PRASSITELE (Πραξιτέλης, Praxitĕles)
Carlo Albizzati
Si contano sei scultori greci di questo nome.
1. Ateniese, del demo di Eiresidai, come i suoi discendenti, padre di Cefisodoto seniore, avo dell'omonimo [...] anche dai ritocchi di restauratori moderni. L'identificazione è sicura, perché documentata da monete di bronzo emesse nella città sotto Caracalla: la riconobbe per il primo E. Falconet verso il 1780. La dea sembra immaginata nell'atto di terminare un ...
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OSTIA (A. T., 24-25-26 bis)
Guido CALZA
Giovanni COLASANTI
Borgata nel comune di Roma, posta a 7 m. s. m.; il centro attuale sorse nella prima metà del secolo IX sulla riva sinistra del Tevere all'estremità [...] degl'imperatori verso la città di Ostia continuarono sotto gli Antonini e sotto i Severi (l'ampliamento del teatro è di Caracalla, e al principio del sec. III risale la costruzione dell'Augusteum). L'imperatore Tacito costruì a Ostia un foro che ...
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Con tal nome, di origine e di radice oscure, e che compare solo col sec. XIII, s'intende generalmente ogni gemma lavorata in rilievo; più propriamente il nome è applicato a quei lavori in cui si utilizzano [...] al 1000 si utilizzarono, con i medesimi accorgimenti, i cammei imperiali, ed è tipico, a questo proposito, l'esempio del Caracalla inciso in acquamarina, che fu trasformato in S. Pietro e incastrato nella coperta di un evangeliario del sec. XI (v ...
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I Greci denominavano questo elemento "epistilio" (ἐπί "sopra" e στῦλος "colonna"). Architrave è l'elemento rigido (pietra da taglio), o elastico (legno, ferro, cemento armato), che si dispone orizzontalmente [...] a Sunamein); così pure grande sviluppo hanno certe originali cornici architravate nell'Africa Romana (esempio nell'arco di Caracalla a Tebessa). Nella grande libertà interpretativa dell'arte romana, le proporzioni dell'architrave, il valore degli ...
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MAROCCO (XXII, p. 388; App. I, p. 825)
Giuseppe MORANDINI
Massimo BRUZIO
Ettore ANCHIERI
Romeo BERNOTTI
Raymond THOUVENOT
Popolazione (XXII, p. 392; App. I, p. 825). - Secondo il censimento del 1947 [...] , Banasa ha peraltro restituito dei documenti più importanti: quattro diplomi militari, tre tavole di patronato, due lettere di Caracalla, di cui una accordante una rimessa di imposte.
Thamusida, alla foce del Sebou, era città importante ma di ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] diviene via via meno attrattiva.
Un passo decisivo in questo senso è rappresentato dalla Constitutio Antoniniana, tramite la quale Caracalla concede, nel 212, la cittadinanza a tutti i liberi cittadini all’interno dell’Impero romano. In ogni caso ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] donde le "Grottesche"), del Laocoonte (1506), della statua del Nilo (1512), delle sculture farnesiane negli scavi delle Terme di Caracalla (1546-47), della Chimera di Arezzo (1553), dell'Arringatore del Trasimeno (1566) ecc. Ricerche su larga scala e ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] contraltare ideologico al dilagare dello sfarzo e del gusto orientale (profumi, vesti) favorito dagli stessi imperatori come Caracalla, che si compiacciono di abbinarli ai prodotti delle industrie romane7.
Stanti queste premesse, è facile disegnare ...
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Vedi LISIPPO dell'anno: 1961 - 1995
LISIΡΡΟ (v. vol. IV, p. 654)
P. Moreno
Prima di esporre le acquisizioni dovute alla ricerca successiva, vanno segnalate alcune inesattezze οοηίεημίε nella precedente [...] nel 372. Non molto più tardo deve essere lo Zeus di Sicione, noto da una moneta coniata nella città al tempo di Caracalla: esso si ispirava allo Zeus Brontàios eretto da Leochares a Megalopoli nel 371, di cui conosciamo a Roma le riproduzioni come ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] Senato fin dal tempo della guerra annibalica e degli imperatori durante i due primi secoli dell'Impero; quando, al tempo di Caracalla, per la scadente lega dell'argento l'operazione non fu più redditizia, venne limitata solo a quelle d'oro. Più che ...
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caracalla1
caracalla1 s. f. [dal lat. tardo caracalla]. – In epoca romana, tipo di veste gallica, costituita da un lungo mantello con cappuccio. Da essa ebbe il soprannome di Caracalla l’imperatore M. Aurelio Antonino (186-217).
caracalla2
caracalla2 s. m. [dallo spagn. caracol «chiocciola, lumaca», per la carena dei fiori vistosamente contorta], invar. – Specie di fagiolo (Phaseolus caracalla) perenne, dell’America, coltivato per i fiori grandi, gialli, profumati...