FERRARIO, Carlo
Amalia Pacia
Nacque a Milano il 7 sett. 1833 da Giuseppe, maniscalco, e da Francesca Basulli. Frequentò le scuole comunali di S. Antonio, ma fu presto costretto a trovarsi un'occupazione [...] presso una fonderia di caratteritipografici e divenne poi garzone di bottega nell'impresa di un decoratore locale, certo Sala, detto Ira, che esegui gli ornati in stile barocco di palazzo Riva, dove la madre lavorava come portinaia.
Appassionato di ...
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GIORGI (de Georgiis, Georgius), Stefano (Stephanus, Steffaninus)
Arnaldo Ganda
Si ignora la data di nascita di questo stampatore, avvenuta probabilmente intorno alla metà del Quattrocento a Pavia o [...] Robert Proctor (An index to the early printed books in the British Museum…, London 1898, p. 484), i due caratteritipografici, 93G per il testo e 103G per i titoli, usati inizialmente nella stamperia consociale sono gli stessi di Giuliano de Zerbo ...
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CLEMENTE da Padova (Clemens Patavinus, Chimetto da Padova)
Valentino Romani
Non si conosce la data di nascita, probabilmente avvenuta nella prima metà del sec. XV, di questo sacerdote di origine padovana [...] e il 1472 dicono maestro pubblico, copista, miniatore, ma soprattutto "Italorum primus" ad aver esercitato l'arte di comporre libri con caratteritipografici.
Il primo documento (ed. in Lucchesini, X, p. 424) in cui compaia il nome di C. è un decreto ...
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ENRICO da Haarlem
Anna Modigliani
Le prime notizie relative a questo tipografo di origine olandese ci portano ad una collaborazione con un altro tipografo olandese, "Fridericus quondam Iohannis de Hollandia", [...]
E. mori nel 1496 e fu probabilmente Enrico da Colonia a rilevare di nuovo la sua officina senese ed i suoi caratteritipografici.
Agli anni immediatamente successivi alla sua morte appartengono altre sei edizioni non firmate, stampate con gli stessi ...
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GILIBERTI, Domenico (Domenico da Vespolate, Domenico da Vespolà)
Arnaldo Ganda
Figlio di Arasmino, nacque intorno al 1445 a Vespolate, località nei pressi di Novara, al cui vescovo era stata infeudata [...] usata nella stampa del Prisciano, imputando loro la cattiva riuscita degli ultimi fascicoli di quell'edizione, dato che parecchi caratteritipografici, come la "s" e la "f", erano consunti dall'uso e privi di grazie (Arch. di Stato di Milano ...
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FABRIS, Antonio
Cesare Johnson-Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Udine il 4 nov. 1790 (Saracino, 1985, n. 1) da Domenico e Caterina, della quale non è noto il cognome. Dopo il garzonato presso un [...] e fu ben remunerato; si dedicò anche a incisioni di sigilli, di stemmi gentilizi, di stampe su rame, alla fusione di caratteritipografici e alla cromolitografia, la prima in Firenze. Coniò monete per la Zecca granducale (tra cui una d'argento da "10 ...
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MANTEGAZZA (de Mantegatiis), Pietro Martire
Davide Ruggerini
Nacque a Milano negli ultimi decenni del Quattrocento da Filippo e da Giovannina da Gaiate. Dal padre ereditò il soprannome di Cassano (Casano, [...] Gaiate, vedova di Filippo Mantegazza, e Gottardo Da Ponte concordarono (Sandal, p. 31) un affitto biennale di parte dei caratteritipografici e l'impegno del M. a lavorare in esclusiva per Da Ponte. Il patto non fu completamente rispettato, dato che ...
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BARTOLOMEO da Valdezocco
Alfredo Cioni
Introduttore della stampa in Padova, assieme al prutenico Martino "de septem arboribus" (nato probabilmente nella Slesia a Siebeneichen, possessione prussiana). [...] Come e dove abbia - conosciuto il prussiano Martino si ignora: sembra che questi giungesse a Padova da Milano, perché i caratteritipografici usati dalla ditta rivelano origine milanese più che veneziana, e sembra certo che siano stati fusi da uno di ...
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EMERICH, Johann (Giovanni da Spira)
Giuseppe Del Torre
Nato in Germania a Udenheim presso Magonza, intorno alla metà del sec. XV, fu attivo come tipografo a Venezia tra il 1487 e l'inizio del XVI secolo.
Nel [...] di guadagno, le imprese editoriali richiedevano infatti forti investimenti di capitali per l'acquisto delle attrezzature (torchi e caratteritipografici) e delle materie prime (soprattutto la carta), che potevano essere sostenuti solo da chi era in ...
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BONARDI, Pellegrino
Alfredo Cioni
Stampatore, dal 1553 circa operoso in Bologna.
Come per gli altri membri della famiglia, anche per il B. la mancanza di documenti di archivio costringe a ricostruirne [...] modesta cosa), oppure se il Giaccarello gli avesse permesso l'uso della sua tipografia, senza intervenire nelle edizioni. L'esame dei caratteritipografici usati tende ad avvalorare quest'ultima ipotesi; si tratta di pubblicazioni ordinategli da ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...