Vedi DIADEMA dell'anno: 1960 - 1994
DIADEMA
L. Breglia
È nel suo significato più generico un nastro, o benda, o cerchio che cinge il capo; specificamente invece, sta ad indicare un emblema di distinzione [...] si accompagna alla corona non ebbe valore di d. e quindi bianca non fu certamente. Notevole è, in proposito, la particolarità che Caracalla appare insignito di d. - benda con doppia fila di perle - su una moneta di Tarso e, quindi, come Parthicus. Lo ...
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SETTIMIO SEVERO (L. Septimius Severus Pertinax)
H. P. L'Orange
Imperatore romano, nato a Leptis Magna nel 146 d. C. da famiglia dell'ordine equestre.
Percorse la carriera senatoria; ebbe nel 191 il governo [...] di Giulia Domna e del figlio Geta. Quest'ultima figura è ormai irriconoscibile essendo stato scalpellata dopo che Caracalla lo aveva fatto assassinare. Sull'arco quadrifronte di Leptis Magna - decorato probabilmente in occasione del ritorno di ...
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QUIRINO (Quirīnus)
A. Bisi
Divinità italica di oscura origine, successivamente assimilata dai latini a Romolo (v.) e a Marte (v.). La scoperta di un santuario italico a Ercole Curino presso Sulmona (v.), [...] costruzione, di ordine dorico, diptera, con Otto colonne sulla fronte, appare in un frammento di bassorilievo dell'età di Caracalla, ora al Museo Nazionale Romano: sul frontone è la leggenda di Romolo e Remo, rappresentati come divinità locali, con ...
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Leggere l’architettura costantiniana
Federico Guidobaldi
Le grandi periodizzazioni che, per convenzione, sono imposte alla storia – e, in parallelo, alla storia dell’arte – tendono a prendere in considerazione [...] da 25 m di diametro, certamente tardoantica (forse conclusa sotto Costante e Costanzo II)78, e il calidarium delle terme di Caracalla: la sua enorme cupola, la seconda a Roma per dimensioni con i suoi 34 m di diametro, fu quasi certamente ricostruita ...
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SVEZIA
A. Andrén
Musei di antichità. -
Lidingö. - Millesgården. - La collezione composta principalmente di sculture greche e romane acquistate per lamaggior parte a Roma dallo scultore svedese Carl [...] dall'incendio; ed inoltre, due statue di marmo, l'una di Ercole e l'altra di un efebo con testa di Caracalla giovane, sfuggite dall'incendio per essere state collocate, prima del 1692, sulla facciata del castello di Drottningholm, dalla quale furono ...
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JULIEN, Jean-Antoine (Julien de Parme)
Rossella Canuti
Nacque il 23 apr. 1736 a Cavigliano presso Locarno, in una famiglia di muratori; ma le sue origini e il suo stesso nome rimangono misteriosi.
Le [...] ad Augusto e Ottavia, del 1775 (Clermont-Ferrand, Musée des beaux-arts: Rosenberg, 1999, p. 113). Nello stesso anno dipinse Caracalla pugnala il fratello Geta tra le braccia della madre Giulia (Aix-en-Provence, Musée Granet: ibid., p. 109).
Nel 1777 ...
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HELIOPOLIS (῾Ηλιόπολις, Heliopolis)
F. Castagnoli
2°. - Città della Siria, nella valle tra il Libano e l'Antilibano, a 1170 m s. m., oggi Baalbek.
Il nome attuale (documentato solo dal 400 d. C.) è forse [...] guerra contro Pescennio Nigro del 194, quando vi fu un nuovo ordinamento della Siria. Al più tardi sotto Caracalla furono istituiti giochi in onore di Giove Heliopolitano, equiparato a Giove Capitolino (detti nelle monete sacra capitolina oecumenica ...
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LUSIERI, Giovanni Battista
Ilaria Sgarbozza
Non si hanno notizie sulla famiglia di questo pittore nato a Roma tra il 1751 e il 1755.
Secondo quanto riportato nell'iscrizione di una lapide commemorativa [...] gli effetti distruttivi del tempo sulle murature aggredite dalla vegetazione (per esempio nelle tre versioni delle Terme di Caracalla, collezione privata: ibid., nn. 1-3, p. 115). Estranee alla resa degli effetti pittoreschi o sublimi, le vedute ...
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BRITANNIA (Britannia)
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia dell'Impero romano.
L'avviamento a uno statuto provinciale per la B. era stato dato da Cesare, il quale al termine delle sue campagne in Britannia, [...] Commodo: Journ. Rom. St., XIV, 1924, tav. XXIV, 8; Mattingly-Sydenham, cit., III, p. 416, n. 437. Monete di Settimio Severo, Caracalla, Geta: Cohen2, IV, pp. 75-77, 195, 209, 210; 275-277. Monete di Carausio e Costanzo Cloro: Journ. Rom. Stud., XIV ...
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Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (Forum Iulii)
B. Forlati Tamaro
Città del Friuli, allo sbocco della valle del Natisone. Tracce di stazioni preistoriche, le più antiche delle quali risalgono [...] fu allora distrutta, tuttavia entrò a far parte del sistema difensivo d'Italia ideato da M. Aurelio e rafforzato da Caracalla e da Gallieno (il ricostruttore delle mura di Verona), divenendo probabile centro di smistamento del vallo alpino nel tratto ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...