Complesso museale fiorentino, sito nell'omonimo palazzo, che fu residenza dei granduchi di Toscana. P.P. comprende: la Galleria Palatina, che espone le opere delle collezioni d'arte dei Medici con capolavori [...] di Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Pietro da Cortona ecc. disposti secondo la moda delle quadrerie antiche; il Museo degli Argenti, che conserva, tra l'altro, il cd. Tesoro dei Medici; il Museo delle Porcellane; la Galleria d'arte moderna; la ...
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ENGEL, Adolfo
Vladimiro Satta
Nacque il 25 apr. 1851 a Vicosoprano, nel Canton Ticino, in una famiglia facoltosa da Giangiacomo e da Carolina Stampa.
Dopo aver iniziato qui gli studi, li prosegui in [...] una coscienza politica di orientamento radicale e, nel 1878, si fece iniziare alla massoneria e si candidò alle elezioni comunali di Caravaggio. Forte di una notevole personalità e di un'eccellente posizione come proprietario terriero nella stessa ...
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Masaccio
Manuela Gianandrea
Il fondatore dell’Umanesimo in pittura
L’importanza di Masaccio e le innovazioni che porta nell’arte sono paragonabili solo a quelle di pochissimi pittori nella storia dell’arte, [...] come Giotto, Caravaggio e Picasso, per il cambiamento segnato rispetto alla pittura precedente. Insieme a Filippo Brunelleschi nell’architettura e a Donatello nella scultura egli può considerarsi il fondatore dell’Umanesimo artistico
La misteriosa ...
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GRAMMATICA, Antiveduto
Roberto Cannatà
Nacque nei pressi di Roma dai senesi Imperiale e Artemisia Camoja (Baglione; Forcella). Non si conosce l'esatta data di nascita collocabile sul finire del 1570 [...] s.; A.E. Pérez Sánchez, Pintura italiana del siglo XVII en España, Madrid 1965, p. 212; A. Moir, The Italian followers of Caravaggio, I, Cambridge, MA, 1967, pp. 26, 91, 123 s.; A. Marino, Un caravaggesco tra Controriforma e barocco: A. G., in L'Arte ...
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Pittore (Bologna 1576 - Parma 1622). A Bologna si dedicò inizialmente al quadraturismo con G. Curti entrando poi in contatto con i Carracci, dal cui influsso, in partic. di Ludovico, è segnata la sua prima [...] ). Fu poi a Roma (S. Giovanni Evangelista, chiesa dei Cappuccini) e a Malta, dove conobbe l'opera di Caravaggio. Dopo il ritorno in patria, la predilezione per i temi caravaggeschi (Davide, Dresda, Gemäldegalerie) e gli intenti naturalistici vennero ...
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Pittore (Anversa 1575 - ivi 1632), decano (dal 1606) della gilda dei pittori di Anversa. Autore di composizioni religiose, mitologiche e allegoriche, trasse copiosi suggerimenti dalla pittura italiana; [...] fu in Italia verso il 1606, dove conobbe le opere di Caravaggio; in seguito subì l'influsso di Rubens. Tra le sue opere ricordiamo l'Allegoria del destino umano (1600; Bruxelles, Musée royaux des beaux-arts) e Scaldis et Antwerpia (1609; Anversa, ...
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BUSO (Busso, Busi, Bussi), Aurelio
Maria Civita Cardi
Nato a Crema, visse nella prima metà del sec. XVI. Per la maggior parte le sue opere sono andate perdute. Le fonti lo dicono allievo di Polidoro [...] Caldara da Caravaggio e di Maturino, con i quali lavorò durante il suo soggiorno a Roma (il B. è tra gli accademici di S. Luca citati dal Missirini). Secondo il Soprani, affrescò a Genova il palazzo Cattanei e quello Grimaldi. Mentre i primi ...
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VENTURI, Lionello (App. II, 11, p. 1103)
Giulio Carlo Argan
Teorico e storico dell'arte, morto a Roma il 15 agosto 1961.
Tra le sue opere, dopo il 1950: La peinture italienne (3 voll., Ginevra 1950-52); [...] Il Caravaggio (Novara 1952), Piero della Francesca (Ginevra 1954), Soldati (Milano 1954), Marc Chagall (Ginevra 1956), Saggi di critica (Milano 1956), Pittori italiani d'oggi (Roma 1958). La pittura italiana dalle origini al XIII secolo, in coll. con ...
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SECCHI (Secco), Niccolo
Fabrizio Biferali
SECCHI (Secco), Niccolò. – Nacque verso il 1510, forse a Montichiari nel Bresciano, da Barnabò e da Maddalena Tangatini.
La sua famiglia, di antiche origini [...] nobiliari, si era lì trasferita nel Quattrocento da Caravaggio ed era legata all’epoca ai principali esponenti dello schieramento imperiale di Milano. I Secchi (o Secco) erano annoverati tra le file dell’aristocrazia lombarda in virtù dei ...
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GUISONI, Ferrante
Raffaele Tamalio
Figlio del pittore Fermo Ghisoni e di Costanza Costa, figlia naturale del pittore Lorenzo Costa, nacque intorno agli anni Trenta del XVI secolo, probabilmente a Mantova, [...] dove suo padre si era trasferito da Caravaggio per entrare nella cerchia degli allievi del Costa e in un secondo tempo in quella di Giulio Romano, entrambi operanti alla corte del duca di Mantova Federico II Gonzaga. Sebbene i documenti ufficiali ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...