Cardinale (Valentano 1520 - Roma 1589); figlio primogenito di Pier Luigi. Vescovo di Parma, Avignone e Tours, fu elevato alla dignità cardinalizia a quattordici anni. Gran mecenate, protesse fra gli altri [...] A. Caro, P. Giovio, G. Della Casa, P. Bembo, G. Vasari; fece costruire la chiesa del Gesù in Roma e la villa in Caprarola. Ebbe parte importante nella preparazione del Concilio di Trento. ...
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Pittore (Codemondo, Reggio nell'Emilia, 1550 circa - Roma 1578), allievo di Lelio Orsi. Venne a Roma ove dipinse interpretando in un suo stile pieno di vivacità e di gusto le composite tendenze del manierismo [...] tosco-romano. Numerosi suoi affreschi in S. Caterina de' Funari, nell'Oratorio del Gonfalone, in Vaticano e nel palazzo Farnese di Caprarola. ...
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DI BIANCHI (de Bianchi, Bianchi), Giovanni Battista
Christina Riebesell
Nacque da Ambrogio nel 1520 (?) a Saltrio (Varese). Non si conosce nulla sulla sua giovinezza e sulla sua formazione. Come risulta [...] nel 1577. Al pari di questo, ebbe casa in via Giulia, nei pressi di ponte Sisto.
Nell'agosto del 1579 completò per Caprarola un'antica statua, oggi perduta, di Leda, del tipo della Leda di Timoteo, che venne utilizzata come statua di fontana. Fulvio ...
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FORNOVO, Giovanni Battista
Bruno Adorni
Nacque a Parma il 2 dic. 1530 da Giovanni Antonio, intagliatore, allievo di M.A. Zucchi, e Caterina. Fu battezzato due giorni dopo avendo come padrino il canonico [...] G.B. F., in L'Architettura cronache e storia, settembre 1969, pp. 322-341; L.W. Partridge, Vignola and the villa Farnese at Caprarola I, in The Art Bulletin, LII (1970), pp. 82 n. 3, 87 n. 46; B. Adorni, L'architettura farnesiana a Parma 1545-1630 ...
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Architetto (Roma 1570 - ivi 1655). Figlio di Adriano (m. 1597), architetto e pittore di Norcia, a Roma dal 1550 circa, R. si formò presso D. Fontana, rimanendo poi fedele a schemi manieristici di matrice [...] (S. Giovanni in Laterano, capp. Colonna, 1606-11); nel 1620 iniziò la chiesa di S. Teresa degli Scalzi a Caprarola. Dopo aver lavorato prevalentemente al nord (Bologna, S. Lucia dei Gesuiti, 1623; Parma, copertura dell'Annunziata, 1634-36), nel ...
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Pittore e incisore (Firenze 1555 - Roma 1630). Si formò a Firenze con Santi di Tito e poi con G. Stradano (col quale collaborò in Palazzo Vecchio sotto la direzione di G. Vasari), che esercitò su T. un'influenza [...] lateranense) e in dimore private (palazzo Pallavicini Rospigliosi, palazzo del Quirinale, Villa d'Este a Tivoli, palazzo Farnese a Caprarola). Fecondo incisore, eseguì numerose serie di acqueforti, privilegiando scene di caccia e di battaglie. ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] di Loreto in Roma, in Quaderni d. Istit. di storia dell'architettura, 1968, nn. 79-84, pp. 1-40; Id., Sul giardino grande di Caprarola, ibid., 1969, nn. 91-96, pp. 3-46; Id., Nuovi documenti e qualche ipotesi su G. D., in Palladio, XX (1970), pp. 1 ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] schema pseudocentrale dovuto all'adozione dell'ellisse in luogo del cerchio. Il card. Alessandro Farnese commissionò al V. il palazzo di Caprarola (1559-64) e la chiesa del Gesù a Roma. Nel primo lo schema pentagonale della pianta è del Sangallo; ma ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] ), Firenze 1931, pp. XXIX, XLIV, 42, 189, 237 s., 287 ss., 341, 350, 511; C. Totonelli, Il cardinal A. F. e Caprarola, in Aurea Parma, XXIII (1939), pp. 143-146; M. Antonelli, Memorie farnesiane a Montefiascone, in Arch. della Deput. romana di storia ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] il papa la riconciliazione e la ottenne a buon mercato. Il F. perdonò il governatore di Roma che andò a chiedergli scusa a Caprarola davanti a una gran folla, e il papa perdonò il F. che gliela chiese a sua volta in concistoro.
Fu una riconciliazione ...
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