ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] quando, verso la fine del sec. XVI, giunse a Braşov (Transilvania) il diacono Coresi che portava con sé dei caratteritipografici cirillici e che sostituì nei testi da lui pubblicati le forme dialettali di Transilvania con quelle del dialetto valacco ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] il carattere corsivo comprende solo il maiuscolo e il minuscolo.
Oltre che dei caratteri cosiddetti di testo (v. caratteritipografici) la tipografia deve essere fornita anche di caratteri di fantasia, e così pure di fregi e di filetti; questi ultimi ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] invece soggetti a un forte affaticamento della vista, causato dalla necessità di fissare in continuazione i piccoli caratteritipografici e probabilmente dalle condizioni non sempre ottimali d'illuminazione. Inoltre, gli ambienti chiusi, umidi e ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] con a capo il Sigonio, si unisce per impiantare e far funzionare la Società tipografica bolognese, che ebbe dieci anni di vita operosa. Magnifico, ben condotto, nitido per caratteri e carta, grazioso, e talvolta sontuoso per le illustrazioni e per le ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] in-16°, in-24°, pieno di eleganza per i bei caratteri romani ripresi dalle antiche produzioni degli stampatori italiani del Quattrocento e per l'esecuzione tipografica veramente perfetta. Nel Settecento invece prende nuovo splendore il libro francese ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] cadde la Serenissima (21), mentre il numero dei torchi tipografici si presentava a fine secolo di poco inferiore al primato incaricavano di impedire il successo degli uomini "fibrosi", dei "caratteri attivi, dotti, illuminati". E se i "fibrosi" ...
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DESA, Giovanni Bernardino
Lorenzo Baldacchini
Nacque nella seconda metà del sec. XVI a Copertino, nella diocesi di Nardò (attuale provincia di Lecce), antico centro di cultura umanistica, anche se di [...] romano fecero del D. un onesto e dignitoso artigiano della tipografia. Dopo la cessazione dell'attività i caratteri furono rilevati, qualche decennio più tardi, dal romano Lorenzo Valeri, tipografo a Trani dal 1622 al 1656 (gli eredi furono attivi ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...