Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] , collocata all'estremità nord della strada colonnata che collegava il temenos del tempio di Augusto e Roma e le terme di Caracalla, è ricordata fino ai nostri giorni con il nome di Çankırı Kapısı e ne erano conservati i resti fino agli inizi del ...
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ANNIO VERO (M. Annius Verus)
B. M. Felletti Maj
Il minore dei figli di Marco Aurelio e Faustina. Nacque nel 163 d. C., ebbe il titolo di Cesare a soli tre anni, ma nel 169 morì in Preneste appena settenne. [...] , con folta chioma a grossi ricci, come quella paterna.
Bibl: J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., II, 2, p. 198 ss.; C. Jacobsen, Caracalla jeune, in Rev. Arch., IV s., I, 1903-1, p. 121 ss. Monete: F. Gnecchi, Medaglioni romani, II, Milano 1912, tav. 72 ...
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Vedi CARIA dell'anno: 1959 - 1994
CARIA (Καρία, Caria)
G. Sgatti
Regione della provincia romana d'Asia, comprendente le coste S-O del mare Egeo.
La personificazione della C. è stata riconosciuta su monete [...] personificazioni sarebbero invece quelle della Isauria, della Licaonia e della Cilicia. Su monete di Laodicea di Frigia, del tempo di Caracalla, la C. è insieme a Laodicea, seduta, e alla Frigia, in piedi: in piedi anch'essa, tiene nella mano destra ...
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HALYS ("Αλυς)
L. Rocchetti
Dio del fiume omonimo in Galazia. Appare su una moneta di Settimio Severo della zecca di Tavium, centro della Galazia orientale, con la destra tesa verso una nave e la sinistra, [...] , e quindi non certo, è raffigurato su una moneta di Germanicopoli in Paflagonia e su monete di Ancira del periodo di Caracalla e di Geta.
Bibl.: Moneta di Tavium; Cat. Greek Coins Brit. Mus., Galatia, Cappadocia, Syria, p. 26, n. 12, tav. V ...
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PERTINACE (Publius Helvius Pertinax iunior)
F. Panvini Rosati
2°. - Figlio di P. Elvio Pertinace. Nacque nel 18o d. C. Quando il padre fu eletto imperatore, il Senato conferì al figlio il titolo di Cesare, [...] creato per gli onori a Pertinace senior. Forse fu cos. suff. per il 212; nello stesso anno fu fatto uccidere da Caracalla perché considerato tra gli amici del fratello Geta.
Gli autori tacciono circa il suo aspetto fisico; la zecca di Roma non coniò ...
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LIMENDAS (Λιμένδας)
I. Baldassarre
Bronzista di Taso, figlio di Charopinos. La sua firma è stata trovata sulla base della statua di bronzo, ora perduta, di Komeis, figlia di Leodamas, tasiano di alto [...] esedra di epoca romana messa in luce a Taso su di un lato della strada che dal pritaneo va in direzione dell'arco di Caracalla.
Bibl.: Bull. Corr. Hell., XLIX, 1925, p. 462 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Suppl. V, 1931, c. 594, s. v.; C. Dunant-I ...
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CIVITAS VAZITANA
L. Rocchetti
Località dell'Algeria che può essere identificata con l'odierno villaggio di Henshir Bez, nella regione collinosa a S di Orano. Nel 212 d. C. era ancora una città che si [...] consacrato al dio Mercurius Sobrius, così detto perché lacte non vino supplicabatur (Fest., p. 140, 240); fu costruito sotto Caracalla, tra il 211 ed il 212, da P. Ostorio Saturnino, sacerdote del dio, in occasione della sua promozione a flamen ...
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Centro della Numidia antica (od. Djémila, Algeria). Probabilmente di origine berbera, ricevette verso la fine del 1° sec. d.C. una colonia di veterani romani; prosperò durante l’Impero, sopravvivendo all’invasione [...] , il mercato – e l’altro meridionale d’età severiana, a cui si accedeva da un arco eretto in onore di Caracalla, con grandioso tempio dedicato ai Severi. Ben conservato è il teatro; restano anche vaste terme, nonché notevoli domus, talvolta soggette ...
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Le province romane d'Africa
Sergio Rinaldi Tufi
Alessandro Campus
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Lungo il versante settentrionale del continente africano, fra le coste del Mare Nostrum o Mare Internum [...] è stato individuato anche un tempio di Saturno che, come quello di Thamugadi, è stato ultimato ai tempi di Settimio Severo e Caracalla e che si trova sul lato di fondo di un cortile porticato. Particolarmente diffuso in Africa è, dunque, il culto di ...
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ORAENDOS (᾿Οράενδος)
A. Bisi
Personificazione divinizzata del fiume omonimo, che appare sulle monete di età imperiale romana della città di Seleucia ἡ σιδηρᾶ, in Pisidia (oggi Selef, presso Baiyat). [...] s. v.; J. Krischan, in Pauly-Wissowa, XVIII, 1939, c. 828, s. v., n. i. Sulle monete: G. F. Hill, Catalogue of the Greek Coins of Lycia, Pamphylia and Pisida in the British Museum, Londra 1879, X, pp. CIX, 252, n. 4, tav. XXXIX, 2 (età di Caracalla). ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...