LABOUREUR, Francesco Massimiliano
Vincenzo Golzio
Scultore, nato in Roma il 10 novembre 1767, ivi morto nel 1831. Insegnò nell'Accademia di San Luca, di cui fu più tardi presidente. Noto rappresentante [...] della scultura neoclassica, lasciò in Roma molte opere, fra cui i busti del Caravaggio, del Garofalo, del Ghirlandaio, di Giovanni da Udine, di Sebastiano del Piombo e dell'Orcagna, nella Protomoteca Capitolina; la tomba del cardinale Goessner, in ...
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VACCARO, Andrea
Gianluca Forgione
Nacque da Pietro e da Giovanna Di Clauso, e fu battezzato nella parrocchia napoletana di S. Giuseppe Maggiore l’8 maggio 1604 (Tuck-Scala, 2012, p. 163).
Nel luglio [...] Catalunya, in Butlletí del Museu Nacional d’Art de Catalunya, 2009, n. 10, pp. 88-109; F. Petrelli, in Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli (catal.), a cura di N. Spinosa, I, Napoli 2009, pp. 223-225, nn. 1.113-1.115; V. Pacelli, ibid., pp ...
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CARACCIOLO (Caracciuolo, Caraccioli), Giovanni Battista, detto il Battistello
Michael W. Stoughton
Già Faraglia dimostrò (1883) e gli scarsi documenti lo confermano, che la biografia del C. scritta [...] la prima metà del secolo.
Da quello che sappiamo oggi, la carriera artistica del C. ebbe inizio dopo l'arrivo del Caravaggio a Napoli nel 1606. Probabilmente il C. fu educato alla scuola di tradizione tardomanierista di F. Imparato e F. Santafede ma ...
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TERBRUGGHEN, Hendrik
G. I. Hoogewerff
Pittore olandese, nato a Deventer nel 1588, morto a Utrecht il 1° novembre 1629. A Utrecht fu tra gli scolari di A. Bloemaert; nel 1604 si recò a Roma e vi rimase [...] una diecina di anni. Dal 1616 si ritrova a Utrecht. Subì fortemente l'influsso del Caravaggio; ma la sua tecnica sciolta e vibrata con un colorito luminoso, alle volte limpido e sonoro, fa di lui un maestro originale e fra i più potenti del primo ...
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ZEGERS (o Segers, Seghers), Gerard
Arthur Laes
Pittore. Nacque ad Anversa il 17 marzo 1591, vi morì il 18 marzo 1651; trattò soggetti religiosi e scene di genere. Lo si ritiene allievo di A. Janssens. [...] . Passò poi a Madrid, vi lavorò per Filippo III. Fedele alla maniera ereditata del Caravaggio, più tardi non rimase insensibile all'influenza del Rubens e del Van Dyck. Sue opere nelle chiese di S. Giacomo ad Anversa, San Michele a Gand, Notre ...
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MILESI, Marzio
Massimo Ceresa
MILESI (Milesi Sarazani), Marzio. – Nacque a Roma, da Antonio e da Clarice Sarazani, intorno al 1570 (la data si deduce dall’epitafio, dettato dallo stesso M. nel 1633, [...] in Ricerche di storia dell’arte, 1980, n. 10, pp. 65-89; L. Spezzaferro, Il testamento di M. M.: tracce per un perduto Caravaggio. In un documento d’archivio e in una chiesa romana la memoria di un «San Sebastiano e san Rocco» lasciato in eredità ai ...
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RADULOVICH, Niccolo
Giampiero Brunelli
RADULOVICH, Niccolò. – Nacque a Polignano dal marchese Francesco e da Anna Vaaz il 28 dicembre 1627. Suo padre era il secondo titolare del feudo pugliese acquistato [...] nel 1604 da Niccolò Radulovich, mercante originario di Ragusa (Dubrovnik) e committente di Caravaggio. Sua madre apparteneva a una famiglia ebraica convertita di origini portoghesi, insediatasi nel Regno di Napoli nell’ultimo quarto del XVI secolo.
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel campo delle arti figurative, il Seicento è in Europa il Grand Siècle, nonostante [...] piede legato in qualche modo per aria, il palmo della mano saldamente poggiato su un piano.
La Conversione di Saulo di Caravaggio (1601) per la Cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo raffigura una storia ridotta all’osso e privata del trascendente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la natura morta, affermatasi già all’inizio del secolo come genere artistico [...] un rapido e originale sviluppo in gran parte d’Europa. Vi si dedicano artisti specializzati, ma anche grandi maestri quali Caravaggio, Rembrandt, Zurbarán. Per la quantità e la qualità delle opere prodotte da ciascuna scuola regionale o nazionale, il ...
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GIORDANO, Stefano
Francesca Campagna Cicala
Nacque a Messina in data imprecisata. La sua produzione artistica, che si colloca intorno alla metà del secolo XVI, documentata da alcune opere firmate e [...] Agrò, Messina 1927, pp. 83-86; Id., La cultura figurativa in Sicilia, Messina-Firenze 1954, pp. 245 s.; A. Marabottini, Polidoro da Caravaggio, Roma 1969, pp. 178 s., 272-274; F. Abbate, La pittura napoletana del '500, in Storia di Napoli, V, 2, Cava ...
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caravaggesco
caravaggésco agg. e s. m. (pl. m. -chi). – Del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610), con riferimento al suo stile, al suo modo di dipingere: maniera c.; stile c.; scuola caravaggesca. Come s. m., seguace...
deposizione
depoṡizióne s. f. [dal lat. depositio -onis, der. di deponĕre «deporre», part. pass. deposĭtus]. – L’atto di deporre, ma solo in alcuni dei sign. del verbo: 1. Il depositare o depositarsi, al fondo del recipiente, delle parti solide...