Nuova Zelanda
Mario Sesti
Cinematografia
Colonia della corona britannica dal 1841, divenuta Stato indipendente dopo la Prima guerra mondiale, la N. Z. ospitò la prima proiezione pubblica di uno spettacolo [...] sulle origini del cinema neozelandese, Forgotten silver (1996).Anche se nella Hollywood degli anni Venti e Trenta lavorava una caratterista neozelandese come Nola Luxford e, in quella degli inizi del 21º sec., un interprete popolare come Sam Neill ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] Blind husbands, Mariti ciechi) Stroheim si trovò bandito dagli studios, che lo riaccettarono solo occasionalmente come attore caratterista.
Stroheim, inoltre, aprì una galleria alquanto importante nella storia del cinema di Hollywood, quella degli ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] alto-borghese, indagato con sicurezza e incisività, era stato l'esordio (Gli sbandati, 1955) di Francesco Maselli, robusto studio di caratteri, come anche I delfini (1960) e Gli indifferenti (1964), dove il romanzo di A. Moravia fu adattato con molta ...
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caratterista
s. m. e f. [der. di carattere] (pl. m. -i). – Ruolo del teatro drammatico (detto anche, nell’800, primo carattere) e del cinema: attore al quale in una parte importante, ma raram. di protagonista, è affidata l’interpretazione...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...