Malattia endemica degli erbivori (detta anche carbonchio), causata dal Bacillus anthracis; può essere trasmessa anche all’uomo per inoculazione diretta, attraverso ferite superficiali o abrasioni della [...] da pustole di colore nerastro, curabili con gli antibiotici. Quando viene assunto per via inalatoria, l’a. dà luogo al carbonchio polmonare, che se non identificato provoca la morte in un breve lasso di tempo. I primi sintomi sono febbre, tosse ...
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VACCINAZIONE (dal lat. vaccinus; fr. e ingl. vaccination; sp. vacunación; ted. Impfung)
Nino BABONI
Donato OTTOLENGHI
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Con questo termine s'indicano i procedimenti atti a immunizzare attivamente gli [...] la pratica della siero-vaccinazione. Il metodo è usato specie negli allevamenti già infetti (e per gli animali ancora sani) di carbonchioematico e sintomatico, di mal rosso, di peste bovina e suina. La sua buona riuscita è legata alla possibilità di ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] mediante l’immissione sul territorio di maschi sterili. Altre z. di cui si è molto ridotta l’incidenza sono il carbonchioematico, le dermatiti di origine virale e l’erisipeloide (nell’Uomo) o erisipela (nel suino).
Per contro, per ragioni climatiche ...
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Medico (Lesegno 1861 - Siena 1930). Prof. di batteriologia a Sassari, Firenze, Siena, dove fu anche rettore dell'università. Particolarmente significative le sue ricerche sulla sieroterapia del carbonchio [...] ematico (per le quali ebbe anche un riconoscimento internazionale). Partecipò alla campagna antimalarica in Sardegna, alla repressione del colera in Puglia e Sardegna, alla lotta antitubercolare, e contribuì a promuovere l'educazione igienica a ...
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ASCOLI, Alberto
Giuseppe Armocida
Nacque a Trieste il 15 ag. 1877, da Annibale e da Ida Levi. I due fratelli maggiori, Maurizio e Giulio, medici, raggiunsero presto brillanti affermazioni in campo scientifico [...] e pratica e utilissima sia in campo zootecnico sia in quello umano, poiché permise la diagnosi rapida e sicura del carbonchioematico negli animali vivi e anche nei tessuti degli animali morti. La prova, di esecuzione molto semplice, permetteva di ...
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BROTZU, Giuseppe
Giovanni Bo
Nacque a Cagliari il 24 genn. 1895 da Luigi e da Maria Castangia. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di Cagliari nel 1919, divenne già in quell'anno [...] efficace anche in vivo, nell'uomo, in forme chirurgiche stafilo e streptococciche, in casi di brucellosi, carbonchioematico, broncopolmoniti polimicrobiche dell'infanzia, tifo addominale e paratifo. Il B. denominò il principio attivo "micetina". Non ...
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MAGGIORA VERGANO, Arnaldo
Giuseppina Bock Berti
Nacque ad Asti il 26 febbr. 1862 in una nobile famiglia piemontese, da Giuseppe Ernesto e da Alessandra Finazzi. Conseguita la maturità classica, si iscrisse [...] , ibid. 1907-14, in collab. con M. Jatta; Istruzioni per la difesa contro la rabbia, l'afta epizootica, il carbonchioematico, il carbonchio sintomatico, ibid. 1910-12, in collab. con G. Cosco), il manuale Lezioni d'igiene, Torino 1890, e successive ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] da una raccolta di liquido sieroso limpido o torbido o ematico. Le dimensioni sono variabili da alcuni millimetri a vari precisare che in inglese anthrax indica un'altra dermatosi, il carbonchio, malattia rara, un tempo molto grave, mentre l'antrace ...
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