MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] . M. and Roman architecture 1580-1630, New York 1971); A. Mignosi Tantillo, La cappella Cerasi: vicende di una decorazione, in Caravaggio, Carracci, M.: la cappella Cerasi in S. Maria del Popolo a Roma, Cinisello Balsamo 2001, pp. 64, 71; A. Antinori ...
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PIAZZA, Callisto
Mauro Pavesi
PIAZZA, Callisto (Calisto). – Nacque verosimilmente a Lodi, intorno al 1500, secondogenito del pittore Martino e di Angela da Treviglio. Poche le notizie documentarie sulla [...] F. Moro, in Pittura tra Adda e Serio, a cura di M. Gregori, Milano 1987, pp. 26 s., 110-112; M. Tanzi, Francesco Prata da Caravaggio: aggiunte e verifiche, in Bollettino d’arte, s. 6, LXXII (1987), 44-45, pp. 141-156; F. Moro, in La pittura in Italia ...
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DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] a Campobasso, in Prospettiva, 1982, n. 31, pp. 64 n. 26, 67, n. 49; L. Rocco, in La pittura napoletana dal Caravaggio a Luca Giordano (catal.), Napoli 1982, pp. 221 s.; N. Barbone Pugliese, Contributo alla pittura napol. del Seicento in Puglia, in ...
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DONEDA (Danedi), Giovanni Stefano, detto il Montalto
Marco Bona Castellotti
Figlio di Giovanni Antonio e di una Clara, fratello di Giuseppe, venne battezzato il 5 genn. 1612 nella chiesa di S. Martino [...] alla Madonna col Bambino della Finarte (1983, p. 36, n. 133); l'Apparizione della Madonna di Caravaggio, nel santuario di Caravaggio; mentre l'Estasi di s. Teresa nella chiesa milanese della Passione presenta caratteri troppo vaghi per stabilire un ...
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BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] nella Calcografia nazionale di Roma) ed anche dello Scipione ferito e della Clelia che attraversa il Tevere da Polidoro da Caravaggio.
Spesso le "imitazioni" sono delle copie attentissime come la Giuditta, dove il B. si è limitato ad adagiare nei ...
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BOSCHI, Fabrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze intorno al 1570 da una famiglia in cui la disposizione al dipingere fu molto frequente. Secondo il Baldinucci, che lo conobbe personalmente, [...] il toscano Commodi che già da tempo lavorava a Roma. Il fatto più clamoroso di quegli anni romani, l'attività del Caravaggio, non gli passava inosservato, se non nel suo senso più riposto di totale rifiuto della tradizione figurativa, almeno nel suo ...
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BANCHERO, Angelo Giacinto
Gian Vittorio Castelnovi
Nacque a Sestri Ponente il 30 luglio 1744 da modesta famiglia di lanaioli, ultimo di quattro figli. Rimasto orfano di padre a due anni, il fratello [...] , sulla traccia della mai estinta tradizione carraccesca, che gli consente di nobilitare il verismo cui tende risalendo anche al Caravaggio.
Vissuto solitario e schivo, non ebbe gran nome in vita salvo che presso gli amici genovesi, né - spenta la ...
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AMICI, Domenico
Alfredo Petrucci
Disegnatore ed incisore in rame, nato a Roma nel 1808. Nel basso vedutismo romano succeduto alla grande era vasiana e piranesiana, l'A. fu tra quelli che mostrarono [...] Ist. naz. d'archeologia e storia dell'arte (catalogo), a cura di V. Cianfarani, Roma 1956, n. 188; A. Petrucci, Il Caravaggio e il mondo calcografico romano, Roma 1957, p. 85; U. Thieme-F. Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 404 ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] del V., città grande e ricca, monopolizzatriee del commercio con l'America, già si conosceva il Ribera e qualche opera del Caravaggio e vi era stato il Greco - già toledano - ed ora vi andava il Borgianni. Il Roelas soprattutto stava per esservi ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] puramente teorica, non vi era più alcuna differenza fra l'Amor vincitore (Berlino, Kaiser-Frederich Museum) del Caravaggio e il cosiddetto san Giovannino (Roma, Pinacoteca Capitolina) dello stesso autore. Così era sostanzialmente lo stesso linguaggio ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...