GIARDONI (Gardoni), Francesco (Giovanni Francesco, Gianfrancesco)
Laura Possanzini
Figlio di Filippo, il G. nacque a Roma nel 1692. La sua formazione avvenne tra il 1703 e il 1708 presso la bottega [...] per S. Pietro, i torchi per la Zecca, le vesti per i quattro angeli di S. Maria Maggiore, gli angeli per il frontale della cappella Aldrovandi a Bologna. Morì a Roma il 12 luglio 1764 (Bulgari, p. 530).
Giuseppe, figlio del G., nacque a Roma nel 1720 ...
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GIUSTI, Alessandro
Cecilia Mazzetti di Pietralata
Nacque a Roma nel 1715. Secondo le fonti (de Machado) si formò alla scuola del pittore Sebastiano Conca e dello scultore Giovanni Battista Maini. Si [...] a lavorare e a sovrintendere alla realizzazione dei retabli della chiesa fino al 1789, data della Sacra Famiglia per l'altare della cappella omonima.
L'opera del G. continuò a fare scuola anche dopo il sopravvenire della cecità, e la sua lezione fu ...
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CASELLA
Graziella Colmuto Zanella
Famiglia di artisti originari di Carona (presso Lugano) ed attivi in tutta l'Italia da Torino a Palermo. Di essa si registrano qui i componenti operosi a Genova tra [...] Principe (villa Doria a Fassolo). Sonoregistrati dall'Alizeri (1875, pp. 70, 216)come opera sua i due sepolcri marmorei della cappella di S. Giacinto sul lato. destro del presbiterio in S. Maria di Castello, eseguiti nel 1604(come ricorda la lapide ...
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LEONARDO di Simone
Manuela Gianandrea
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo maestro vetraio, tra i più attivi e richiesti della Toscana del tardo Trecento. La prima opera documentata [...] San Miniato" e infine in "Sancta Crocie" (Mazzei, pp. 388 s.).
Riguardo alla "certosa" del Galluzzo, è ancora presente nella cappella di S. Maria una monofora con immagini di Santi attribuita a Niccolò di Pietro Gerini e datata intorno agli anni 1390 ...
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FASANO, Tommaso
Gemma Cautela
Non si conoscono gli estremi biografici del F., che fu allievo a Napoli di L. Giordano ed allestitore di scenografie effimere per apparati sacri (De Dominici, 1743, III, [...] mano del Fasano. Al pittore napoletano sono assegnati anche l'affresco con La Madonna del Rosario, dipinto sulla volta dell'omonima cappella, e le due tele raffiguranti La Madonna del Rosario con i ss. Francesco e Domenico e S. Michele mette in fuga ...
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CASTIGLIONE (de Castellano, de Castillione, de Castellione), Niccolò
Helena Kozakiewicz
Ricordato nelle fonti anche come "Nicolaus Italus","Nicolaus Florentinus",nacque probabilmente nel 1485-90 in [...] fu assai importante e che esso andò crescendo col tempo. Col Berrecci, dopo che nel 1531 furono terminati i lavori nella cappella Jagellonica, lavorò anche alla ricostruzione del castello reale di Wawel, sempre a Cracovia, dopo l'incendio del 1536. A ...
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CIBURRI, Ottaviano
Francesco F. Mancini
Figlio dei pittore perugino Polidoro di Stefano di Polidoro, se ne ignorano le date di nascita e di mòrte, né è possibile identificarne le opere. Stimato pittore, [...] "per impannate et arme di papa Pio IV fatte in Palazzo", e con 3 scudi per il completamento delle parti decorative della cappella di S. Giovanni del Cambio (Degli Azzi).
Nel 1560, di nuovo camerlengo, ottiene 21 ducati "per mandato delli 13 di agosto ...
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CHERUBINI (Cherubin, Serafin, Seraphim, Kheräbin), Giovanni Battista
Annedore Dedekind
Non è conosciuta l'esatta provenienza di questo stuccatore italiano operoso in Stiria nella seconda metà del sec. [...] di Mattia Camin. Al più tardi nel 1656, risiedeva a Judenburg dove eseguì gli stucchi della prima e terza cappella di sinistra della chiesa dei gesuiti (oggi Festhalle). Essi presentano forme più severe e maggiore plasticità rispetto alle decorazioni ...
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Scultore e architetto (Porlezza 1485 circa - Genova 1555). Dal 1513 attivo a Genova, lavorò quindi a Cremona (sarcofago dei ss. Pietro e Marcellino in S. Tommaso) e dal 1524 al 1528 fu architetto del duomo [...] di Milano. Di nuovo a Genova (1531), con varî aiuti eseguì una serie di opere (ciborio e altare della cappella di S. Giovanni Battista nel duomo, due statue per il palazzo S. Giorgio, ecc.), instaurando un barocchismo tra lombardo e michelangiolesco. ...
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Casata di pittori torinesi (secc. 14º-16º). Pietro è il primo di cui si abbia notizia (1349-60). Suo figlio Giovanni I affrescò per Ludovico d'Acacia le finestre del castello di Torino (1360 e 1403). Giacomo [...] I (m. 1453) eseguì a Pinerolo gli affreschi nel palazzo di Ludovico, e dipinse a tempera la cappella del castello di Thonon. A lui appartengono gli affreschi in S. Antonio a Ranverso (coro a sinistra, e altri) e nel S. Pietro di Pianezza. In tali ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappella2
cappèlla2 s. f. [da cappello]. – 1. a. La testa (cioè la parte superiore espansa e più grossa del gambo) di chiodi, funghi, e sim. b. pop. Glande. 2. Nel linguaggio di caserma, recluta (v. cappellone). 3. pop. Fare una c., commettere...