CARPENTERIA
G. Coppola
Tecnica della lavorazione e dell'assemblaggio degli elementi che compongono le strutture in legno occorrenti alla costruzione. Il termine include l'insieme di tutte le ossature [...] , L'Architecte, 1927, pp. 1-27; H. Phleps, Mittelalterliche Gerüstbauten, Die Denkmalpflege 32, 1930, pp. 111-116; A. Giannelli, s.v. Capriata, in EI, VIII, 1930, pp. 907-908; id., s.v. Carpenteria, ivi, IX, 1931, pp. 136-140; W.B. Douglas, Carpentry ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] a Roma solo a partire dal VI secolo e poco noti in Nord Africa. La copertura era generalmente lignea in età paleocristiana, con capriata a vista o nascosta da un soffitto piano; a partire dal V secolo si diffuse anche la copertura a volta, mentre la ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] permise il ritorno a sistemi di maggiore larghezza (per es., S. Vincenzo in Prato a Milano, dove la copertura a capriate, pur rinnovata, dovrebbe rispecchiare l'antica, su una larghezza della navata mediana di m 10 ca.). Nei monumenti attribuibili in ...
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TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] desunte da modelli romani e laziali - archi ribassati sopra gli architravi, arcone centrale con coronamento rettilineo, tetto a capriata -, che in origine presentava sulla trabeazione una serie di archi ogivali e una copertura con volte a crociera ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] da mura e diviso in tre navate da due file di 22 colonne corinzie; la navata centrale, più ampia e coperta con capriate e cassettonato ligneo, è conclusa alle estremità da due ampie absidi ed emerge al di sopra delle falde del tetto delle navate ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] . A Sabratha e a Leptis Magna si trovano perciò esempi di b. a sviluppo longitudinale, coperta a volta o a capriate, con abside a O soprelevata e santuario distinto gravitante verso la navata centrale e contornato da cancelli. Nel periodo della ...
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LEGNO (ξύλον, lignum - prodotto naturale, cioè la parte legnosa della pianta; ὕλη, materies - il l. considerato in rapporto al suo impiego: industriale, domestico, artistico)
G. Bermond Montanari
L. [...] in legname del tetto ove i terminali delle travi in aggetto sono ricurvi come medaglioni. Nella Frigia era invalso l'uso di capriate in l. come si osserva per analogia nella facciata scolpita nella roccia e conosciuta sotto il nome di Tomba di Mida ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] quali, a partire dalla longarina di colmo e nel punto in cui i logaroni stessi poggiano sui gradini della capriata, vengono sistemati corti arcarecci; questi ultimi, seguendo la gradinata formata dalla sommità di pilastrini e monaci, possono dare ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] . Nei c. si celebravano alcuni giorni di festa particolari per il compimento di una volta o la messa in opera di una capriata o di una campana, ma soprattutto si festeggiava la posa della prima pietra o la consacrazione della chiesa con l'offerta di ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] che terminano a testa di serpente. Le più recenti sono vistosamente decorate da manici fissi foggiati a forma di due capri sdraiati (per esempio quelle di Czéke-Cejkow in Slovacchia). Unica nel suo genere la variante proveniente dalla tomba di Hoby ...
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capriata
caprïata s. f. [der. di capra, come nome di sostegni varî; cfr. anche capria]. – Struttura portante per coperture (generalm. di capannoni, in passato di chiese), di forma triangolare, in legno, ferro o cemento armato, il cui tipo...
capra
s. f. [lat. capra]. – 1. a. Ruminante appartenente alla famiglia bovidi, sottofamiglia caprini, il cui addomesticamento risale al periodo preistorico. Nell’uso com. il nome è riferito in partic. alla capra domestica, mentre in zoologia...