PAVONI, Giuseppe
Luca Rivali
PAVONI, Giuseppe. – Nacque a Soprazocco di Gavardo, piccolo centro in provincia di Brescia, intorno al 1551. È noto il nome del padre, Defendente, mentre rimane ignoto quello [...] media di circa dodici edizioni l’anno, compresi i fogli volanti. Ciononostante Pavoni impiegò almeno ventitré polizze di caratteritipografici (quasi tutti romani tondi e corsivi), comprese due serie di tipi greci e una di ebraici, applicandosi anche ...
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CLEMENTE da Padova (Clemens Patavinus, Chimetto da Padova)
Valentino Romani
Non si conosce la data di nascita, probabilmente avvenuta nella prima metà del sec. XV, di questo sacerdote di origine padovana [...] e il 1472 dicono maestro pubblico, copista, miniatore, ma soprattutto "Italorum primus" ad aver esercitato l'arte di comporre libri con caratteritipografici.
Il primo documento (ed. in Lucchesini, X, p. 424) in cui compaia il nome di C. è un decreto ...
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BARTOLOMEO da Valdezocco
Alfredo Cioni
Introduttore della stampa in Padova, assieme al prutenico Martino "de septem arboribus" (nato probabilmente nella Slesia a Siebeneichen, possessione prussiana). [...] Come e dove abbia - conosciuto il prussiano Martino si ignora: sembra che questi giungesse a Padova da Milano, perché i caratteritipografici usati dalla ditta rivelano origine milanese più che veneziana, e sembra certo che siano stati fusi da uno di ...
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BONARDI, Pellegrino
Alfredo Cioni
Stampatore, dal 1553 circa operoso in Bologna.
Come per gli altri membri della famiglia, anche per il B. la mancanza di documenti di archivio costringe a ricostruirne [...] modesta cosa), oppure se il Giaccarello gli avesse permesso l'uso della sua tipografia, senza intervenire nelle edizioni. L'esame dei caratteritipografici usati tende ad avvalorare quest'ultima ipotesi; si tratta di pubblicazioni ordinategli da ...
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CARTOLARI, Baldassare
Paolo Veneziani
Nacque a Perugia verso la fine del sec. XV. Figlio di Francesco e fratello di Girolamo, cominciò a stampare nel 1518 e la sua prima edizione, Tractato della superbia [...] eccezione per le opere del Turrini, medico di Paolo III, stampate in bella veste tipografica nel 1542.
Il C. utilizzò dapprima, a Perugia, i caratteritipografici usati anche dal fratello Girolamo. A Pesaro, per la stampa degli Statuta, impiegò dei ...
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CAFA, Pietro
Giuseppe Dondi
L'ipotesi che questo modesto stampatore dell'inizio, del sec. XVI fosse di origine giudaica, oltre che essere sostenuta dal nome (Capha, Cefa, "pietra"), sembrò trovare, [...] early printed books in the British Museum, part II, MDI-MDXX, section II, Italy…, London 1938, pp. 134-135, descrive succintamente i caratteritipografici usati dal C.: 2 gotici (mm 140 e 92) e 2 romani (mm 112 e 83), mentre M. Sander, in Le livre à ...
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BULLE, Johannes
Alfredo Cioni
Tedesco di Brema, il suo nome appare segnato nella matricola dei confratelli del Collegio teutonico di Roma per l'anno 1477. In questo documento, che non contiene purtroppo [...] l'indicazione del luogo e dell'anno di stampa, l'attribuzione al B. è stata resa possibile dall'analisi dei caratteritipografici impiegati dallo stampatore nelle sue diverse edizioni. Essi appartengono infatti a due tipi: un 83 G, molto simile a ...
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BONA, Vincenzo
Piero Camilla
Nato ad Alba (Cuneo) l'11 sett. 1811, interruppe gli studi di retorica ed entrò nella tipografia del torinese A. Alliana, ex torcoliere della Stamperia reale; qui ebbe nel [...] (greco, arabo, amarico, copto, falisco, etrusco, ebraico, egizio, russo, ecc.) erano rinomatissimi, come erano ammiratissimi i caratteritipografici per la composizione della musica.
Verso gli ultimi anni il B. venne aiutato dal figlio Carlo Emanuele ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] dal medesimo gusto sia nel creare tipi che nel comporli; del resto, è stato osservato, la enorme disponibilità di caratteri permetteva al tipografo amplissime scelte per ogni genere di composizione. Ciò non esclude che il B. abbia potuto peccare come ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] v. A. Caro, Lettere familiari, Firenze, I (1957), p. 1 nota 3. Circa i caratteri usati dal Blado v. per i corsivi: L. Balsamo-A. Tinto, Origini del corsivo nella tipografia italiana del Cinquecento, Milano 1967, pp. 136-38, 156-62; per i greci: A ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...