(o incunabulo) Nome dato ai primi prodotti della tipografia, dalle origini al 1500 (detti anche quattrocentine). Il termine fu usato per la prima volta con questo significato da B. von Mallinckrodt, in [...] oltre 16.000 titoli.
Nella seconda metà del 19° sec. l’incunabolistica si è indirizzata verso lo studio dei caratteritipografici, che ha permesso di individuare l’evoluzione di singole officine, il passaggio di uomini e macchine da una officina all ...
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Pittore, grafico e fotografo statunitense (n. Omaha 1937). Cresciuto a Oklahoma City, si è stabilito poi a Los Angeles dove ha studiato al Chouinard art institute (1956-60). L'interesse per la grafica [...] e i caratteritipografici, per la fotografia, la sperimentazione compositiva e l'uso di materiali eterogenei (polvere da sparo, sciroppi, materiali organici, ecc.) sono elementi ricorrenti nel suo percorso artistico, che è stato spesso associato a ...
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Frutiger, Adrian. − Grafico svizzero (Unterseen 1928 - Bremgarten bei Bern 2015), tra i più rappresentativi disegnatori di caratteritipografici del 20° sec., ha progettato, tra gli altri, i font Univers [...] (1957) e Frutiger (1968). Lavorò a Parigi dal 1952 presso la fonderia di caratteri Deberny & Peignot. Attivo anche nel campo dell’immagine grafica coordinata (segnaletica per gli aeroporti parigini di Orly e Roissy), è stato autore di vari saggi ...
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Bibliografo (n. Budleigh Salterton, Devon, 1868 - m. in un incidente alpinistico sulle Alpi tirolesi 1903). Catalogò 3000 incunaboli della Biblioteca Bodleiana di Oxford (1891-93). Successivamente classificò [...] in base ai caratteritipografici la raccolta di 20.000 incunaboli della biblioteca del British Museum (Index to the early printed books in the British Museum, 1898). Tra le altre opere: The printing of the Greek in the XV century (1900) e i ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] Tra le immagini più utilizzate per la propaganda, caratterizzate dall'uso di colori primari, dalla scelta di caratteritipografici senza grazie e dalla preferenza data a riproduzioni fotografiche ''bruciate'' (cioè prive di mezzi toni), emerge quella ...
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REBUS
Aldo Santi
. Giuoco enimmistico che consiste nella presentazione di un soggetto da indovinare (parola, frase, sentenza, proverbia, verso classico, ecc.) non già, come per gli altri enimmi, con [...] , integrate, ove occorra, da lettere o segni, cifre, ecc.) e i rebus letterali (formati soltanto da caratteritipografici, segni matematici e d'interpunzione, cifre, ecc.).
Alla prima categoria (quella che precisamente giustifica l'appellativo di ...
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INCISORE (fr. graveur; sp. grabador; ted. Stecher, Graveur; ingl. engraver)
Carlo Alberto Petrucci
Tra i molti professionisti che assumono questo nome, il primo posto spetta al pittore incisore, che [...] su lapidi dal marmista. Nelle arti grafiche di riproduzione abbiamo i fotoincisori o zincografi, gl'incisori di caratteritipografici, di partiture musicali, gl'incisori di dischi per grammofono.
Due sono i requisiti essenziali dell'artista incisore ...
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METRICA tipografica
È l'insieme delle misure che si riferiscono alla composizione tipografica e che permettono di dare a questa un assetto geometrico determinabile in precedenza. Oltre che per motivi [...] di millimetri in righe di corpo 12 si applica la proporzione 1000 : 2660 = n : x, e si divide poi x per 12. I caratteritipografici sono generalmente fusi in trentaquattro "corpi", dal "corpo 4" al "corpo 144". Apposite tabelle riportate nei manuali ...
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FREINET, Celestin
Pedagogista francese, nato il 15 ottobre 1896. Direttore (1938) della scuola proletaria di Vence (Nizza); fautore dell'ideologia marxista, è noto particolarmente come ideatore, nel [...] à l'école), una delle forme più notevoli dell'indirizzo pedagogico detto "scuola attiva".
Ai testi e manuali il F. sostituisce le cassette dei caratteritipografici e il torchio, per cui la squadra o gruppo di scolari o l'intera classe diventa una ...
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PROCTOR, Robert
Seymour de Ricci
Bibliografo inglese, nato a Budleigh Salterton il 13 maggio 1868, morto in un incidente di montagna in Austria, il 6 settembre 1903. Sin da giovane si volse con passione [...] memoria visiva, continuatore di J. W. Holtrop, di W. Blades, di H. Bradshaw, riuscì a classificare, in base ai caratteritipografici, l'immensa raccolta di diecimila incunabuli del British Museum, e ne pubblicò nel 1898 l'Index, che è un capolavoro ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...