NAPPI, Francesco
Stefano L'Occaso
– Nacque a Milano da Giovan Paolo attorno al 1565, se è corretta l’indicazione fornita dal contemporaneo Giovanni Baglione, il quale lo dice morto sessantacinquenne [...] , in S. Silvestro in Capite. Al contempo Nappi rimase estraneo alle istanze classiciste carraccesche e alle novità del Caravaggio. I gruppi di figure a chiaroscuro ocra raffigurate sulle lesene affrescate tra le scene, sulle pareti, con figure ...
Leggi Tutto
MORO, Cristoforo
Giuseppe Gullino
MORO, Cristoforo. – Nacque a Venezia nella seconda metà del 1390, primo dei due figli maschi di Lorenzo di Giacomo procuratore della contrada a S. Giovanni decollato; [...] di sottrarsi a un’altra ambasceria, stavolta a Firenze, che gli venne appoggiata il 27 settembre, in seguito alla rotta di Caravaggio; rimase savio del Consiglio in qualità di aggiunto per altri tre mesi dopo il termine previsto, a causa della guerra ...
Leggi Tutto
COCCHI
Maria Grazia Branchetti
Famiglia di artisti attivi nello Studio del mosaico della Reverenda Fabbrica di S. Pietro in Vaticano dalla fine del sec. XVII ai primi decenni del XIX (per notizie sullo [...] ebbe accanto il fratello Vincenzo.
Il 20 giugno 1806 Filippo si impegnò ad eseguire la quarta parte della Deposizione del Caravaggio, su una copia di Vincenzo Camuccini; per le altre tre parti sottoscrivevano l'apoca il fratello Vincenzo, Domenico ...
Leggi Tutto
NANINO, Giovanni Maria
Saverio Franchi
NANINO (Nanini, Nannini), Giovanni Maria. – Nacque probabilmente nel 1543 o 1544. Ignoti i nomi dei genitori, scarse le notizie su infanzia e giovinezza.
Il cognome [...] ; fu sepolto in quella chiesa, sul pavimento davanti alla cappella di S. Matteo, dove sono le celebri tele del Caravaggio. Erede e prosecutore della sua scuola fu il fratello Giovanni Bernardino, primo nella serie dei suoi discepoli.
Come compositore ...
Leggi Tutto
MARANGONI, Matteo
Luca Barreca
Nacque a Firenze il 12 luglio 1876, da Carlo e da Maria Augusta Cherubina Malvisi. Il padre, originario di Pavia, era docente di fisica nel liceo Dante e nell'istituto [...] d'arte, Rassegna d'arte - nei quali argomentò sul piano critico le scoperte legate alla parallela attività di tutela (M. Merisi detto il Caravaggio, G.A. Burrini, G.M. Crespi, D. Feti, G. Recco, P.P. Bonzi detto il Gobbo dei Carracci, F. Boselli).
Il ...
Leggi Tutto
LANGETTI, Giovan Battista
Luca Bortolotti
, Nacque a Genova, probabilmente nel 1635, nella parrocchia di S. Sabina, da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti. Si sa che quest'ultima morì, essendo già [...] della luce sulle superfici dei corpi (spesso caduchi, sofferenti o martoriati), che traeva massimo partito dall'arte del Caravaggio (Michelangelo Merisi) e di Ribera. Veniva così a essere marcata una relativa soluzione di continuità rispetto alla ...
Leggi Tutto
CRISTOFARI (Cristofani), Pietro Paolo
Maria Grazia Branchetti Buonocore
Nacque a Roma il 28 agosto del 1685 da Fabio, pittore e mosaicista, e Prudenza Cellini. Alla morte del padre il C. aveva solamente [...] un'interruzione il ciclo sarà ripreso e completato nel primo ventennio dell'Ottocento (gli ultimi quadri eseguiti furono la Deposizione del Caravaggio e l'Incredulità di s. Tommaso dei Camuccini).Un buon numero di tali quadri si devono al C. e alla ...
Leggi Tutto
RIGHINI, Pietro
Fabio Stocchi
RIGHINI, Pietro. – Nacque a Parma il 2 agosto 1683 da Girolamo e da Domenica Peccanti. Si avviò all’arte sotto la guida del padre e di Ferdinando Galli Bibiena – pittore [...] chiesa di S. Vitale, dove il 17 settembre 1724 furono inaugurate le quadrature, perdute, nella cappella della Beata Vergine di Caravaggio (BSPr, ms. 106: E. Scarabelli Zunti, Documenti e memorie, cit., c. 179r) e nel 1726 ebbe luogo la sistemazione ...
Leggi Tutto
CARDUCCI (in Spagna Carducho), Vincenzo
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze e passò in Spagna da ragazzo, nel 1585, insieme con il fratello maggiore Bartolomeo che aveva seguito Federico Zuccari [...] a Madrid una Accademia sul tipo di quelle fiorentina e romana), la condanna in toni apocalittici dei seguaci del Caravaggio, imitatori della pura realtà "senza dottrina", dei loro temi popolari, di strada o addirittura di osteria, dei "bodegones ...
Leggi Tutto
PAMPHILI, Camillo
Benedetta Borello
PAMPHILI, Camillo. – Figlio secondogenito di Pamphilio e di Olimpia Maidalchini, nacque il 21 febbraio 1622 a Napoli, dove lo zio Giovanni Battista (futuro papa Innocenzo [...] la vendita e la dispersione. Della collezione di Pamphili facevano parte sin dalla metà del Seicento preziosi dipinti di Caravaggio, Claude Lorraine e Gaspard Dughet. Il figlio Benedetto avrebbe continuato l’attività intrapresa dal padre, arricchendo ...
Leggi Tutto
caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...