Architetto e scultore in legno (n. Bologna - m. 1531); lavorò (dal 1482) nella fabbrica di S. Petronio per cui intagliò un organo e, nel 1514, eseguì, basandosi su disegni più antichi, un modellino, poi [...] lavoro delle porte minori della facciata di S. Petronio, non condotto a termine. Nel 1514 attese anche alla costruzione della cappella di S. Cecilia in s. Giovanni in Monte ispirandosi a esempî fiorentini; nel 1517 costruì la cupola e il coro della ...
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Pittore bolognese (notizie dal 1511 - m. dopo il 1575). Allievo di F. Francia e collaboratore di B. Bagnacavallo e G. da Carpi, si rifece a Raffaello attraverso esempi ferraresi e bolognesi. Tra le sue [...] opere: la pala con S. Orsola e la Madonna (Bologna, S. Giacomo Maggiore) e, in collab. con il Bagnacavallo, gli affreschi in S. Salvatore di Bologna (oggi caserma) e nella cappella maggiore di S. Maria delle Grazie a Faenza (1511). ...
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Scultore (n. Ascona 1587 circa - m. 1624), fratello di Giovanni. La sua attività, svolta tra Ascona, Roma e forse Spoleto, non è ancora del tutto chiarita. L'opera principale è la decorazione in stucco [...] della facciata di casa S. ad Ascona (1620). A Roma eseguì la statua della Madonna sul portale di S. Francesca Romana e operò forse in SS. Domenico e Sisto e nella cappella Alaleona in S. Lorenzo in Lucina. ...
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VALLE (o Della Valle), Filippo
Vincenzo Golzio
Scultore fiorentino, nato nel 1693, morto a Roma nel 1770. Ebbe come prim0 maestro Giambattista Foggini; ancora molto giovane venne a Roma, dove certamente [...] terracotta dell'Accademia di San Luca, in Roma ricordiamo di lui le seguenti opere principali: La Temperanza, nella cappella Corsini a S. Giovanni in Laterano statua assai elegante e delicata; la Decollazione del Battista, bassorilievo nel portico ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] chiesa dei Domenicani a Colmar, e soprattutto a Mutzig (Strasburgo, Mus. de l'Oeuvre Notre-Dame), a Dambach-la-Ville, nella cappella di Saint-Sébastien e infine nella navata sud della cattedrale di Strasburgo, tra il 1330 e il 1345-1350 ca., piccoli ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] Bambino in trono e SS. Giacomo e Filippo, di cui solo la predella è opera del Brea. Nella stessa chiesa, trasportatavi dalla cappella della Confraternita del Corpo di Cristo, è un'altra pala, con la Resurrezione di Cristo (anch'essa del 1547), che è ...
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SPINELLO ARETINO
S. Petrocchi
Pittore originario di Arezzo, attivo in Toscana tra la fine del Trecento e il primo decennio del secolo successivo.Numerosi documenti soccorrono nella ricostruzione della [...] pp. 32-33), e infine nel 1408 con la decorazione della cappella dedicata a s. Ansano, nel duomo. Il 14 marzo 1411 S. anni di attività di S. (ante 1389) la decorazione della cappella Bartolini Salimbeni nella chiesa di Santa Trinita a Firenze (De ...
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GALLIARI
Valerio Terraroli
Il capostipite di questa famiglia di pittori, scenografi e quadraturisti originari di Andorno (oggi Andorno Micca in provincia di Biella), fu Giovanni, che è ricordato attivo [...] anni dopo era operoso a Milano, accanto a Martino Cignaroli, in palazzo ducale. Nel 1719 firmò il ciclo di affreschi nella cappella della Dimora di Maria al santuario di Oropa. Nel luglio del 1721 (Zatti, 1990, p. 537) era impegnato a Torino, insieme ...
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CANIANA (Cagnana, Caniani)
Giorgio Lise
Famiglia di intarsiatori, intagliatori e architetti, attivi alla fine del secolo XVII e per tutto il secolo XVIII in provincia di Bergamo e in Lombardia.
Il suo [...] -72 lavorò ai banchi del coro e della bussola della chiesa di Cologno. Le sue opere più famose sono le tarsie per la cappella Colleoni di Bergamo.
Del 1770 sono Il serpente di bronzo ela Consacrazione del Tempio, la Caduta della manna e Mosè che fa ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] 22 circa al 1530.
Il primo contratto, del 6 maggio 1555, pubblicato solo nel 1895 (Ratti), è per le pitture della cappella Bergamini, e indica che committente del ciclo fu la badessa Gerolama Brivio che fissava il compenso in 60 scudi d'oro. Ignorato ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappella2
cappèlla2 s. f. [da cappello]. – 1. a. La testa (cioè la parte superiore espansa e più grossa del gambo) di chiodi, funghi, e sim. b. pop. Glande. 2. Nel linguaggio di caserma, recluta (v. cappellone). 3. pop. Fare una c., commettere...