bestiame; fornisce legname da costruzione, da ardere e da carbone; è coltivato per ornamento in numerose forme. Il legno del f. è facilmente lavorabile, elastico e resistente anche alla ...
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Complesso degli studi che riguardano il polline e le spore; la p. studia la morfologia (innanzitutto i caratteri della parete) dei granelli pollinici e delle spore delle diverse specie vegetali, la costituzione [...] ; lo studio quindi di questi microfossili, che spesso abbondano nei depositi, anche di milioni di anni, di scisti, carboni, ligniti, torbe, può fornire utili dati per la paleobotanica; lo studio palinologico dei depositi glaciali e interglaciali ha ...
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Nome generico delle varie specie di piante del genere Salix e dei vimini ottenuti dai rami di alcune di queste (Salix alba, Salix viminalis, Salix purpurea ecc.).
Il genere Salix, della famiglia Salicacee, [...] s. è bianco, facilmente lavorabile ma poco durevole. In passato veniva utilizzato per sedie, mastelli, botti o per farne un carbone particolarmente usato nella fabbricazione delle polveri da sparo. La corteccia dei rami giovani di varie specie di s ...
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Secondo periodo geologico dell’era mesozoica, prende nome dalla catena del Giura dove le formazioni di questo periodo hanno prevalente sviluppo. Detto anche Giurese o Giura, è compreso tra 215 e 145 milioni [...] . Condizioni climatiche più umide si ebbero invece nell’Europa occidentale con formazione di depositi ferriferi e di carbone.
Nel G. si ebbe inoltre una notevole attività magmatica che, caratterizzata da un vulcanismo basaltico, si localizzò ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] sui 1200 °C, sotto vuoto. L’elettrolisi si compie di solito in crogioli di porcellana o di grafite; sono utilizzati anodi di carbone di storta e catodi di ferro e il bagno elettrolitico è costituito da una miscela fusa di cloruro e fluoruro di calcio ...
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carbone
carbóne s. m. [lat. carbo -onis]. – 1. Sostanza costituita in prevalenza da carbonio, formatasi naturalmente o ottenuta artificialmente da materiali di origine animale e vegetale. C. naturali o fossili, quelli originatisi per progressiva...
carbonamento
carbonaménto s. m. [der. di carbonare]. – Nel linguaggio di marina, l’operazione d’imbarco del carbone necessario per il funzionamento delle motrici di bordo.