Giurista romano (sec. 3º d. C.), vissuto ai tempi di Caracalla e Alessandro Severo. Scrisse prevalentemente opere di diritto pubblico e di procedura: De officio praesidis, De publicis iudiciis, dopo la [...] morte di Settimio Severo; De re militari, dopo la morte di Caracalla; De appellationibus, sotto Alessandro Severo. ...
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Editto con cui, nell’anno 212 d.C., l’imperatore Antonino Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutti, o quasi, gli abitanti dell’Impero. Tra i pochi esclusi vi erano i cosiddetti dediticii, ossia [...] imposte fino allora dovute dai soli cives (per es., quelle sulle eredità e sulle manomissioni).
La costituzione di Caracalla riveste grande importanza anche per la storia del diritto romano, giacché questo venne reso teoricamente applicabile in ogni ...
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Giurista romano (sec. 3º d. C.). Discepolo di Ulpiano, scrisse dopo la morte di Caracalla, chiudendo l'epoca della giurisprudenza classica. Le sue opere sono elementari manuali per l'insegnamento e per [...] la pratica. Scrisse 12 libri di pandectae, 10 di regulae, 9 di differentiae, 19 di responsa, e una ricca serie di libri singulares e di monografie (De inofficioso testamento, De manumissionibus, De ritu ...
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Giurista romano (secc. 2º-3º d. C.), dell'epoca dei Severi; probabilmente membro del consistorium di Settimio, e forse funzionario in Siria sotto Caracalla. Si discute se siano suoi, o non piuttosto di [...] un giurista classico, i Responsa e i Digesta di cui molti frammenti sono nelle Pandette. Gli si attribuisce invece l'opera Disputationes in 21 libri. L'opera, scritta nel 211-212, segue l'ordine dell'editto ...
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Magistrato romano, dopo una lunga carriera nell'amministrazione provinciale, fu console suffetto nel 193 d. C., sostenne Settimio Severo contro Pescennio Nigro e ottenne dall'imperatore varie cariche tra [...] cui il secondo consolato nel 204. Tentò invano di metter pace tra Caracalla e Geta. ...
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VITELLIO, Aulo
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giurista romano, probabilmente dell'età di Augusto. Non solo non ci rimane di lui nessun passo, ma neppure se ne citano le opinioni: solo ci rimangono brani di commentarî [...] ad Vitellium, scritti sotto Tiberio da Masurio Sabino e sotto Caracalla da Paolo, nonché il testo di una nota che all'opera di Vitellio avrebbe apportata, sotto Claudio o Nerone, C. Cassio Longino. Soprattutto quest'ultima citazione sembra escludere ...
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ROFINO, Licinio (Licinius Rufīnus)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giureconsulto, vissuto tra la fine del sec. II e il principio del III d. C. Da un frammento riprodotto nel Digesto (XXIIII,1, de don. int. vir. [...] et ux., 41), dove è citata una costituzione dell'imperator Antoninus, si è dedotto che scriveva sotto Caracalla; e da una quaestio (Dig., XXXX, 13, quibus ad lib., 4) che risulta proposta a Paolo (v.) da un L.R. si è tratta l'ulteriore conclusione ...
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Giurista romano (n. metà sec. 2º d. C. - m. 212), oriundo forse della Siria. Discepolo, secondo la tradizione, di Scevola, ebbe fama di giurista principe, dovuta, oltreché alle sue opere (principali, tra [...] pubbliche (praefectus praetorio e magister libellorum) sotto Marco Aurelio e Settimio Severo; fu trucidato coi seguaci di Geta per ordine di Caracalla; ma è forse leggenda che sia stato ucciso per essersi rifiutato di giustificare il fratricidio di ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] di via del Tritone, e di 10-16 m in corrispondenza del Circo Massimo e della Passeggiata archeologica (via delle Terme di Caracalla), di 13-15 nella valle del Colosseo e lungo via Labicana, di 12-20 m sull’intero tracciato di via Nazionale, fino ...
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Franchigia fiscale e coacervo di donazioni
Costantino Scalinci
Saldando gli esiti di recenti e ravvicinate sentenze della Cassazione, per stabilire se e in quale misura sia fruibile una delle franchigie [...] Augusto istituì un’imposta a beneficio dell’aerarium militare con caratteri similari ai moderni tributi successori, che Caracalla estese e Giustiniano abolì, dopo aver fondato la successione sulla parentela naturale (cognatio). L’evento morte è ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...