Prefetto del pretorio (m. 205 d. C.) sotto Settimio Severo. Di origine africana, collaboratore nell'ascesa del suo conterraneo Settimio Severo, ebbe la prefettura del pretorio dal 197 (senza collega certamente [...] Severo tra la fine del 199 e gli inizî del 200), e assunse una posizione di preminenza alla corte, divenendo suocero di Caracalla, che ne sposò la figlia Plautilla. Fu in contrasto con Giulia Domna e, con le sue accuse presso il marito, la indusse ...
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Geta, Lucio o Publio Settimio
(Lucius o Publius Septimius Geta) Imperatore romano (n. 189-m. 212 d.C.). Regnò dal 200 alla morte. Secondogenito dell’imperatore Settimio Severo e di Giulia Domna, nel [...] e affabile, godeva largo ascendente nell’esercito, ma fu sempre, e soprattutto dopo la morte del padre, in aspro dissidio con Caracalla, il quale, desideroso di governare da solo, lo fece uccidere. Seguirono stragi di amici di G., del quale fu, d ...
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Dinastia d'imperatori romani; ebbero il supremo potere dal 193 al 235 d. C., tranne la breve interruzione del regno di Opellio Macrino (217-18). La dinastia comprende cinque imperatori: L. Settimio Severo [...] (193-211); i suoi figli, M. Aurelio Severo Antonino detto Caracalla (211-17), e P. Settimio Geta (211-12); i nipoti di sua cognata Giulia Mesa, M. Aurelio Antonino Pio, detto Eliogabalo (218-22), e M. Aurelio Severo Alessandro (222-35). ...
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Imperatore romano (Emesa 204 - Roma 222). Nato da Giulia Soemiade, figlia di Giulia Mesa cognata di Settimio Severo, fu sacerdote del dio Elagabal (donde il soprannome) a Emesa dove Macrino aveva relegato [...] la sua famiglia. Fu fatto passare come figlio naturale di Caracalla, del quale prese il nome, e fu proclamato imperatore a soli 14 anni (218). Macrino si oppose, ma fu abbandonato dalle sue stesse truppe, sconfitto presso Antiochia dai rivoltosi, e ...
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Ufficiale romano (n. prima del 160 d. C.): di umili origini, percorse varî gradi della carriera militare, e divenne sotto Settimio Severo comandante del corpo di polizia dei frumentarî di stanza a Roma; [...] . Procuratore in Britannia tra il 205 e il 207, e prefetto del pretorio sotto Caracalla, accompagnò questo in Mesopotamia nel 217. Quando Caracalla rimase vittima della congiura ispirata da Opellio Macrino, O. fu acclamato imperatore dai soldati ...
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Moglie (m. 217 d. C.) di Settimio Severo, nativa di Emesa e figlia del sacerdote del dio Sole di questa città, Bassiano. Avversò il prefetto del pretorio Plauziano. Avendo accompagnato il marito in Oriente, [...] nel quale si discutevano questioni di filosofia, di letteratura e di re ligione. Tentò ogni mezzo per mettere la pace tra i due figli Caracalla e Geta, ma non vi
riuscì e, dopo la morte del marito, Geta fu ucciso tra le sue braccia, per ordine di ...
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(sp. Principado de Asturias) Comunità autonoma della Spagna (10.604 km2, con 1.074.862 ab. nel 2007); capoluogo Oviedo. Occupa una sezione del versante settentrionale dei Monti Cantabrici e si affaccia [...] l’Asturia, insieme con la Callaecia, costituiva una diocesi amministrativa della Spagna citeriore. L’importanza della regione indusse Caracalla a costituirla in provincia autonoma. Ceduta da Onorio ai Visigoti, al momento dell’invasione araba del 711 ...
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Denaro d’argento che ebbe prevalenza tra le monete argentee nell’età imperiale romana. Dal 15 a.C. la coniazione fu riservata all’imperatore. La proporzione dell’argento nella lega andò sempre diminuendo [...] Nerone in poi, fino a ridursi nel 3° sec. a una parvenza superficiale e perfino a un semplice bagno di stagno. Caracalla cercò di porre un argine introducendo l’antoniniano, abolito poi da Diocleziano che ripristinò l’a. di Nerone con lega d’argento ...
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suberato Nome di monete diffuse nell’antichità classica, composte da un’anima di metallo di basso valore (rame, ferro, stagno) e ricoperte da una lamina leggera d’argento o d’oro. Si ritrovano monete s. [...] governi, nei momenti di difficoltà finanziaria.
La stessa cosa si verificò a Roma nel periodo repubblicano; durante l’Impero vi fu qualche emissione di monete s. per il commercio con i popoli barbari d’Oriente, all’incirca fino ai tempi di Caracalla. ...
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Geografia
Nell’antichità classica e cristiana, scritto di carattere pratico che serviva da guida ai viaggiatori o ai pellegrini in Terra Santa, riportando i nomi delle città e delle stazioni di tappa con [...] Antonini, elenco completo delle strade di grande comunicazione dell’Impero e delle rotte di navigazione, redatto forse nell’età di Caracalla (3° sec.). Un i. tra Cadice e Roma è inciso in quattro coppe d’argento trovate a Vicarello (Aquae Apollinares ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...