VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , mediatrice la curia romana, si acuì e preparò nuove grandi conflagrazioni. L'Italia era la meta, Venezia il caproespiatorio, spogliata, dopo la conclusione della Lega di Cambrai (1509), di ogni possesso di terraferma. Dal terribile collasso, che ...
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René. Critico letterario e antropologo francese (Avignone 1923 - Stanford 2015). Intellettuale "irregolare della cultura", si diplomò nel 1947 archivista-paleografo medievale all'École des chartes di Parigi [...] suo pensiero, la logica arcaica del sacrificio venne trascesa solo con il cristianesimo, laddove Cristo assume il ruolo di "caproespiatorio". Tra le sue opere più recenti: Le sacrifice (2003, trad. it. 2004); Les origines de la culture (2004); con ...
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CHIGI, Sigismondo
Antonio Fiori
Nacque a Roma il 15 marzo 1736 dal principe Agostino e da Giulia Augusta Albani. Nel 1747 entrò come convittore nel collegio Tolomei di Siena, il celebre "seminarium [...] conoscenza delle "segrete cose" del conclave avrebbe potuto scrivere certi particolari, ma il Sacro Collegio trovò un caproespiatorio nell'abate fiorentino Gaetano Sertor, che fu esiliato. A questo il dramma è stato generalmente attribuito anche in ...
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Pennac, Daniel
Anna Maria Scaiola
Fabbricante di bizzarri intrecci
Dopo aver vissuto in Africa e in Asia, il francese Daniel Pennac ha pubblicato dal 1985 al 1995 una serie di romanzi di straordinario [...] , 1988). Benché innocente Benjamin è puntualmente sospettato di misfatti non commessi. Come professione svolge, infatti, quella di caproespiatorio, una persona su cui la società, le istituzioni o i singoli individui scaricano le proprie colpe.
Nel ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] di C. Alvaro), si smaschera dunque il mitema dell'infanticidio come tipica proiezione dell'aggressività verso un caproespiatorio femminile, corrispondente all'immagine convenzionale della virago. La Medea wolfiana è invece una donna legata al sapere ...
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Fiedler, Leslie Aaron
Valerio Massimo De Angelis
Critico letterario statunitense, nato a Newark (New Jersey) l'8 marzo 1917. L'appartenenza alla minoranza ebraica e la militanza nel movimento comunista, [...] mito americano: la presunta innocenza del 'Nuovo Adamo', che ne dovrebbe giustificare le azioni più distruttive; la riduzione a caproespiatorio della figura dell'ebreo; la costruzione di un'identità maschile che sfugge al dialogo con la donna e si ...
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RINSER, Luise
P. Ch.
Scrittrice, nata a Pitzling (Alta Baviera) il 30 aprile 1911. Figlia di ricchi agricoltori, cresciuta in ambiente cattolico, studiò psicologia e pedagogia all'università di Monaco, [...] aveva già dato corpo nei romanzi Daniela (1953. trad. it., Milano 1957) e Der sündenbock (1955; trad. it. Il caproespiatorio, Torino 1958). A parte la raccolta di novelle Ein Bündel weisser Narzissen (1956) resta da menzionare, a conclusione, Der ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] eliminare un ostacolo dalla via del riformismo ma un espediente di comodo per tenere buona l'opinione pubblica offrendole un caproespiatorio.
Da Roma il G. si spostò a Napoli avvertendo a lungo il senso della "umiliazione" subita (così diceva in una ...
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capro
s. m. [lat. caper -pri]. – 1. Il maschio della capra domestica, detto più comunem. becco; nell’uso poet. anche il capriolo: Saltar veggendo i c. snelli e i cervi (T. Tasso). 2. C. espiatorio: in senso proprio (anche, meno com., c. emissario),...