Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] a modello di una nuova misura classica, alternativa al vuoto decorativismo degli ultimi manieristi come al radicale naturalismo di Caravaggio e dei suoi. Alla base, un originale recupero della norma sublime di Raffaello e la scoperta della statuaria ...
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Pittore (sec. 16º), d'origine napoletana ma operoso a Messina; di lui si hanno notizie fino al 1581. La sua pittura è intimamente legata a quella di Polidoro da Caravaggio, di cui forse fu scolaro, e a [...] quella di Marco Pino. Dipinti del G. a Rometta, Siracusa, Messina, Milazzo e altrove ...
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Pittore (Deventer 1588 circa - Utrecht 1629), allievo di A. Bloemaert a Utrecht. Fu in Italia dal 1604 al 1614; visse soprattutto a Roma, dove fu in contatto con Caravaggio, O. Gentileschi, C. Saraceni. [...] caravaggesca nelle luci, nelle tipologie e nel taglio della composizione. T. diede un'originale interpretazione del caravaggismo, nella forte accentuazione emotiva dei dipinti sacri (Vocazione di s. Matteo, 1621, Utrecht, Centraal Museum; S ...
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SERODINE, Giovanni
Vittorio Moschini
Pittore, nato verso il 1594 in Ascona presso Locarno, morto a Roma verso il 1630. Recatosi a Roma giovanissimo ivi operò nella cerchia del Caravaggio, eseguendo [...] alcune pale d'altare delle quali si conservano soltanto quelle raffiguranti S. Lorenzo che spartisce ai poveri i tesori della chiesa e la cattura di S. Lorenzo, eseguite ambedue per la basilica di S. Lorenzo ...
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GRANNIELLO, Giuseppe Maria
Giuseppe Croce
Nacque a Napoli il 4 febbr. 1834 da Luigi e da Emanuela Madamigella. Dopo i primi studi nel collegio di S. Maria di Caravaggio, dove fu ammesso nell'agosto [...] 1850 nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo (barnabiti), cominciò il noviziato nel collegio di S. Agostino a Resina, vestendo l'abito religioso il 27 ottobre. Emessi i voti semplici il 28 ...
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Incisore (Firenze 1615 - Roma 1669); allievo di F. Furini e seguace di S. della Bella, lavorò specialmente a Roma. Fra le sue fini incisioni ricordiamo quelle del fregio di Polidoro da Caravaggio per palazzo [...] Cesi, 1658; tavole per l'opera Le gemme antiche figurate di L. Agostini, 1657, ecc. Come pittore è noto soltanto per una Maddalena ...
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Pittore (Morazzone 1573 - Piacenza 1626), figura tra le più rappresentative del Seicento lombardo. Soggiornò a Roma in gioventù (suoi affreschi in S. Silvestro in Capite), e vi conobbe le opere del Caravaggio [...] e dei manieristi attivi a Roma. Poté così riprendere, entro i termini del manierismo settentrionale, la ricerca di un colore ricco e profondo, di una drammaticità acuta, di una libera alternanza di luce ...
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Nobile bresciano (m. 1461), condottiero al servizio dapprima della regina Giovanna di Napoli, poi di Filippo Visconti, per il quale si batté a Maclodio; infine, della repubblica di Venezia, per la quale [...] combatté a Caravaggio. ...
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Pittore (Roma 1575 circa - ivi 1625), allievo di G. Baglione. Secondo Baglione fu pittore di nature morte, attività di cui resta testimonianza in un gruppo di dipinti a lui attribuiti, di carattere caravaggesco. [...] Anche nei rari quadri di figura si mostra vicino a Baglione e a Caravaggio per l'uso della luce e il gusto per il particolare realistico (S. Nicola da Tolentino, Roma, S. Agostino; Estasi di s. Francesco, Roma, Accademia di s. Luca). ...
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DE VINCENTIIS, Carlo
Renato Di Ferdinando
Nacque a Napoli da Giuseppe e da Annunziata Carolina Castiglione il 19 ag. 1849. Educato, per i primi anni scolastici, presso i padri barnabiti di Caravaggio, [...] seguì i corsi universitari nell'ateneo della sua città, conseguendo a soli 22 anni la laurea in medicina e chirurgia. Assunto subito dopo da O. von Schroen all'istituto di anatomia patologica, in qualità ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...