L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] procedeva in elevato. I tempi della costruzione sono comunque brevissimi, anche per architetture imponenti, come nel caso delle Terme di Caracalla, a Roma, per le quali si è potuto appurare che il lavoro del cantiere durò dai cinque ai sei anni ...
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SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] Museo Naz. Romano, raffigurato giovanissimo con lunghi riccioli e corona radiata, di cui restano i fori. Nelle monete di Caracalla il S. radiato, nudo, con clamide svolazzante, tiene nella sinistra il globo, alzando la destra nel gesto magico proprio ...
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RAETIA
G. C. Susini
Provincia romana. - Con questo nome (e almeno sino a tutto il I sec. d. C. col nome di R. et Vindelicia) si designò in età romana il territorio a settentrione delle Alpi Centrali [...] del 6-9 d. C., alle operazioni della guerra civile del 69 d. C., e più direttamente alle campagne di Caracalla contro gli Alamanni, nel 213 d. C. Gli episodî più importanti delle guerre contro le popolazioni transdanubiane si ebbero sotto Costanzo ...
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RHEA (῾Ρέα, omerico ῾Ρείη; Rhea)
A. Bisi
Divinità del più antico ciclo cosmologico e mitologico ellenico, figlia di Urano e di Gea, moglie di Kronos, madre di Zeus, Posidone, Ade, Hera, Hestia, Demetra, [...] Apamea e Laodicea (III sec. d. C.) R. appare con Zeus fanciullo, circondata dai Coribanti; in un altro esemplare di Caracalla R. è la giovane donna inginocchiata che solleva il bambino con le due mani, mentre un dio montano (forse la personificazione ...
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TANIT
A. Brelich
Vocalizzazione convenzionale del semitico Tnt, nome della grande dea dei Fenici occidentali (Cartagine), venerata anche sotto il nome T. Pene Ba῾al ("T., volto di Ba῾al") e insieme, [...] - ci è nota solo dall'epoca romana. I documenti più noti di questo tipo sono le monete di Settimio Severo e di Caracalla che, con esplicito riferimento a Cartagine, raffigurano la dea seduta su un leone in corsa, vicino al quale dal terreno roccioso ...
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GHERIAT el-GHARBIA
A. Di Vita
Località del predeserto tripolitano a circa 340 km da Tripoli, ove sorse uno dei tre grandi forti che costituirono, da Settimio Severo in poi, la protezione più meridionale [...] bende. Non si è forse lontani dal vero intendendo le due aquile come ipostasi di Settimio Severo e Caracalla, imperatores invicti e fondatori della fortezza, in onore dei quali alcuni personaggi sacrificavano.
Questa porta pretoriana, a differenza ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (da Costantino a Gregorio VII)
F. Guidobaldi
ROMA Città capitale d'Italia e sede del papato, situata nel Lazio, sulle rive del Tevere, a km 23 ca. dal mar Tirreno.
Storia, [...] basiliche circiformi e quelle a cinque navate (Brandenburg, 1992b), le terme sul Quirinale, il calidarium aggiunto alle terme di Caracalla e quella parte del palazzo sessoriano un tempo indicata come tempio di Minerva Medica o come ninfeo degli horti ...
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Vedi THURII dell'anno: 1966 - 1997
THURII (Θουϕία, Θούριον, Thurium e più spesso Θούριοι, Thurii)
P. Zancani Montuoro
Colonia della Magna Grecia, fondata subito dopo la metà del V sec. a. C. nella piana [...] e fu municipio dalla guerra sociale in poi. Nel IlI sec. d. C. era spopolata, ma è ancora menzionata nell'età di Caracalla e poi nel VI secolo.
Erodoto scrisse proprio a Th. almeno parte delle sue storie, mentre è malsicuro che ne sia stato cittadino ...
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Vedi FILIPPI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FILIPPI (Φίλιπποι, Philippi)
L. Vlad Borrelli
Antica città della Tracia ribattezzata da Filippo II nel 357-6 a. C., situata sulle pendici settentrionali del [...] Fra le sculture, oltre quelle appartenenti all'alzato dei templi del Foro, sono degne di nota una colossale testa di Caracalla e un ritratto forse di Teodosio o Graziano. Ritrovati poi numerosi rilievi attestanti culti ad Artemide, Bendis ed altre ...
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VIRTUS
¿ W. Koehler
V. rappresenta la somma di quelle doti virili che portarono alla grandezza di Roma. Essa è perfecta et ad summum perducta natura (Cic., Leg., i, 8, 25); rende l'uomo simile agli [...] 186); M. Aurelio 1047 (1000); 1249 (1004); Commodo 41 (965); 160 (966); 242 (955); Sett. Severo 24 (571); 146 (763); 788 (538); Caracalla 112 (464); 155 (105); 466 (673); Sev. Alessandro 90 (363); 220 (579); 627 (592); Gordiano III 95 (404); 327 (395 ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...