Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] lampade nell’acqua. Per eliminare odori, colori e sapori sgradevoli, talvolta si filtra l’a. su un letto di carboneattivo dotato di elevate proprietà adsorbenti. L’eliminazione dei sali di ferro, di calcio e magnesio è richiesta raramente per le ...
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Dispositivo che permette di modificare determinate componenti o caratteristiche di un segnale sonoro, luminoso o elettrico.
Apparecchiatura attraverso la quale si fa passare un fluido allo scopo di trattenere [...] due o tre spezzoni consecutivi, alternativamente di acetato di cellulosa e di cellulosa pura, eventualmente cosparsa di carboneattivo. Talora il f. multiplo si presenta formato da due spezzoni distanziati in maniera da determinare un piccolo ...
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Sostanze organiche azotate in prevalenza di origine vegetale, costituite da carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno (a eccezione di pochi che mancano di ossigeno: nicotina, coniina ecc.), dotate di carattere [...] allo stato puro per precipitazione sotto forma di sali poco solubili, o mediante adsorbimento selettivo con carboneattivo o argille attivate, o per mezzo di resine scambiatrici cationiche.
Alcune sostanze non di origine vegetale (adrenalina ecc ...
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(diossido di zolfo) Composto chimico contenente lo zolfo tetravalente, di formula SO2; è un gas dall’odore pungente, soffocante, 2,26 volte più denso dell’aria, dannoso per gli organismi animali e vegetali. [...] basso di SO2 e che non è possibile raffreddare dato il loro grande volume, si può ricorrere a strati di carboneattivo, che adsorbe selettivamente e trattiene la SO2, o si possono iniettare nei gas sostanze solide (per es., biossido di manganese ...
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Trattamento impiegato nell’industria petrolifera cui vengono sottoposti i gas naturali cosiddetti ‘umidi’ (o ‘ricchi’) prima dell’immissione in condotta per la distribuzione al consumo, allo scopo di separare [...] , il gas attraversa un letto solido molto poroso (gel di silice, che contemporaneamente disidrata il gas, oppure carboneattivo); il letto trattiene gli idrocarburi superiori fino a saturarsi, dopo di che si procede al recupero degli idrocarburi ...
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Operazione con la quale si rende bianca, o quasi, una sostanza opaca, o incolore una sostanza trasparente, alterandone o eliminandone il colorante. Nel primo caso il risultato si ottiene di solito con [...] d. per adsorbimento al liquido da decolorare si aggiunge una sostanza che presenta una grande superficie adsorbente (carbone animale, carboneattivo, argille attivate, albumina di sangue, resine decoloranti) su cui si va a fissare il colorante: per ...
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Nella tecnologia chimica, processo di separazione per adsorbimento, caratterizzato dal moto continuo, generalmente in controcorrente, del solido adsorbente e della miscela fluida contenente i componenti [...] separare.
L’i. avviene in una colonna percorsa da una corrente discendente di solido adsorbente (per es., carboneattivo) e suddivisa essenzialmente in due sezioni: nella sezione superiore (sezione di adsorbimento) il solido, previamente raffreddato ...
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Acquavite ricavata dalla distillazione di mosti fermentati di grano, orzo e segale e anche di fecola di patate. Il distillato alcolico della fermentazione viene rettificato e privato di eventuali composti [...] estranei trattandolo con carboneattivo e sottoponendolo a una prolungata aerazione. Il prodotto non viene invecchiato. ...
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Oli e grassi
Laura Pizzoferrato
L'olio d'oliva rappresenta, almeno per i popoli mediterranei, il grasso alimentare di più largo consumo, anche se si sono ormai affermati nella nostra dieta quotidiana [...] vuoto in corrente di vapore, la cristallizzazione frazionata, l'estrazione con fluidi supercritici, l'adsorbimento su carboneattivo e la complessazione con ciclodestrine. Per rispondere alle richieste dei consumatori più sensibili alle esigenze ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] Neel intorno al 1932 diluendo un metallo di transizione magneticamente attivo (per es., ferro) in una matrice nobile (per 3 g/cm3; si ottiene mescolando a polvere di v., di carbone e di solfati e portando a temperatura di sinterizzazione. Si usa in ...
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attivazione
attivazióne s. f. [der. di attivare]. – L’atto, l’operazione, il fatto di attivare, di rendere cioè attivo, di mettere in attività o in azione: a. di una linea ferroviaria, a. dei fuochi, ecc. Con speciali sign. tecnici: 1. In...
carbone
carbóne s. m. [lat. carbo -onis]. – 1. Sostanza costituita in prevalenza da carbonio, formatasi naturalmente o ottenuta artificialmente da materiali di origine animale e vegetale. C. naturali o fossili, quelli originatisi per progressiva...