UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] non si vuole certo negare che la nostra specie sia costituita da gruppi diversi l'uno dall'altro per determinati caratteriereditari; si vuole piuttosto dire che, poiché i criteri di distinzione tra questi gruppi non sono netti, la loro validità non ...
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Medicina
Giuseppe Luzi
La m. è una disciplina che studia, grazie al contributo di varie scienze e tecnologie, la fisiopatologia umana con lo scopo di mantenere lo stato di salute, prevenire le malattie, [...] riguarda la medicina predittiva, scaturita dagli studi di genetica (genetica predittiva). Attraverso lo studio dei caratteriereditari e la loro distribuzione si possono individuare aspetti fondamentali sulle proprietà di specie e di popolazione ...
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Sistematica. - Le definizioni e delimitazioni degli ordini, famiglie, generi e specie nella classe degli Schizomiceti-raggruppante i batterî - sono periodicamente oggetto di revisione, soprattutto ai livelli [...] cellula, a nuove cellule ospiti che non sono lisate (M. D. Zinder e J. Lederberg). Si ha così il passaggio di caratteriereditarî da un b. all'altro. Alcuni fagi lisogeni trasportano solo un segmento di cromosoma determinato (esempio: il fago λ in E ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] di J. Watson e F. Crick, nell'aprile 1953, della struttura stereochimica dell'acido desossiribonucleico, portatore dei caratteriereditari e anello iniziale nella catena della sintesi proteica.
In una successiva conferenza del 1957 alla Society for ...
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. Biologia. - Alla parola eredità intesa in senso biologico associamo comunemente il concetto dell'ineluttabile: tutti siamo convinti cioè che il divenire d'un individuo, almeno per una gran parte delle [...] 'osservazione anche più superficiale persuade immediatamante che i due genitori sono in grado di trasmettere in eguale misura i caratteriereditarî. Specialmente nei casi di ibridi, il fatto è di grande evidenza: così già da secoli l'uomo ha ibridato ...
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L'embrione è un'entità biologica che ha inizio con la fecondazione di un ovocito (gamete femminile) da parte dello spermatozoo (gamete maschile). Il processo di fecondazione si attua con una sequenza coordinata [...] meiosi svolge due funzioni fondamentali: dimezza il numero dei cromosomi e consente il riassortimento dei geni, cioè dei caratteriereditari. In ogni specie animale le cellule somatiche, così dette perché formano il corpo (soma), contengono un numero ...
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MEMORIA (XXII, p. 829)
Gianfranco Ricci
Secondo le recenti concezioni, la funzione mnemonica è determinata dalla successione di due eventi temporalmente distinti: quello dell'apprendimento o riverberazione [...] " nelle sequenze nucleotidiche di questo acido, alla stessa stregua di quanto avviene per la codificazione dei caratteriereditari nelle specifiche sequenze nucleotidiche del DNA.
Alcuni autori hanno cercato di estrarre e trasferire ("trapianto di ...
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Celebre botanico, nato a Haarlem il 16 febbraio 1848, vivente. Appassionato fin da fanciullo allo studio delle piante, s'iscrisse nel 1866 all'università di Leida e nel 1870 si laureò, presentando come [...] omonima del Darwin contro quella del plasma germinale del Weismann. Secondo il De Vries, i pangeni o portatori di caratteriereditarî risiedono nel nucleo e vi si moltiplicano, per passare nel citoplasma quando diventano attivi. Anche il De Vries ...
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SPERMIO (o Spermatozoo, Spermatozoide, Nemaspermio; dal gr. πέρμα "seme")
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Valeria BAMBACIONI
È la cellula germinale (gamete) maschile, mediante la quale gli animali [...] ed ereditaria; esso infatti dà all'oosfera la capacità di sviluppo, quantunque non si conosca ancora il meccanismo di questa sua azione evolutiva, e poi porta, col suo nucleo, nel gamete femminile e quindi nel nuovo individuo, i caratteriereditarî ...
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MORGAN, Thomas Hunt
Pasquale Pasquini
Biologo americano, nato a Lexington nel Kentucky il 25 settembre 1866. È direttore dal 1928 dei Laboratorî William G. Kerckhoff di scienze biologiche del California [...] su un moscerino del mosto, la Drosophila, veniva a gettare le basi di una complessa teoria dei geni o fattori dei caratteriereditarî come unità contenute nei cromosomi, mettendo in luce, per la prima volta sulla base di fatti concreti, il nesso fra ...
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ereditario
ereditàrio agg. [dal lat. hereditarius]. – 1. a. Che costituisce l’eredità: i beni, i diritti e.; asse e., il patrimonio che è oggetto d’eredità; o che concerne l’eredità: intentare una causa ereditaria. b. Che si trasmette o può...
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...