Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] (cfr. Mortara Garavelli 2003: 10-11).
Hanno valore paragrafematico anche le varie forme che può assumere il caratteretipografico: tondo, corsivo (detto anche, meno spesso, italico), neretto (detto anche nero o grassetto) e maiuscoletto, in reciproco ...
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Pittore (Parigi 1863 - Hewwood 1944), figlio di Camille. Introdotto all'arte del padre, partecipò all'ultima mostra degli impressionisti (1886); poi fu influenzato da G.-P. Seurat. Si dedicò alla grafica [...] fondando in Gran Bretagna, dove si stabilì definitivamente, la Eragny Press (1894-1914), condividendo gli intenti dell'Arts and Crafts. È di sua invenzione il caratteretipografico brook. ...
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Articolo di fondo di un giornale dedicato ad argomenti di carattere letterario, artistico, storico, erudito, spesso con taglio critico. Così chiamato dal caratteretipografico in cui un tempo era stampato [...] (e., appunto, perché usato ad Amsterdam dai tipografi Elzevier). ...
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SOARDI, Lazaro de
Tammaro De Marinis
Tipografo, nato a Savigliano, stabilito a Venezia almeno dal 1490, anno in cui pubblicò le Heroidi di Ovidio. Continuò poi fino al 1517, stampando principalmente [...] a quello di Bernardino Benali.
S. fu il solo a impiegare, in alcuni pochi volumi di piccolo formato, un curioso caratteretipografico, che partecipa del tondo e del gotico, con una bizzarra z, col testo di ciascuna pagina racchiuso in una piccola ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Tammaro De Marinis
Umanista, editore, tipografo celeberrimo. Nacque nel 1449 a Bassiano (Velletri) e fece a Roma i suoi primi studî. Allievo di Gaspare da Verona e Domizio [...] , dal dominio di Venezia ai marchesi Gonzaga. La tipografia fu riaperta nel 1512 e già l'anno seguente da Giulio Campagnola i punzoni per il maiuscolo adatto ad accompagnare il carattere corsivo. Della sua sepoltura nulla si sa e di essa non ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] strategie comunicative (bestsellers, varie collane, ecc.) e fa parte dell'immagine del libro stampato: tiratura, formato, caratteretipografico, impaginazione, prezzo, ecc., il che ne fa un significativo fatto sociale, passibile di studio empirico da ...
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Grafica editoriale
Silvia Monaco
Rinnovamenti
L’ultimo decennio ha rappresentato per la grafica editoriale, al di là delle diverse concezioni espressive, un periodo di maturazione per quanto riguarda [...] Creative review», guidata a lungo da Nathan Gale e ridisegnata nel 2008 da Paul Pensom con un interessante lavoro sul caratteretipografico. «Grafik» che, nel nuovo progetto di Sea design del 2006, spicca per la copertina grafica che nei primi numeri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo storico in cui si snoda il percorso della comunicazione visiva moderna è [...] la Gran Bretagna, e a questo proposito basti pensare a quanto è stato fatto per l’ Underground londinese. Dal caratteretipografico originale di Edward Johnston del 1916, al famoso marchio a "ciambella", alla mappa a tracciato ortogonale e diagonale ...
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Design della comunicazione
Giovanni Lussu
Le attività progettuali connesse alla comunicazione, in particolare alla comunicazione visiva, si diversificano e si ridefiniscono in relazione alle innovazioni [...] cultura’ sia in grado di distinguere una facciata barocca da una neoclassica, raramente si richiede che riconosca un caratteretipografico del Seicento rispetto a uno dell’Ottocento.
L’idea della scrittura come pura trascrizione del parlato non tiene ...
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Grafica multimodale
Dario Russo
Dalla stampa ai pixel
Il graphic design o ‘progetto grafico’ o, più semplicemente, ‘grafica’ ricopre oggi un ruolo sempre più rilevante. Con la rivoluzione industriale, [...] così com’è: si tratterebbe di fare qualche piccolo aggiustamento in modo da restituire all’occhio la precisa immagine del carattere (tipografico) su carta. Ma davvero lo si vuole? Lo schermo è un semplice sostituto della carta? È un dettaglio ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., la forma delle lettere d’un alfabeto...
piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, autopodio); comprende tre gruppi di ossa,...