Uzzo, Grotta dell’ Grotta situata sulla costa occidentale del Golfo di Castellammare nella piccola baia omonima, 10 km a SE di San Vito lo Capo, in prov. di Trapani. Presenta 6 m di deposito antropico, [...] litici consistono in elementi geometrici, bulini e grattatoi; i resti di animali appartengono in prevalenza a cervi, cinghiali e caprioli, ma sono abbondanti anche i prodotti marini; i resti vegetali sono rappresentati da quercia, olivo e vite, già ...
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Istituito nel 1993, si estende nelle province di Firenze, Arezzo e Forlì-Cesena, e copre una superficie di 360 km2. Situato nell’Appennino Tosco-Emiliano, comprende i boschi e le foreste più estesi e meglio [...] due ettari i principali ambienti dell’Appennino Romagnolo. La presenza del lupo e dell’aquila reale, nonché di consistenti popolazioni di cervi, daini e caprioli, è testimonianza di un ecosistema in via di assestamento e di progressivo riequilibrio. ...
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MILLICO, Vito Giuseppe (detto il Moscovita). – Nacque a Terlizzi (presso Bari) il 19 genn. 1737 da Francesco e Angela Domenica Di Chirico. Non ci sono giunte notizie relative all’infanzia e alla giovinezza [...] prepuberale. Secondo quanto il M. stesso ricorda nella prefazione a La pietà d’amore (Napoli 1782)
Leonella Grasso Caprioli
, lasciò la famiglia in gioventù per trasferirsi a Napoli, dove ricevette una regolare istruzione musicale presso uno dei ...
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Genere di Cervi telemetacarpali assunto come tipo della sottofamiglia Capreolinae Pocock 1910. I caratteri della sottofamiglia sono i seguenti: altezza di spalla da 87 a 75 cm.; corporatura leggiera; muso [...] Generalmente partoriscono 2 piccoli, capaci di seguire ovunque la madre dopo 10 giorni circa, e maturi a 14 mesi. I caprioli, con 14 specie e sottospecie vivono nell'Europa centrale e meridionale, nella Gran Bretagna e Scandinavia e si diffondono in ...
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DEL GAIZO, Luigi
Nicola De Ianni
Nacque a Napoli il 9 febbr. 1881 da Vincenzo e da Maria Polella. I nonni paterni erano stati tra le vittime della repressione borbonica seguita ai moti del '48.
Il padre [...] Santarsiero per la somma di 780.000 lire (pari al 19,5%), ed ancora l'industriale Gianserico Granata ed il banchiere Caprioli con 160.000 lire in contanti ognuno (4%). Nel consiglio di amministrazione, in cui il D. svolgerà funzioni di amministratore ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] gli animali da caccia sono distinti in due categorie: doulces e puans. I primi sono il cervo, l'alce, il daino, il capriolo e la lepre, che corrispondono alla selvaggina nobile; gli altri sono il cinghiale, il lupo, la volpe, il tasso e il gatto ...
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Spazio teatrale in cui si eseguono musiche, canzoni, numeri di varietà, specialmente di tipo satirico, e anche il genere stesso di spettacolo. Pur riprendendo la tradizione (15° sec.) delle taverne in [...] Zurigo (celebre il Cabaret Voltaire).
In Italia esperienze di teatro-c., come espressione del teatro d’avanguardia, sono state il Teatro dei Gobbi fondato nel 1951 da F. Valeri, V. Caprioli e A. Bonucci, Zelig, fondato nel 1986 da P. Rossi, e altri. ...
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CASTLE Città dell'Inghilterra (contea di Durham), situata presso un ramo della ferrovia del NE., sulla riva sinistra del fiume Tees. Nel 1926 aveva 4737 abitanti. Possiede un importante museo: il museo [...] e tre opere del Goya. Tra i quadri italiani, meno numerosi e meno importanti, sono un ritratto fatto da Domenico Caprioli, un frammento di predella attribuito al Sassetta, e alcune altre opere di maestri più recenti. Inoltre vi sono dipinti notevoli ...
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VIVARIO (Vivarium; ζωγρεῖον, ϑηριοτροϕεῖον)
Con questa parola che, all'età di Augusto, sostituì l'antico nome di leporarium (originariamente "allevamento di lepri", ma poi usata con più larga accezione), [...] sufficiente, badava alla riproduzione e, eventualmente, alla vendita degli animali: per lo più daini, gazzelle, cervi, caprioli, cinghiali, onagri, selvaggina di cui i Romani erano ghiotti. In speciali recinti si tenevano lepri (leporarium), ghiri ...
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MINCUCCI, Antonio
Andrea Labardi
MINCUCCI, Antonio. – Conosciuto anche come Antonio da Pratovecchio, nacque a Pratovecchio (ora in provincia di Arezzo) intorno al 1380 da Marco e da Antonia dei Geri. [...] del locale Studium circa la corretta lezione di un passo del Digestum novum che egli dimostrò ricorrendo alla Littera Fiorentina (cfr. Caprioli, p. 75).
Solo nel 1424, il 21 agosto, il M. sostenne a Bologna l’esame privato per il conseguimento del ...
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