Nome con cui è noto il pittore Giovanni Busi (n. Fuipiano, Bergamo, verso il 1485 - m. circa 1547-48). Nella Madonna con s. Sebastiano al Louvre è ancora affine a Giovanni Bellini, in seguito accoglie [...] tedesca (Salita al Golgota, nella Pinacoteca Ambrosiana; Loth e le figlie, nel Museo del Castello a Milano). Notevoli i ritratti (Gentiluomo in pelliccia, all'Accademia di Venezia; Giovanni Benedetto da Caravaggio, nell'Accademia Carrara di Bergamo). ...
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FRIEDLAENDER, Walter
Storico dell'arte, nato a Glogau, Slesia, il 10 marzo 1873. Laureatosi in filologia a Berlino, seguì (1903-1906) in quell'univ. i corsi di storia dell'arte del Wölfflin. Dal 1907 [...] Arts, 1947; The age of Mannerism: Pontormo to Greco (introd. al catal.), Art. Association of Indianapolis, Indiana, 1954; Caravaggio studies, Princeton 1955; Mannerism and anti-mannerism in Italian painting, Two essays, New York 1947; Introd. al Cat ...
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JACOPO di Giovanni, detto Jacone
Sara Magister
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1495 da Giovanni di Francesco (cfr. Pinelli). Entrò giovane nella bottega di Andrea d'Agnolo (detto Andrea del Sarto), presso [...] qualità esecutiva. Attorno al 1524 J. si recò a Roma per studiare le facciate dei palazzi affrescate da Polidoro Caldara da Caravaggio e Maturino da Firenze; tornò a Firenze nel 1525 e in quello stesso anno si iscrisse alla Compagnia di S. Luca ...
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FORLÌ, Giovan Vincenzo
Concetta Restaino
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore originario di Forlì del Sannio (ora in prov. di Isernia), da cui prese il nome, e attivo a Napoli tra [...] il F. fu chiamato a dipingere per il Pio Monte di misericordia la tela con Il buon Samaritano, nel momento in cui il Caravaggio aveva appena compiuto la pala con Le sette opere di misericordia destinata all'altare maggiore della chiesa.
Il F. appare ...
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Disegnatore italiano (n. Luson 1945). Attivo nel campo della grafica, si è affermato soprattutto come autore di fumetti. Dopo aver pubblicato la sua prima storia, Lo scimmiotto (1976), sul mensile Alterlinus, [...] e Gli occhi di Pandora (2009), entrambi su soggetto e sceneggiatura di V. Cerami; Caravaggio. La Tavolozza e La Spada, il primo volume sulla vita di Caravaggio (2015); Giuseppe Bergman. Integrale 1978-2004 (2017); Red light. Art book (2018); Lockdown ...
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D'ENRICO, Antonio, detto Tanzio da Varallo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), se ne ignora la data [...] . 60-66; E. Bertoldi, Per il collezionismo milanese tra Sei e Settecento: i D'Adda, in Arte lombarda, XIX (1974), pp. 198 s.; E. Borea, Caravaggio e la Spagna: osserv. su una mostra, in Boll. d'arte, LIX (1974), pp. 50 s., 52 n. 27; L. Mallè, Le arti ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] sia alle pretese delle corti, che egli condannò in van Dyck, sia alla vita bohémienne, che condannò con ugual decisione in Caravaggio. Un suo ritratto ci è dato dall'incisione di Th. Patch tratto da quello del Maratta.
Opere: Introduz. a F. Angeloni ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] L. Grottanelli, Caterina de' Medici, ... duchessa di Mantova, in La Rass. naz., 16 dic. 1895, pp. 659 s.; L. Venturi, Studi su... Caravaggio, in L'Arte, XIII (1910), p. 284; R. Putelli, Il duca Vincenzo I... e l'interdetto... a Venezia, in Nuovo Arch ...
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– Nome d’arte dell’urban artist francese Xavier Prou (n. Boulogne-Billancourt 1951), considerato fra i pionieri del movimento street art. Profondamente influenzato dall’energia del graffiti-writing newyorkese [...] militari russi, ballerini di tango), diversi autoritratti e ispirazioni ai grandi capolavori dei maestri della pittura come Caravaggio. Simbolici e rappresentativi della sua ricerca artistica sono i famosi ratti che l’artista propone sin dagli esordi ...
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Pittore (Arpino 1568 - Roma 1640). Tipico rappresentante delle tendenze naturalistiche tardo manieriste, fu incaricato di vaste imprese decorative (decorazione della cupola e della sagrestia della Certosa [...] mitologico nei quali sfiorò un classicismo di ambigua eroticità (Cacciata dal Paradiso, Diana e Atteone, Parigi, Louvre, ecc.). Tra il 1590 e il 1615, la sua opera fu punto di riferimento dialettico per giovani artisti, quali il Caravaggio e G. Reni. ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...