vita
Alessandra Magistrelli
Progetto, ordine, complessità, trasmissione d’informazioni
La vita è l’insieme delle funzioni che rendono un organismo capace di conservarsi, cioè di seguire un progetto [...] più tardi, arricchite da molecole (RNA e poi DNA) in grado di autoriprodursi e di trasmettere alle cellule figlie i caratteriereditari. Secondo l’ipotesi formulata nel 1986 dal biologo Walter Gilbert, uno dei primi stadi della vita è stato un «mondo ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante nonostante gli scambi con l’ambiente esterno (omeostasi) e di riprodurre queste proprietà in ... ...
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Maurizio Bonolis
(XXXV, p. 458; App. IV, iii, p. 840; V, v, p. 781)
Età e corso della vita
Dal punto di vista sociologico il concetto di età si specifica in relazione alle variabilità del significato che possono assumere gli anni di v. di un individuo, ovvero alla variabilità sia del suo status ('posizione ... ...
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Raffaella Elli
La vita può essere vista come un flusso continuo che si estende dagli organismi più primitivi attraverso i vari rami filogenetici fino alla grande varietà delle forme presenti oggi. La storia geologica della Terra è inseparabile da quella delle forme di vita che in essa si sono sviluppate. ... ...
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vita [Lat. vita, affine a vivere "vivere"] [LSF] Oltre che nel signif. proprio, in uso nella biofisica, il termine è largamente usato in signif. figurati riconducibili a quello di durata, come intervallo di tempo tra l'istante d'inizio del verificarsi di un fenomeno, della formazione di un corpo materiale, ... ...
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Benedetto Nicoletti
(XXXV, p. 458; App. IV, III, p. 840)
Origine della vita. - Dagli studi effettuati negli ultimi anni, per quanto riguarda i tempi entro cui le prime forme di v. sono apparse e si sono affermate sul nostro pianeta possiamo fornire le seguenti indicazioni riassuntive.
A 4,5 miliardi ... ...
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(XXXV, p. 458)
Mario Ageno
Origine della vita. - Il problema dell'origine della v. ha incominciato a richiamare l'attenzione degli scienziati solo nella seconda metà del secolo scorso. Perché ciò potesse avvenire era infatti necessario, prima di tutto, che si sgombrasse definitivamente il terreno ... ...
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Ermafroditismo
Giuseppe Novelli
Il termine ermafroditismo deriva dal nome di un personaggio della mitologia greca, Ermafrodito. Figlio di Hermes e Afrodite, fece innamorare di sé la ninfa Salmace; avendola [...] premiata dall'evoluzione, in quanto comporta un elevato grado di variabilità con sempre nuove combinazioni di caratteriereditari, utili a fronteggiare i mutamenti ambientali e le mutazioni geniche. In alcune specie, tuttavia, le caratteristiche ...
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Darwin, Charles
Antonio Fantoni
Il padre della teoria dell'evoluzione
Il naturalista inglese Darwin, dopo un viaggio di cinque anni intorno al mondo, tornò in Inghilterra, dove studiò l'evoluzione di [...] con il fatto che chi è più adatto a vivere nel proprio ambiente è avvantaggiato, e così trasmette i propri caratteriereditari alle generazioni future.
Darwin è morto nel 1882. È sepolto nell'abbazia di Westminster a Londra, assieme a molti altri ...
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ambiente
La nozione di ambiente, inteso come insieme delle concrete circostanze geografiche, climatiche e sociali che condizionano l’esistenza e la salute umana, è presente nella medicina greca antica. [...] grado di «adattamento» all’a.; secondo la linea lamarckiana l’a. influisce direttamente sulla modificazione dei caratteriereditari. La riflessione scientifica sull’a., nella prima metà del 20° sec., investe principalmente settori quali la biologia ...
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drosofila
Margherita Fronte
Il più celebre moscerino del mondo
Un insetto lungo tre millimetri ha permesso di svelare molti segreti della genetica e dello sviluppo dell'embrione, validi anche per l'uomo. [...] In questo modo scoprì che i geni sono disposti lungo i cromosomi e che sono i responsabili della trasmissione dei caratteriereditari dai genitori ai figli.
Col tempo, la drosofila si è mostrata utile soprattutto per capire come l'attività di alcuni ...
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gruppo sanguigno
Nicoletta Rossi
Struttura antigenica specifica ed ereditaria presente sulla superficie dei globuli rossi (eritrociti) che sta alla base di una classificazione del sangue. I globuli [...] anche detti agglutinogeni. Gli antigeni eritrocitari che permettono di definire i g. s. vengono trasmessi come caratteriereditari, e la loro conoscenza è indispensabile per effettuare trasfusioni di sangue o trapianti d’organo. Possono essere ...
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replicazione
Processo mediante il quale avviene la duplicazione del DNA, avvenimento indispensabile per la trasmissione dei caratteriereditari. Una caratteristica fondamentale di tale processo è l’accuratezza [...] con cui il materiale genetico deve essere replicato in modo da garantire la stessa informazione genetica a tutte le cellule. Negli Eucarioti, la r. del DNA ha luogo in una fase precisa della vita della ...
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cromosoma
cromosòma [s.m. (pl. -i) Comp. di cromo- e -soma, termine coniato nel 1888 (ted. Chromosom) dall'anatomista berlinese W. Waldeyer] [BFS] Nella biologia, nome di corpuscoli intensamente colorabili, [...] che il sesso femminile è omogametico, quello maschile eterogametico); anche nei c. sessuali della specie umana sono localizzati i geni di alcuni caratteriereditari (che pertanto vengono detti "legati al sesso"), tra cui il daltonismo e l'emofilia. ...
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RADIOBIOLOGIA
Carissimo BIAGINI
1. Campi di applicazione. - Per r. si intende, in senso generale, lo studio degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi; spesso la parola è usata in senso [...] considerare caratteristico.
8. Effetti genetici. - Le radiazioni possono provocare mutazioni, cioè modificazioni permanenti dei caratteriereditarî; in questo modo esse possono danneggiare non solo gli individui esposti alle radiazioni stesse, ma ...
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ZOOTECNIA (XXXV, p. 1014)
Angelo SALERNO
Nell'ultimo ventennio la scienza zootecnica ha progredito soprattutto nel campo della genetica applicata, nel campo dell'alimentazione degli animali domestici [...] sessi, essendosi dimostrate fallaci le antiche teorie che accordavano ai maschi o alle femmine la prevalenza nelle trasmissioni dei caratteriereditarî. Il maschio è uguale alla femmina in quanto a patrimonio genetico e lo spermatozoo e l'ovulo hanno ...
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ereditario
ereditàrio agg. [dal lat. hereditarius]. – 1. a. Che costituisce l’eredità: i beni, i diritti e.; asse e., il patrimonio che è oggetto d’eredità; o che concerne l’eredità: intentare una causa ereditaria. b. Che si trasmette o può...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...