CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] L. Grottanelli, Caterina de' Medici, ... duchessa di Mantova, in La Rass. naz., 16 dic. 1895, pp. 659 s.; L. Venturi, Studi su... Caravaggio, in L'Arte, XIII (1910), p. 284; R. Putelli, Il duca Vincenzo I... e l'interdetto... a Venezia, in Nuovo Arch ...
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CONTARINI, Bartolomeo
Angelo Baiocchi
Nacque, quasi certamente a Venezia, nel 1475, figlio primogenito di Paolo di Leonardo il quale a un certo punto della sua vita era noto come "il vecchio", e della [...] presto, con l'ingresso in Maggior Consiglio prima del venticinquesimo anno di età; nel 1500 venne eletto provveditore a Caravaggio ed è già ricordato in quellaoccasione come fu "viceconsolo in Alessandria"; nel 1498 si era sposato con una figlia ...
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– Nome d’arte dell’urban artist francese Xavier Prou (n. Boulogne-Billancourt 1951), considerato fra i pionieri del movimento street art. Profondamente influenzato dall’energia del graffiti-writing newyorkese [...] militari russi, ballerini di tango), diversi autoritratti e ispirazioni ai grandi capolavori dei maestri della pittura come Caravaggio. Simbolici e rappresentativi della sua ricerca artistica sono i famosi ratti che l’artista propone sin dagli esordi ...
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NOVELLI, Pietro, detto il Monrealese
Enzo MAGANUCO
Pittore, nato a Monreale il 2 marzo 1603, morto a Palermo nel 1647. È il pittore più forte che dopo Antonello da Messina vanti la Sicilia. Educato [...] i pani, del monastero di Monreale, svolge, con possanza rappresentativa del tutto personale, l'influenza del Ribera che più di Caravaggio, del Domenichino e degli altri parla alla sua fantasia creatrice.
Bibl.: A. Gallo, Elogio storico di P. N ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I dipinti di La Tour sono fra le cose assolute del Seicento: in area francese egli è [...] caso, l’interpretazione del soggetto non è univoca.
È il tema della “buona ventura”, rilanciato da due celebri tele del Caravaggio: una zingara legge la mano al giovane borghese, mentre altre complici lo derubano.
Ma c’è forse anche un’allusione ...
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Pittore (Arpino 1568 - Roma 1640). Tipico rappresentante delle tendenze naturalistiche tardo manieriste, fu incaricato di vaste imprese decorative (decorazione della cupola e della sagrestia della Certosa [...] mitologico nei quali sfiorò un classicismo di ambigua eroticità (Cacciata dal Paradiso, Diana e Atteone, Parigi, Louvre, ecc.). Tra il 1590 e il 1615, la sua opera fu punto di riferimento dialettico per giovani artisti, quali il Caravaggio e G. Reni. ...
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RUOPPOLO, Giovan Battista
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Napoli nel 1620, ivi morto nel 1685. Insieme con G. Recco apprese la pittura presso Paolo Porpora, che sembra avere dipinto per primo, a Napoli, [...] di carattere decorativo o calligrafico di gusto fiammingo, ma invece un chiaro e schietto senso della realtà, derivante dal Caravaggio, che si associa a una splendente vivacità coloristica. Il R. si abbandona con una foga del tutto meridionale all ...
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PAGANI, Gregorio (Goro). – Figlio del pittore Francesco di Gregorio e di Elena Crocini, nacque a Firenze il 14 luglio 1559 (Firenze, Archivio dell’Opera del duomo, Registro dei battezzati maschi, 1558-59, [...] (II, pp. 465-467). Nato intorno al 1531, probabilmente a Firenze e formatosi tra Firenze e Roma sulle opere di Polidoro da Caravaggio e Maturino, dopo un soggiorno romano tornò a Firenze nel 1552. Nel 1553 realizzò l’opera, oggi perduta, per cui è ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni Angelo
Giuseppe Alberigo
Nato a Milano il 27 sett. 1485 da Luigi, giurista, e da Beatrice Federici Todeschini, fu l'ultimo dei quattro Arcimboldi che ressero l'archidiocesi di Milano [...] sua autobiografia. Tra essi si possono elencare le prepositure di Olate, di Vico, di Arcisate, di S. Pietro in Caravaggio, degli umiliati di Viboldone e l'abbazia degli Angeli di Faenza. La prepositura di Arcisate gli venne attribuita perché esisteva ...
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FAUSTINI, Giacomo
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Aloisio, nacque a Chiari (Brescia) il 5 genn. 1630. Proveniente da una famiglia di intagliatori, apprese i primi rudimenti dell'arte dal padre, poi [...] maggiore, otto candelieri, quattro vasi da palme e tre secrete" (Chiari, Arch. d. Fabbrica S. Maria, Memorie d. Beata Vergine di Caravaggio, p. 250v). L'esecuzione durò a lungo e fu pagata a rilento, tanto che al 1703 risale un documento di acconto ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...