Struttura portante per coperture a falde inclinate, detta anche incavallatura. Introdotte dai Greci, le c. furono ampiamente usate dai Romani, e sensibilmente riprese nel Rinascimento e ancora nel 19° secolo. Le c. sono di regola disposte, lungo l’asse della copertura, in piani verticali a interassi variabili normalmente tra i 3 e i 7 m, secondo le caratteristiche della struttura secondaria che si ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] a Roma solo a partire dal VI secolo e poco noti in Nord Africa. La copertura era generalmente lignea in età paleocristiana, con capriata a vista o nascosta da un soffitto piano; a partire dal V secolo si diffuse anche la copertura a volta, mentre la ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] permise il ritorno a sistemi di maggiore larghezza (per es., S. Vincenzo in Prato a Milano, dove la copertura a capriate, pur rinnovata, dovrebbe rispecchiare l'antica, su una larghezza della navata mediana di m 10 ca.). Nei monumenti attribuibili in ...
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LUCERNA
P. Castellani
(ted. Luzern; Luceria, Luciaria nei docc. medievali)
Città della Svizzera centrale, capoluogo dell'omonimo cantone, L. sorge all'estremità occidentale del lago dei Quattro Cantoni, [...] di fondazione, che si elevava sul pelo dell'acqua soltanto per m. 2,50, ed era coperto da una struttura a doppia capriata in legno. Come per gli altri ponti lignei coperti di L., i timpani delle campate erano decorati con pannelli dipinti con storie ...
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MAIORCA, Regno di
M. Durliat
(catalano Mallorca; Maiorica, Maiolica nei docc. medievali)
Il regno di M., costituito dalle isole Baleari, dalle contee del Rossiglione e della Cerdagna e dalla signoria [...] da un impianto a navata unica, ampliata da cappelle laterali aperte tra i contrafforti e coperta da una capriata apparente sorretta da archi-diaframma in muratura; il capocroce è di norma poligonale. Tale partito architettonico venne adottato ...
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TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] desunte da modelli romani e laziali - archi ribassati sopra gli architravi, arcone centrale con coronamento rettilineo, tetto a capriata -, che in origine presentava sulla trabeazione una serie di archi ogivali e una copertura con volte a crociera ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] da mura e diviso in tre navate da due file di 22 colonne corinzie; la navata centrale, più ampia e coperta con capriate e cassettonato ligneo, è conclusa alle estremità da due ampie absidi ed emerge al di sopra delle falde del tetto delle navate ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] . A Sabratha e a Leptis Magna si trovano perciò esempi di b. a sviluppo longitudinale, coperta a volta o a capriate, con abside a O soprelevata e santuario distinto gravitante verso la navata centrale e contornato da cancelli. Nel periodo della ...
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SOFFITTO
C. Bolgia
S.S. Blair
Il termine s. designa propriamente la parte inferiore di un solaio, ma viene comunemente adoperato anche per indicare quello che tecnicamente si dovrebbe definire controsoffitto, [...] il s. piano. Non è improbabile che in origine le basiliche fossero generalmente munite di analoghe soffittature per schermare le capriate e che solo con il deperimento del legname si siano abolite e si sia adottata la pratica di decorare l'intradosso ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] primo il S. Roberto Bellarmino (1931-1933) recupera dal romanico la facciata a capanna porticata in laterizi e la navata a capriata, ma le coniuga con un tiburio e una zona absidale in cemento; del secondo, prolifico progettista di chiese romane, si ...
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capriata
caprïata s. f. [der. di capra, come nome di sostegni varî; cfr. anche capria]. – Struttura portante per coperture (generalm. di capannoni, in passato di chiese), di forma triangolare, in legno, ferro o cemento armato, il cui tipo...
capra
s. f. [lat. capra]. – 1. a. Ruminante appartenente alla famiglia bovidi, sottofamiglia caprini, il cui addomesticamento risale al periodo preistorico. Nell’uso com. il nome è riferito in partic. alla capra domestica, mentre in zoologia...