LAER, Pieter van, detto il Bamboccio
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Haarlem (Olanda) nel 1592, morto probabilmente nel 1645. Nel 1623 partì per l'Italia, e si trattenne a Roma dal 1625 al 1638. Fu [...] del genere di quadri che da lui presero il nome di "bambocciate". Subì l'influsso di maestri italiani come il Fetti e il Caravaggio. All'arte vigorosa di quest'ultimo s'ispirò nella sua preferenza per i contrasti tra luce e ombra. Fra i suoi amici a ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] tra Cinque e Seicento, "teatro" della politica europea, a cura di G. Signorotto - M.A. Visceglia, Roma 1998, p. 469; J. Varriano, Caravaggio's lost portrait of cardinal B. G.: a possible print source, in Paragone, XLIX (1998), 21, pp. 15-18; S. Rolfi ...
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CATALANO, Antonio, detto l'Antico o il Vecchio
Michele Cordaro
Nacque a Messina intorno al 1560, come attesta il Susinno, il suo più antico biografo. Di umile origine, fece dapprima il calzolaio come [...] guardò anche con attenzione alla personalità più importante che avesse in quei tempi operato a Messina e cioè a Polidoro da Caravaggio. Conferma questo interesse la copia che egli fece della Natività di Polidoro, un tempo nella chiesa di S. Maria d ...
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CAROELLI (Caroello), Placido Luigi
Tiziano Ascari
Nacque a Novara il 17 ag. 1644 da Alessandro, ricco mercante di riso, e da Veronica Baliotti, figlia del giureconsulto Filippo Maria. Studiò a Milano: [...] di retorica e di filosofia il gesuita G. B. Barella e nelle scuole palatine gli fu maestro di matematica Pietro Paolo Caravaggio. Andò poi a studiare leggi all'università di Pavia, dove conseguì la laurea nel 1668. A scopo d'istruzione visitò le ...
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VACCARO, Andrea
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Napoli nel 1598, ivi morto nel 1670. Segui la corrente di cultura pittorica bolognese che s'era formata in Napoli per opera di Pacecco de Rosa e di [...] carriera, egli tentò di introdurre nella sua pittura i partiti luministici che Battistello Caracciolo aveva dedotti dal Caravaggio; ma furono tentativi manieristici, realizzati senza un approfondito sentimento delle funzioni della luce in un ambiente ...
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LESUEUR, Eustache
Jean Jacques Gruber
Pittore, nato a Parigi il 18 novembre 1616 (o 1617), ivi morto il 30 aprile 1655. Già quindicenne lavorava nella bottega del Vouet, la cui influenza si palesa però [...] tratti dal Sogno di Polifilo (il migliore, nel museo di Rouen) attraverso il Vouet si sente l'arte dei Carracci e del Caravaggio. Il L. sembra ispirato da Raffaello, su stampe e su disegni, poiché mai non venne in Italia. La cronologia delle sue ...
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Condottiero italiano (Solza, Bergamo, 1400 - Malpaga 1475); militò sotto Braccio da Montone e Muzio Attendolo Sforza, e con quest'ultimo si guadagnò fama nello scontro dell'Aquila (1424); quindi, al soldo [...] servizio della Repubblica, a fianco di Francesco Sforza. È il periodo dei suoi maggiori successi: dalla battaglia di Caravaggio alla campagna nel Bresciano, nel Bergamasco, nel Parmense, alle battaglie di Romagnano Sesia e Borgomanero. Ma non ottenne ...
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CALVELLO, Giambattista
Piero Treves
Nacque a Palermo il 1º genn. 1810 da Luigi Antonio, magistrato d'origine calabrese il quale aveva fedelmente seguito il Borbone in Sicilia, e da Francesca Garofalo. [...] la carica di giudice della Gran Corte criminale, il C. fu messo dalla madre alla scuola dei barnabiti nel collegio di Caravaggio, donde tornò a Napoli per iscriversi all'università. Qui contrasse le prime e più durevoli amicizie, massime con L ...
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CERASI (Cerasa, Cerasio), Tiberio
Franca Petrucci
Nacque a Roma nel 1544 da Stefano e da Bartolomea Manardi, fiorentina. Il padre, originario di Napoli, era stato assunto a Roma negli anni Venti come [...] per cui si ricorda il nome del C. è il fatto che egli fu un committente di Annibale Carracci e di Michelangelo da Caravaggio. Il desiderio di sublimare la sua ascesa sociale lo spinse infatti ad acquistare, l'8 luglio 1600, una cappella in S. Maria ...
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Drammaturgo irlandese (n. Buncrana, Donegal, 1953). Rivelatosi con The factory girls (1982), prodotto dall'Abbey Theatre, si è imposto come il più prolifico e originale fra i commediografi irlandesi, affrontando [...] towards the Somme, 1985) all'indagine sulla creatività e sullo sfruttamento (Innocence, 1986, basato sul personaggio di Caravaggio), dall'antinaturalismo di Mary and Lizzie (1989), viaggio onirico nel 19° secolo, al naturalismo di Someone who ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...