BELFANTI, Serafino
Domenico Celestino
Nato il 28 marzo 1860 a Castelletto sopra Ticino (Novara), seguì gli studi di medicina presso l'università di Torino, dove si laureò nel 1886. In tale università, [...] , il B., tra il 1898 e il 1920, dette una vasta serie di contributi riguardanti la sieroterapia del carbonchio, dell'ozena, delle infezioni streptococciche, della pneumonite, della tubercolosi, della difterite, del colera, dell'aborto epizootico, del ...
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CARBONE, Tito
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Nacque a Carbonara Scrivia (Alessandria) il 16 luglio 1863 da Domenico, letterato e poeta, autore della satira politica Re Tentenna, e da Camilla Lessona, sorella di Michele. Studiò [...] ma anche di quelle provenienti dai globuli rossi e dagli altri elementi cellulari distrutti dai microrganismi (Sui prodotti tossici delbacillo del carbonchio [con S. Balp], in Giorn. della R. Acc. medica di Torino, s. 3, LIV [1891], pp. 897-900; Sull ...
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MARCONE, Giuseppe
Alberto Carli
Nato a Roccaraso, presso L'Aquila, il 15 ag. 1862 da Amerigo e da Aristea Marchetti, dopo i primi studi si iscrisse alla R. Scuola superiore di medicina veterinaria e [...] 1-7, 21-31, 41-45, 61-65, 81-84; Profilassi della peste suina, in La Settimana veterinaria, I [1914], 2, pp. 1-3; Il carbonchio del maiale, ibid., 6, pp. 1-3; La profilassi di Stato contro l'afta epizootica, ibid., 9, pp. 1-3; Le carni congelate e l ...
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BROTZU, Giuseppe
Giovanni Bo
Nacque a Cagliari il 24 genn. 1895 da Luigi e da Maria Castangia. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di Cagliari nel 1919, divenne già in quell'anno [...] efficace anche in vivo, nell'uomo, in forme chirurgiche stafilo e streptococciche, in casi di brucellosi, carbonchio ematico, broncopolmoniti polimicrobiche dell'infanzia, tifo addominale e paratifo. Il B. denominò il principio attivo "micetina ...
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BUNIVA, Michele Francesco
Valerio Castronovo
Nacque a Pinerolo, il 15 maggio 1761, dall'architetto Giuseppe Gerolamo e da Felicita Testa.
Il B. si laureò in medicina a Torino il 7 marzo 1781 e attese [...] , gli edifici urbani e rurali, il ghetto e gli ospedali...". Anche lo studio dei mezzi per rimediare ai malanni del carbonchio fra i bovini, all'insorgere della febbre gialla, all'estendersi della pellagra richiamarono le vigili cure del B., che dall ...
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MAFFUCCI, Angelo (Angiolo, Angelo Maria)
Stefano Arieti
Nacque a Calitri, nell'Alta Irpinia, il 17 ott. 1847 in una famiglia di agricoltori, da Michele e da Benedetta Nicolais. Il M., deludendo le aspettative [...] però, in caso di morte dell'embrione, trovava un buon terreno di coltura nell'albumina nutritiva (Dell'azione del virus carbonchioso sull'embrione di pollo, in Riv. internazionale di medicina e chirurgia, III [1886], pp. 445-460, in collab. con E ...
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carbonchio
carbónchio s. m. [lat. carbŭncŭlus, dim. di carbo -onis «carbone»]. – 1. Malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali (bovini, ovini, equini, suini), caratterizzata in genere da pustole nerastre di tipo emorragico, dovuta...
carbonchiare
v. intr. [lat. carbunculare] (io carbónchio, ecc.; aus. avere o essere). – Ammalarsi di carbonchio, detto spec. del grano: grano, grano, non c. (verso di una filastrocca che si canta l’ultimo giorno di carnevale).