CARTOLARI, Baldassare
Paolo Veneziani
Nacque a Perugia verso la fine del sec. XV. Figlio di Francesco e fratello di Girolamo, cominciò a stampare nel 1518 e la sua prima edizione, Tractato della superbia [...] eccezione per le opere del Turrini, medico di Paolo III, stampate in bella veste tipografica nel 1542.
Il C. utilizzò dapprima, a Perugia, i caratteritipografici usati anche dal fratello Girolamo. A Pesaro, per la stampa degli Statuta, impiegò dei ...
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CAFA, Pietro
Giuseppe Dondi
L'ipotesi che questo modesto stampatore dell'inizio, del sec. XVI fosse di origine giudaica, oltre che essere sostenuta dal nome (Capha, Cefa, "pietra"), sembrò trovare, [...] early printed books in the British Museum, part II, MDI-MDXX, section II, Italy…, London 1938, pp. 134-135, descrive succintamente i caratteritipografici usati dal C.: 2 gotici (mm 140 e 92) e 2 romani (mm 112 e 83), mentre M. Sander, in Le livre à ...
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CISARI, Giulio
Paola Pallottino
Nacque a Como il 7 maggio 1892 da Giovanni Battista e da Clorinda Del Torre. Si diplomò in architettura all'Accademia di Brera dove dal 1900 al 1915 frequentò pittura [...] l'opera letteraria e t'opera artistica sentii essere la xilografia il mezzo più appropriato per poter conciliare l'armonia fra i caratteritipografici e le loro adornazioni e così mi dedicai in favore di quest'arte" (così scrive il C. nel suo manuale ...
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BULLE, Johannes
Alfredo Cioni
Tedesco di Brema, il suo nome appare segnato nella matricola dei confratelli del Collegio teutonico di Roma per l'anno 1477. In questo documento, che non contiene purtroppo [...] l'indicazione del luogo e dell'anno di stampa, l'attribuzione al B. è stata resa possibile dall'analisi dei caratteritipografici impiegati dallo stampatore nelle sue diverse edizioni. Essi appartengono infatti a due tipi: un 83 G, molto simile a ...
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CARAFA, Domenico
Mauro De Nichilo
Nacque a Napoli verso la quarta decade del sec. XV da Giovanni Antonio e da Caterina d'Acaia (della chaya).
Primogenito, come risulta da un documento del 30 settembre [...] tedeschi.
Il 19 dic. 1483 cedette in fitto per dieci ducati al maestro tedesco Iodoco Hohenstein caratteritipografici del peso di 122 libbre per un periodo di otto mesi (Fava-Bresciano, doc. XIII, p. 187). Il nome del C. compare per l'ultima ...
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CALENDOLI, Vincenzo Giovanni
Enrico Ferri
Nacque a Palazzolo Acreide (Siracusa) il 15 marzo 1840da Giovanni e Grazia Ferla. Terminate le scuole primarie, entrò nel seminario di Palazzolo, dove si dedicò [...] per lettere indipendenti.
La compositrice simultanea, oltre ad essere di un limitato ingombro e di una relativa leggerezza, permetteva di ottenere i caratteritipografici non fusi in un solo corpo, ma staccati e distinti l'uno dall'altro nel rigo ...
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BONA, Vincenzo
Piero Camilla
Nato ad Alba (Cuneo) l'11 sett. 1811, interruppe gli studi di retorica ed entrò nella tipografia del torinese A. Alliana, ex torcoliere della Stamperia reale; qui ebbe nel [...] (greco, arabo, amarico, copto, falisco, etrusco, ebraico, egizio, russo, ecc.) erano rinomatissimi, come erano ammiratissimi i caratteritipografici per la composizione della musica.
Verso gli ultimi anni il B. venne aiutato dal figlio Carlo Emanuele ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] dal medesimo gusto sia nel creare tipi che nel comporli; del resto, è stato osservato, la enorme disponibilità di caratteri permetteva al tipografo amplissime scelte per ogni genere di composizione. Ciò non esclude che il B. abbia potuto peccare come ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] v. A. Caro, Lettere familiari, Firenze, I (1957), p. 1 nota 3. Circa i caratteri usati dal Blado v. per i corsivi: L. Balsamo-A. Tinto, Origini del corsivo nella tipografia italiana del Cinquecento, Milano 1967, pp. 136-38, 156-62; per i greci: A ...
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GIOVANNI da Legnano
Margherita Breccia Fratadocchi
Di G., il cui cognome secondo alcuni studiosi (Sutermeister, I, p. 14 n. 15; Ganda, 1984, p. 54) sarebbe stato de Rapis o Rappi, sono ignote le date [...] piazza di Milano, egli era in grado di fornire la carta ai tipografi con i quali era in contatto, di commissionare loro i libri e sono state erase le due ultime cifre della data 1481 in caratteri romani (MCDLXXXI).
Dal 1480 al 1502 l'attività di G. ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...