Regista, scenografo, pittore e scrittore inglese (Northwood, Londra, 1942 - Londra 1994). Dopo aver frequentato il King's College di Londra, ha allestito alla fine degli anni Sessanta la prima mostra come [...] sperimentale, spesso influenzato dalla pittura, la trattazione della tematica omosessuale sono stati al centro dei successivi Caravaggio (1986), caratterizzato da un evidente taglio figurativo, The last of England (1987), un episodio del film ...
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VENTURINI, Giovanni Francesco
Alfredo Petrucci
Incisore, nato a Roma nel 1650, morto dopo il 1710. Il suo nome è specialmente legato alle due serie di stampe, da lui disegnate e incise, Le fontane ne' [...] Chiocciole di Filippo Buonanni. Collaborò alla raccolta Insignium Romae templorum prospectus, e ad altre imprese dell'editoria calcografica del tempo. Incise anche da Polidoro da Caravaggio, dal Nasini, dal Domenichino (Caccia di Diana) e da altri. ...
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FOTI, Luciano
Gioacchino Barbera
Sono poche le notizie sulle vicende biografiche e sulle opere di questo pittore nato a Messina nel 1694, seguace di Placido Celi. Sia le fonti antiche sia gli studi [...] 1821). Da Lanzi (1792) viene definito "copista egregio di qualsivoglia mano" e soprattutto imitatore di Polidoro Caldara da Caravaggio, al punto che molte sue opere furono vendute come originali di questo, e ancora come singolare figura di antiquario ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] . s., I (1962), pp. 222-226; A. Pérez Sánchez, Pint. ital. del s. XVII en España, Madrid 1965, pp. 387-391; S. Bottari, Caravaggio, Firenze 1966, pp. 141 ss.; Id., Una ipotesi per A. F., in Arte antica e moderna, 1966, 34-36, pp. 141 ss.; W. Vitzthum ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] 1965, n. 30, pp. 181-187; I. Belli Barsali, Guida di Lucca, Lucca 1970, p. 181; E. Borea, Considerazioni sulla mostra “Caravaggio e i suoi seguaci” a Cleveland, in Bollettino d’arte, s. 5, LVII (1972), p. 161; B. Nicolson, Caravaggism in Europe (1979 ...
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Rembrandt, Harmenszoon van Rijn
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore amante della luce, delle tenebre e del mistero
Rembrandt, pittore e incisore olandese del 17° secolo, è il ritrattista della dinamica [...] dipinti, soprattutto a soggetto religioso, mostra uno stile simile a quello giunto in Olanda attraverso i seguaci di Caravaggio, con effetti di luce violenti ed espressioni concitate dei personaggi. Presto, però, si stacca da questa maniera pittorica ...
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Pittore (Rouen 1791 - Parigi 1824). Di famiglia colta e benestante, nel 1798 si trasferì a Parigi dove frequentò gli atelier di C. Vernet e poi di Ch. Guérin, ma sulla sua formazione influì soprattutto [...] , Louvre), ecc. Nel 1816 compì un viaggio in Italia, dove la conoscenza delle opere di Raffaello, di Michelangelo e di Caravaggio influì notevolmente sulla maturazione del suo stile (Corsa dei barberi, 1816, Rouen, Musée des beaux arts; La corsa dei ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] . Giannantoni, Mostra iconografica gonzaghesca, Mantova 1937, pp. 35 n. 154, 67-69 nn. 302-304, 307; R. Longhi, Ultimi studi su Caravaggio e la sua cerchia, in Proporzioni, I (1943), pp. 37 s. n. 25; F. Zeri, Bernardino Campi: una "Crocefissione", in ...
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– Nome d’arte dello street artist di origine francese Chrystian Guémy (n. Bondy 1973), che si esprime principalmente attraverso la tecnica dello stencil di cui indaga le possibilità espressive arrivando [...] citati fra le fonti di maggiore ispirazione di C215 compaiono i grandi maestri della pittura, in particolar modo Caravaggio che spesso lo street artist omaggia con rifacimenti dei suoi capolavori. Gli stencil di C215 sono visibili in moltissime ...
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Nella terminologia artistica, pittura a tinta unica, a chiaroscuro (a toni chiari e scuri del colore stesso). La definizione antica di monochromăta (Plinio) si riferiva probabilmente alla preparazione [...] degli altari fiamminghi del 15° sec.). Famoso l’uso di m. (o chiaroscuri) sulle facciate esterne di edifici (Polidoro da Caravaggio a Roma, 16° sec.). L’uso del m. nei secoli seguenti compare legato a esigenze di arredamento o, specie nell’arte ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...