Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] a Costantino o ai suoi figli, almeno come restauro o rifacimento; si pensi a quella del calidarium delle terme di Caracalla, del diametro di circa trentacinque metri, in cui è stata ritrovata un’iscrizione su un architrave curvilineo, pubblicata a ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] , dallo spagnolo e dal tedesco.
Nel 1789 curò a Roma un'edizione della Descrizione dei circhi particolarmente di quello di Caracalla di G. L. Bianconi, opera che si riteneva perduta fin dalla morte dell'autore (1781). L'argomento principale di questo ...
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Nell’età repubblicana (dalla metà del 4° sec. a.C.), la città assoggettata a Roma e sottoposta a oneri (munus capĕre). Con la sottomissione il m. perdeva la propria sovranità, senza partecipazione ai diritti [...] (dediticii) privi di organizzazione cittadina. Concessa a tutti gli abitanti dell’Impero la cittadinanza romana con la costituzione di Caracalla del 212 d.C., le città peregrine si avvicinarono alle italiche in quel processo che tese a livellare l ...
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Città della Turchia (4.919.074 ab. nel 2017). Capitale dal 1923. È situata sul luogo dell’antica Ancyra, nel cuore dell’Anatolia, in posizione centrale assai favorevole, come appare dalla sua passata importanza [...] tempio di Augusto e Roma (con il cosiddetto Monumentum Ancyranum, noto per le sue iscrizioni), il teatro e le terme di Caracalla. Fu un centro fiorente ancora in età bizantina, fino alla conquista persiana di Khusraw II (620). Dal 641 alla prima metà ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] al 659 a.C. Cfr. C.M. Odahl, Constantine and the Christian Empire, cit., p. 232.
14 D.C., LXXIV 14.
15 Caracalla: h.A. Caracalla I 7. Si veda S. Bassett, The Urban Image of Constantinople, Cambridge 2004, pp.18-22 per la città severiana. Per Licinio ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] svilita nella componente di metallo prezioso: al posto del denaro fu introdotto l’antoniniano, dal nome di Caracalla, Antoninus, in lega migliore; con Caracalla fu probabilmente alterato anche il rapporto tra le m. d’oro e d’argento, che fino allora ...
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(ant. Antiochia di Siria, turco Antakya) Città della Turchia (216.960 ab., stima 2013), capoluogo della provincia di Hatay, nella fertile valle dell’Oronte, a 80 m s.l.m. La popolazione è mista (Turchi, [...] attraversata da una maestosa via, fiancheggiata da doppi portici (più di 3000 colonne), di impianto ellenistico, poi compiuta da Tiberio e Caracalla. Sono stati messi in luce parte dello stadio, un teatro a Dafne (2° sec. d.C.) e quartieri di questo ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] di Pisa (A.S.R., 3, 164) che proviene da altra manifattura.
Il consolidamento della forma di tipo classicheggiante dell'epoca di Caracalla appare espresso in tre modi diversi su tre diversi esemplari, il s. nuziale di S. Lorenzo fuori le Mura, il s ...
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daci
Antica popolazione danubiana. Talvolta indicati nelle fonti greche genericamente come geti, i d. abitarono le regioni poste lungo il corso (e soprattutto a N) del basso Danubio. In un primo tempo [...] , e da Marco Aurelio in tre distretti, Dacia Porolissense, Apulense, Maluense. Subì incursioni al tempo di Marco Aurelio, di Caracalla, di Valeriano e di Gallieno; fu abbandonata da Aureliano, il quale trasportò le truppe a S del Danubio in un ...
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Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] politico e sociale, mentre i prodromi della suddivisione già s'intravedono nel progetto di assegnare ai due figli e successori, Caracalla e Geta, due capitali e due senati, Roma e Antiochia (o Alessandria). Il tentativo di S. S. di portare a ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...