MARTINELLI, Giovanni
Chiara D'Afflitto
Ritenuto fiorentino dalle fonti, nacque invece a Montevarchi nell’Aretino da Lorenzo di Giovanni. Il Registro dei battezzati di Montevarchi riporta due documenti [...] 46; Id., 70 pitture e sculture del ’600 e ’700 fiorentino (catal.), Firenze 1965, pp. 17, 51; E. Borea, Considerazioni sulla mostra «Caravaggio e i suoi seguaci» a Cleveland, in Bollettino d’arte, s. 5, LVII (1972), pp. 160 s.; C. Del Bravo, Lettera ...
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Rembrandt, Harmenszoon van Rijn
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore amante della luce, delle tenebre e del mistero
Rembrandt, pittore e incisore olandese del 17° secolo, è il ritrattista della dinamica [...] dipinti, soprattutto a soggetto religioso, mostra uno stile simile a quello giunto in Olanda attraverso i seguaci di Caravaggio, con effetti di luce violenti ed espressioni concitate dei personaggi. Presto, però, si stacca da questa maniera pittorica ...
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Pittore (Rouen 1791 - Parigi 1824). Di famiglia colta e benestante, nel 1798 si trasferì a Parigi dove frequentò gli atelier di C. Vernet e poi di Ch. Guérin, ma sulla sua formazione influì soprattutto [...] , Louvre), ecc. Nel 1816 compì un viaggio in Italia, dove la conoscenza delle opere di Raffaello, di Michelangelo e di Caravaggio influì notevolmente sulla maturazione del suo stile (Corsa dei barberi, 1816, Rouen, Musée des beaux arts; La corsa dei ...
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. Il termine mnemonico artificiale di baroco, adoperato dagli Scolastici per designare il quarto modo della seconda figura del sillogismo, assunse, per reazione alla pedanteria scolastica, un significato [...] , fin sulle soglie del neo-classicismo. Per la pittura indubbiamente il Velázquez fu nei suoi primi tempi influenzato dal Caravaggio; e Charles Lebrun fu seguace di Pietro da Cortona come Nicola Poussin era stato attratto nell'orbita del Domenichino ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] . Giannantoni, Mostra iconografica gonzaghesca, Mantova 1937, pp. 35 n. 154, 67-69 nn. 302-304, 307; R. Longhi, Ultimi studi su Caravaggio e la sua cerchia, in Proporzioni, I (1943), pp. 37 s. n. 25; F. Zeri, Bernardino Campi: una "Crocefissione", in ...
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PARRAVICINI, Ottavio
Stefano Tabacchi
PARRAVICINI (Paravicini, Paravicino), Ottavio. – Nacque a Roma l’11 luglio 1552, figlio di Giovanni Michele e di Lomellina Laudata, di Gaeta. Apparteneva a una [...] , V (1955), pp. 369-375; G. Cozzi, Intorno al cardinale Ottavio Paravicino, a monsignor Paolo Gualdo e a Michelangelo da Caravaggio, in Rivista storica italiana, LXXIII (1961), pp. 36-68; C.E. Spantigati, La cattedrale di Alessandria, Torino 1988, pp ...
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– Nome d’arte dello street artist di origine francese Chrystian Guémy (n. Bondy 1973), che si esprime principalmente attraverso la tecnica dello stencil di cui indaga le possibilità espressive arrivando [...] citati fra le fonti di maggiore ispirazione di C215 compaiono i grandi maestri della pittura, in particolar modo Caravaggio che spesso lo street artist omaggia con rifacimenti dei suoi capolavori. Gli stencil di C215 sono visibili in moltissime ...
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Nella terminologia artistica, pittura a tinta unica, a chiaroscuro (a toni chiari e scuri del colore stesso). La definizione antica di monochromăta (Plinio) si riferiva probabilmente alla preparazione [...] degli altari fiamminghi del 15° sec.). Famoso l’uso di m. (o chiaroscuri) sulle facciate esterne di edifici (Polidoro da Caravaggio a Roma, 16° sec.). L’uso del m. nei secoli seguenti compare legato a esigenze di arredamento o, specie nell’arte ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Busi (n. Fuipiano, Bergamo, verso il 1485 - m. circa 1547-48). Nella Madonna con s. Sebastiano al Louvre è ancora affine a Giovanni Bellini, in seguito accoglie [...] tedesca (Salita al Golgota, nella Pinacoteca Ambrosiana; Loth e le figlie, nel Museo del Castello a Milano). Notevoli i ritratti (Gentiluomo in pelliccia, all'Accademia di Venezia; Giovanni Benedetto da Caravaggio, nell'Accademia Carrara di Bergamo). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il 6 maggio 1527 le truppe imperiali di Carlo V saccheggiano Roma, costringendo papa [...] da Giorgio Vasari per la resa della veste attraverso "cinque o sei sorte di neri", è oggi in pessime condizioni.
Polidoro da Caravaggio
Il culto per l’antichità, che era cresciuto a Roma negli anni di Giulio II e Leone X, attrae anche gli artisti ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...