emoagglutinina
Sostanza che determina l’agglutinazione dei globuli rossi. Tra le più note e. sono gli anticorpi antieritrocitari (per es., le α e β agglutinine), le agglutinine da freddo (anticorpi di [...] di superficie di alcuni virus (mixovirus e paramixovirus). La produzione di anticorpi contro le glicoproteine componenti il capside di certi virus protegge dall’infezione virale. Gli studi hanno evidenziato che tali variazioni sono causate da ...
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mimivirus
Mauro Capocci
Genere di virus, di recente scoperta, che ha posto interessanti quesiti sulla definizione e sull’origine della vita biologica. L’unica specie nota è stata rinvenuta nel 1992 [...] alcuni caratteri, il virus ‘imita’ microrganismi (mimicking microbes virus). Esso è infatti il più grande finora noto, con un capside (il rivestimento esterno) di forma esagonale dal diametro di ca. 400 nm, mentre i normali virus sono solitamente ben ...
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In patologia, agglutinazione in senso stretto dei globuli rossi, in senso lato di elementi morfologici del sangue. L’e. può essere indotta da particolari anticorpi, come le emoagglutinine, di cui le più [...] di superficie di alcuni virus (mixovirus e paramixovirus). La produzione di anticorpi contro le glicoproteine componenti il capside di certi virus protegge dall’infezione virale. Gli studi hanno evidenziato che tali variazioni sono causate da ...
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Lentivirus
Virus della famiglia dei Retrovirus, caratterizzato da un lungo periodo di incubazione negli organismi infettati e da meccanismi patogenetici diversi da tutti gli altri virus. I L., di cui [...] le proteine del core virale, il gene pol per l’enzima trascrittasi inversa e il gene env per le proteine del capside. I L. sono tra i virus maggiormente utilizzati nelle tecniche di terapia genica, ossia per l’inserzione di materiale genetico esterno ...
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antivirale
Paolo Tucci
Farmaco in grado di impedire la replicazione di un virus senza interferire con le funzioni della cellula ospite. Gli a. sono utilizzati nelle infezioni da virus respiratori, da [...] sono attivi contro i virus influenzali di tipo A. Il loro meccanismo d’azione consiste nell’inibire la demolizione del capside del virus (una fase del processo di replicazione del virus) all’interno della cellula ospite, attraverso il blocco della ...
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Nome generico di processi patologici a carico del fegato, causati da vari agenti eziologici in grado di indurre diverse alterazioni anatomiche. Si distinguono forme di origine virale ( e. acute e croniche), [...] Dane) è costituito da una parte centrale, indicata con il termine inglese core, costituita da DNA, e un capside superficiale, surface. Sono stati riconosciuti due distinti antigeni legati a questa particella, uno centrale definito HBcAg (hepatitis B ...
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RETROVIRUS
Ferdinando Dianzani
I r. costituiscono una famiglia di virus (Retroviridae) estremamente diffusa in natura e in grado di infettare praticamente tutti i vertebrati e, forse, anche animali [...] tRNA (derivato dalla cellula ospite) che ha la funzione di agire da innesco (primer) per la trascrittasi inversa. Il capside è avvolto da un involucro, costituito da una proteina di matrice addossata all'interno di un doppio strato lipidico nel quale ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] molecola circolare di DNA a doppia elica, o cromosoma, del peso molecolare di 1,3×108 dalton. Essa è circondata da un capside proteico a struttura icosaedrica di circa 125 nm di lunghezza e 81 nm di larghezza (un icosaedro è un poliedro regolare con ...
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virus adenoassociato
Piccolo virus a DNA a singolo filamento usato in terapia genica come vettore virale. I virus adenoassociati (AAV) richiedono funzioni ausiliarie cellulari per la loro replicazione [...] (rep e cap), che codificano, rispettivamente, proteine coinvolte nella replicazione (Rep) e nell’assemblaggio del capside virale (Cap). I vettori adenoassociati contengono unicamente le sequenze ITR terminali (165 nucleotidi) che fiancheggiano il ...
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cromosoma
Struttura a forma bastoncellare costituita da DNA e proteine basiche deputata alla trasmissione dell’informazione genetica. Numero, forma e grandezza dei cromosomi sono costanti e caratteristici [...] in termini di dimensioni e tipo di acido nucleico e il loro genoma è racchiuso in un involucro proteico, definito capside. Infine, il cromosoma eucariotico, e perciò anche quello umano, è un complesso nucleoproteico, cioè un insieme di DNA e di ...
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capside
s. m. [dall’ingl. capsid, der. del lat. capsa «cassa», col suff. -id «-ide1»]. – In virologia, l’involucro del virione, cioè della particella virale, costituito da un numero fisso e limitato di molecole proteiche ordinate secondo particolari...