Pittore francese (Parigi 1590 - ivi 1649). Primo pittore di Luigi XIII e suo maestro di disegno, visse per un lungo periodo a Roma, dove nel 1624 divenne principe dell'Accademia di S. Luca, e dove fu influenzato [...] dalle esperienze, che poi rielaborò in modo personale, della cerchia di Caravaggio e da G. Reni. Nel campo della decorazione monumentale V. portò in Francia grandi innovazioni riallacciandosi con grandiosità barocca alla smagliante tradizione che era ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] ha disimparato a credere e a soffrire per la morte di Dio. Per la morte degli dèi. L'infernale che tutti sentono in Caravaggio, e che sentì ai suoi tempi la Chiesa di Roma, quasi venisse da un fuoco della Geenna, è il rifiuto sprezzante di consolare ...
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Pittore (Napoli 1632 - ivi 1705); avviato all'arte dal padre Antonio, dopo aver frequentato lo studio di J. Ribera, appena tredicenne, nel 1645, si recò a Roma dove, dopo essersi esercitato a copiare grandi [...] maestri, attento specialmente allo studio delle opere di Raffaello, Michelangelo, dei Carracci e di Polidoro da Caravaggio, collaborò con Pietro da Cortona. Visitò Bologna, Parma e Venezia (dove conobbe le opere di Tintoretto, P. Veronese e I. ...
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Pittore (Bagnolet, Senna, 1706 - Malta 1791 o 1792); allievo di J.-Fr. de Troy, che seguì a Roma nel 1738, a Malta (dove dipinse nella chiesa di S. Giovanni e in quella della Madonna di Manresa) e in Oriente. [...] Eseguì numerosi ritratti, alcuni dei quali mostrano una forza insolita al suo tempo, derivatagli dal Caravaggio e da M. Preti. Sue opere principalmente a Malta. Un suo autoritratto è agli Uffizi. ...
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GALLI, Giovanni Antonio (detto lo Spadarino)
Rita Randolfi
, Giovanni Antonio Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Lorenzo in Damaso, il 16 genn. 1585 da Salvatore e da sua moglie Brigida (Marsicola, [...] .), a cura di A. Mignosi Tantillo, I, Roma 1990, pp. 47-49; C. Strinati, in G.G. Savoldo tra Foppa Giorgione e Caravaggio (catal., Brescia), Milano 1990, pp. 260 s.; G. Papi, in Artemisia (catal., Firenze), a cura di R. Contini - G. Papi, Verona 1991 ...
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CAROSELLI, Angelo
Anna Ottani Cavina
Nacque a Roma il 10 febbr. 1585. Autodidatta sperimentale e inquieto, ebbe l'opportunità di contatti e incontri anche al di fuori dell'ambiente pittorico romano, [...] 347 (da un inventario del 1666, una Madonna con Bambino e s. Giovanni Battista risulta nella villa diBelrespiro al Gianicolo);E. Borea, Caravaggio e la Spagna. Osservaz. su una mostra a Siviglia, in Boll. d'arte, LIX(1974), 1-2, fig. 3 (attrib. al C ...
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Pittore (Bologna 1576 - Parma 1622). A Bologna si dedicò inizialmente al quadraturismo con G. Curti entrando poi in contatto con i Carracci, dal cui influsso, in partic. di Ludovico, è segnata la sua prima [...] ). Fu poi a Roma (S. Giovanni Evangelista, chiesa dei Cappuccini) e a Malta, dove conobbe l'opera di Caravaggio. Dopo il ritorno in patria, la predilezione per i temi caravaggeschi (Davide, Dresda, Gemäldegalerie) e gli intenti naturalistici vennero ...
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Storico dell'arte (Glogau, Slesia, 1873 - New York 1966). Allievo di H. Wölfflin, insegnò a Friburgo (1921-33) e, dopo l'epurazione nazista, alla New York University (1938-42). Nei suoi studî arricchì [...] agenti sulle arti visive di cui non ignorò le qualità simboliche. Tra le sue pubblicazioni: David to Delacroix (1952); Caravaggio studies (1955); Mannerism and anti-mannerism in Italian painting (1957, saggi già pubblicati nel 1925 e 1930); Nicolas ...
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Pittore (Taverna 1613 - La Valletta 1699). Personalità complessa, ebbe una sostanziale organicità di stile. Il suo eclettismo apparente è dato, infatti, dal desiderio di raggiungere rapidamente larghi [...] del suo stile sta invece nel proporsi, con chiara visione pittorica, il fondamentale problema chiaroscurale, che, sulle orme del Caravaggio, attraverso G. B. Caracciolo (il Battistello), da un lato, e il migliore Guercino e il Lanfranco, dall'altro ...
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Pittore (Cento 1591 - Bologna 1666). Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del barocco, la sua abilità tecnica e l'originalità del tocco ebbero notevole influsso sull'evoluzione [...] nel colorito, sia nella fattura, sia infine nei temi e nei motivi. Inesistente o almeno assai debole fu l'influenza del Caravaggio sul primo stile del Guercino. La trasformazione subita dalla pittura del G. è la prova più patente della crisi della ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...